Il Governo ha comunicato alle Regioni e agli Enti Locali che dal prossimo 4 maggio ci si potrà muovere per andare a trovare i propri parenti. Dovrebbe restare, invece, il divieto di spostarsi da regione e regione, anche se potrebbe essere – secondo quanto è stato spiegato – modificato il modulo dell’autocertificazione per muoversi.
Si va anche verso la riapertura del cibo da asporto sempre dal 4 maggio, quando dovrebbe essere permessa l’attività motoria ma solo individuale (a meno che non si tratti di minori o di persone diversamente abili) e la ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici. Riapriranno anche il comparto manifatturiero, l’edilizia e i cantieri. Via libera anche al commercio ingrosso funzionale. Il commercio al dettaglio riaprirà probabilmente la settimana successiva.
Mascherine obbligatorie su tutti i mezzi pubblici. E’ quanto previsto nelle linee guida messe a punto dalla ministra dei trasporti Paola De Micheli e che verranno allegate al dpcm sulle riaperture. Le mascherine andranno indossate in modo da coprire naso e bocca e potranno essere anche di stoffa. Parrucchieri ed estetisti, invece, non riapriranno prima di giugno. Dal 18 maggio riapriranno musei, mostre e luoghi culturali non ancora chiusi.
La Chiesa italiana auspicava riaperture dal 4 maggio per celebrare messe con i fedeli e funerali. Al momento, però, ha ottenuto solo una deroga per i funerali, ai quali tuttavia, nella Fase 2, potrebbe essere ammesso solo un numero ridotto di persone. Per quanto riguarda le messe, invece, anche dopo il 4 maggio il governo va verso il prolungamento delle restrizioni.
3 commenti su “Covid-19. Prime indicazioni per la Fase 2”
Sarà possibile raggiungere la seconda casa?
Mi sembra un pò troppo presto entrare nella fase 2, è azzardato. Ora che la curva dei contagi sta finalmente iniziando ad abbassarsi, i ricoveri in terapia intensiva diminuiscono ma soprattutto i decessi che finalmente pare siano in calo anche questi, temo che possa riaccendersi qualche focolaio e non vorrei che si ritornasse alla fase 1. Lo ha detto proprio Conte nell’ultimo intervento: – Se andrà male, chiudo subito il rubinetto! – e a tutti noi non ci piace di tornare d’accapo.
Io sarei stato più propenso ad aprire la maggior parte delle attività alla fine di Maggio, probabilmente in quel periodo si sarebbe toccato lo 0 dei contagi o sporadici numeri di casi e si uscirebbe con più sicurezza, come appunto hanno fatto in Cina.
Purtroppo il Dio Denaro ha il sopravvento su tutto e tutti, pertanto il Presidente Conte è stato quasi costretto ad aprire parzialmente le maglie…benchè i virologi sono del tutto contrario a questa fase 2…Speriamo bene !!!