La Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo di inchiesta contro ignoti delegando le indagini ai carabinieri della stazione di Pozzallo per ricostruire la vicenda che riguarda le operazioni di trasferimento del giovane egiziano di 15 anni, risultato positivo al coronavirus. I titolari del fascicolo sono il procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna e il sostituto Francesco Riccio. Le ipotesi di reato contemplate sono quelle di epidemia colposa e omissione d’atti d’ufficio. Il minore era arrivato da Porto Empedocle, dov’era sbarcato.

5 commenti su “Pozzallo, migrante positivo al covid. Procura apre inchiesta”
E le forze dell’ordine di servizio al porto? E di consequenza, gli hotel dove alloggiano ? E tutti i dipendenti?
Scusate ma un egiziano secondo voi scappa da quale guerra???? O vuole venire in Italia solo per delinquere…
Allucinante, e vergognoso. Ma se uno è positivo, secondo voi è il solo? Chissà quante persone ha contagiato!
E’ veramente vergognoso che la gente è costretta a casa per non diffondere il virus, e lo portano fin da noi da fuori. Lo stato sta dimostrando tutta la sua ignoranza ed arroganza
Troppa puzza . . . per non parlare del fumo .
Qui c’è qualcosa che non quadra . .
E la Lega con i rappresentanti locali a cogliere subito la palla al balzo . .
E’ un egiziano;
è un africano;
è un immigrato!
Ma è soprattutto un ragazzo di 15 anni.
Com’è arrivato a porto Empedocle? E come ha fatto a proseguire per Pozzallo?