
Importanti decisioni a favore dei consumatori che si erano rivolti alla Delegazione di Modica dell’Unione Nazionale Consumatori per ottenere il rimborso integrale dei buoni fruttiferi postali trentennali emessi successivamente al 13 giugno 1986.
“I risparmiatori – spiega l’avvocato Stefano Di Giacomo(nella foto) – si erano rivolti alla nostra organizzazione poichè Poste Italiane, al momento della scadenza e liquidazione dei titoli, avrebbe riconosciuto un interesse inferiore. In appena 9 mesi dal conferimento dell’incarico abbiamo ottenuto il rimborso integrale dei buoni fruttiferi postali trentennali”.
In uno dei casi affrontati, il consumatore in possesso di due bfp di cui uno di . 1.000.000 di lire e un altro di 2.000.000 di lire ha ottenuto il rimborso integrale di circa 30.000 euro anziché la somma inizialmente liquidata da Poste Italiane pari a 17.000 euro.
“È in atto uno scontro molto forte tra Poste Italiane ed i consumatori in possesso di BFP trentennali emessi dopo il 13 giugno 1986 – spiega ancora Di Giacomo -. Col Decreto Ministeriale del 13 giugno 1986 sono stati cambiati i tassi di interesse e fin qui tutto legittimo e regolare. La questione nasce dal fatto che Poste Italiane, a partire da quella data, avrebbe dovuto emettere nuovi buoni fruttiferi postali ed invece ha preferito utilizzare quelli precedenti della vecchia serie, già in suo possesso, apponendo semplicemente un timbro sul fronte e sul retro (si precisa che alle volte il timbro manca del tutto). Questo cambio di etichetta si è rilevato negativo perché ha portato ad una trasformazione al ribasso dei tassi di interesse. Occorre sapere che il rimborso degli interessi può essere richiesto anche da coloro che hanno già scambiato o liquidato un buono fruttiferi postale, entro 10 anni dall’avvenuta liquidazione oppure dagli eredi nel caso in cui il titolare non sia più in vita. Considerato che la vicenda che riguarda i buoni fruttiferi postali, cioè uno dei maggiori strumenti di investimento e deposito, utilizzati sul nostro territorio, può riguardare una buona parte della popolazione ivi residente si ritiene opportuno che venga data ampia diffusione alla presente notizia troppo spesso ignorata dai risparmiatori beneficiari di titoli analoghi”.