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Minacce in un biglietto anonimo contro la Banda Musicale Città di Modica “Belluardo-Risadelli”

Poche frasi sconnesse e minacciose, articolate in un italiano approssimativo e redatte in un biglietto vigliaccamente anonimo recapitato presso la sede di Corso Umberto I. Destinataria la Banda Musicale Città di Modica “Belluardo-Risadelli”, indi il suo Direttivo. La notizia di qualche ora fa è stata resa pubblica solo oggi a chiusura delle indagini condotte dai Carabinieri del nucleo di Modica a quasi due anni dal grave episodio intimidatorio. Amareggiato, ma ancor più deciso a proseguire in “una esperienza umana e musicale felice e duratura” – quale quella della Banda “Belluardo-Risadelli” -, il Direttivo (del quale si fanno portavoce il presidente Gianluca Cataldi e il Maestro Corrado Civello) che solo ora ha potuto e voluto condividere la notizia per sottolineare la gravità del vile atto il cui autore rimane (ancora) sconosciuto. Un atto ignobile e codardo compiuto da qualcuno che evidentemente non condivide il crescente successo della Banda “Belluardo-Risadelli” o per meglio dire, rosica delle fortune altrui. Dell’impronta positiva che dalla sua costituzione la Banda Musicale “Belluardo-Risadelli” ha dato alla città se ne sono accorti tutti e i suoi sostenitori aumentano considerevolmente ogni giorno visti i risultati che la nostra ha all’attivo a poco meno di quattro anni dalla sua costituzione (giugno 2015). I componenti del Direttivo, d’altro canto, si prodigano quotidianamente con generosità e slancio nelle molteplici attività che la compongono: bandistica, concertistica, culturale e formativa, quest’ultima attraverso l’istituzione della Scuola di Musica Gratuita “Peppino Galfo”, vero fiore all’occhiello dell’associazione che è riuscita in pochi anni a reclutare allievi (78 alla data odierna) che rappresentano il futuro per la continuità della stessa, oltre ad un numero cospicuo di componenti (62) provenienti da percorsi precedenti che già suonano in banda. Tra le recenti attività, la presentazione del volume “… E la banda passò” – a firma di Carmelo Cataldi – sulle alterne vicende della Banda Musicale modicana i cui albori risalgono addirittura al 1857 e che testimoniano come una piena sensibilità musicale sia stata sempre insita nel tessuto culturale cittadino. “Non mollare” è l’augurio che arriva dai social media in queste ore in un tam-tam mediatico che una volta tanto è indice di condivisione autentica e di voglia di reagire a cotanta gratuita cattiveria e bassezza espressa attraverso la modalità del pizzino vigliacco di mafiosa memoria.

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11 commenti su “Minacce in un biglietto anonimo contro la Banda Musicale Città di Modica “Belluardo-Risadelli””

  1. Massima solidarietà alle vittime di questo vile atto stile mafioso. Spero che la magistratura abbia svolto le indagini e scopra gli autori. Un dubbio, ma il primo cittadino ha espresso la sua solidarietà e quella delle persone per bene di Modica, di cui lui è massima espressione, al direttivo della banda musicale?

  2. Atto vile
    Vigliacco
    Di stile mafioso
    Da condannare a tutti i livelli.
    Da cittadino modicano, siciliano, italiano, europeo aborro e condanno come dovrebbero fare anche le autorità.
    Il Sindaco, se non l’avesse ancora fatto, dovrebbe prendere posizione ed appoggiare il coraggio che hanno avuto a denunciare questi ragazzi.
    Chi non solidarizza contro tali spiacevoli avvenimenti si rende complice.

    Bravi ragazzi della Banda Città di Modica.

  3. Aldo Piccitto
    S’informi chi sono i componenti dell banda città di Modica, se non li conoscesse ancora.
    Atti di questo genere vanno condannati, punto.
    Ciò che scrive Lei lascia intendere che, a suo avviso, non è un atto da condannare.

  4. questo atto intimadatorio e’ da querela e da condannare, peccato non si sia potuto risalire al colpevole, ma ci avete pensato ad una perizia calligrafica?

  5. Purtroppo gli invidiosi cercano di trovare qualsiasi modo per demoralizzare gli altri. Si deve essere forti e proseguire diritto. Massima solidarietà

  6. @ franco : Si ricorre alla perizia calligrafica nel momento in cui ci siano un numero ristretto di soggetti da periziare .

  7. Ahahaha!!!! Certo qui la pubblicità non centra e non ce bisogno, ma solo di una perizia psichiatrica calligrafica, ahahhahahahahhahahahhhhahahahahahahahah!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. @aldo piccitto: la mancanza di cervello porta a scrivere certe cose e non capire quando sia il momento per tacere, per parlare e per andare via!

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