
Il padre dello squadrismo digitale, l’ispiratore della democrazia diretta, il capo indiscusso del MoVimento 5stelle, Beppe Grillo, ha riconosciuto il primato della scienza sulle pratiche oscurantiste di impostori e improvvisati guaritori di strada. Il propalatore della medicina “alternativa”, degli intrugli stregoneschi a base di escrementi liquidi e solidi e spremute di limone che dovrebbero curare i malati terminali, ha rinnegato le passate stramberie e con un’ inattesa mossa controrivoluzionaria, ha distrutto il pregiudizio antiscientifico dei tanti sostenitori del No Vax. Nel 1988, nello spettacolo “Apocalisse morbida”, Grillo aveva detto: le malattie sono scomparse, dove si facevano i vaccini e dove non si facevano. I vaccini abbassano le difese immunitarie. Di vaccino si può morire. E aveva srotolato una sfilza di patologie: leucemia, immunodepressione, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo. Sotto accusa le case farmaceutiche, colpevoli di arricchirsi sulla pelle delle persone, e il ministero della Salute. Oggi, quello che più di un passo indietro è un’abiura, è confermato, nientedimeno, dalla firma di un “Patto trasversale per la scienza”, dove si sostiene la ricerca scientifica contro il pensiero antiscientifico. Lo scienziato Guido Silvestri, amico di Grillo, ha convinto il comico a sottoscrivere l’appello. Ma la cosa sorprendente è che accanto alla firma di Grillo si legge quella di Matteo Renzi, amico dello scienziato Roberto Burioni. Il professore di microbiologia e virologia all’università San Raffaele di Milano, si era già espresso duramente contro i sostenitori della pseudoscienza e della pseudo medicina, e aveva sottolineato un concetto che i pentastellati rifiutano in nome dell’uno vale uno: “Non tutti hanno il diritto di parola su tutto, nel campo scientifico conta il parere solo di chi ha studiato, non del cittadino comune”. Quindi, la scienza non può essere democratica, come afferma Burioni nel suo libro “La congiura dei somari”, ma non chiude le porte a chi ad essa si accosta con lo studio e il rigore scientifico. Firmando l’appello, Grillo ha riconosciuto ufficialmente il valore e il primato della scienza nella cura delle malattie e, indirettamente, l’importanza della competenza contro dilettantismo e velleitarismo. Un plauso a Grillo che sconfessando se stesso ha sconfessato il metodo delle bufale utilizzato per delegittimare la scienza e non solo, e tolto un altro mattone alla costruzione sconnessa del suo movimento. ritafaletti.blog