
Le tragiche conseguenze del maltempo impongono massicci e costosi interventi per la sicurezza del territorio che il contratto di governo non contiene…..l’opinione di Rita Faletti.
Fragilissima sotto il profilo idro-geologico da nord a sud, l’Italia è un territorio che rivendica le cure che si devono a un immunodepresso al quale un alito di vento potrebbe causare la polmonite. Quest’anno, le forze della natura si stanno abbattendo sul paese con una tale violenza che sarebbe stato impossibile non provocassero una catastrofe da apocalisse. Esondazioni di fiumi, edifici sommersi, strade allagate al sud; alberi caduti a Roma; danneggiamenti a strutture di copertura, case scoperchiate e allagamenti in Toscana; in Liguria il lungomare devastato a Rapallo, Portofino isolata; in Lombardia il lago di Como verso l’esondazione; il nord est in ginocchio: acquedotti che non esistono più, viabilità da ricostruire, 6mila persone senza elettricità, la basilica di san Marco inondata. Nel bellunese, la zona più flagellata dal maltempo, interi boschi di abeti rossi, dal cui legno prezioso si ricavano gli Stradivari, sradicati e sbattuti a terra come i birilli del bowling, gli uni sugli altri, torrenti di acqua rovesciatisi su strade, ponti, case, auto, di cui non rimangono che tracce sparse qua e là in mezzo a paludi di fango. Uno scenario da incubo di fronte al quale rimani senza parole. E morti, 10 in Sicilia, nel palermitano, 11 nel nord-est. Si sarebbe potuto evitare, o almeno limitare tutto questo se non fossimo un paese dalla memoria corta, che oggi piange una sciagura e domani se ne è già dimenticato, un paese dove stupidità e incuria fanno da sponda al rimpallo delle responsabilità. Con eccezioni e tentativi di riscatto encomiabili in un deserto di inanizione, e, con la Protezione civile, fiore all’occhiello nelle emergenze. In Veneto, i danni quantificati ammontano a un miliardo e sarebbero stati maggiori se non si fosse provveduto a mettere in sicurezza gli argini dei corsi d’acqua e non fossero stati realizzati alcuni bacini di laminazione. Altri ne verranno realizzati. Anche i bacini montani sono stati salvaguardati e sono pronti a ricevere altra acqua. Le opere fin qui portate a termine, saranno uno “stress test” per capire se siano sufficienti o servano ulteriori interventi. Il governo gialloverde, se volesse davvero impegnarsi, non a ridare la felicità agli italiani, che è una meta troppo ambiziosa, ma la sicurezza a cui hanno diritto, potrebbe prendere il citatissimo contratto e darlo alle fiamme, presentando a Bruxelles una manovra di bilancio dal titolo: investimenti in infrastrutture per 40 miliardi in tre anni. Via il reddito e la pensione di cittadinanza, via la riforma delle pensioni, via la flat tax. Sarebbe una manovra semplice e di grande buonsenso, che ridarebbe una sferzata di energia all’economia esangue del paese. Pil, occupazione, borsa, fiducia dei mercati e investimenti stranieri salirebbero, spread e debito pubblico scenderebbero. E addio alle montagne russe.
5 commenti su “Le tragiche conseguenze del maltempo impongono massicci e costosi interventi per la sicurezza del territorio che il contratto di governo non contiene..di Rita Faletti”
Nè Renzi, nè Berlusconi nè PD nè Monti nè Prodi nè Craxi hanno investito in italia. Salvini dice che sia la colpa degli ambientalisti del salottino. Sbaglia – è la colpa della politica al livello locale e nazionale che non abbia mai fatto nulla per paura di perdere un singolo voto. Quindi non fa di questo maltempo il solito argomento contro la Lega/M5S – la colpa è di tutti.
Veramente era stato iniziato un percorso di coordinamento degli interventi con ItaliaSicura… ma https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/12/dissesto-il-governo-chiude-italia-sicura-no-a-enti-inutili-gli-esperti-utile-per-coordinare-regioni-da-non-lasciare-sole/4477459/
@Ram
Chi ha detto che la colpa del disastro è dell’attuale governo? Ho detto semplicemente, e lo sottoscrivo nuovamente, che i nostri soldi potrebbero essere spesi con intelligenza, non buttati dalla finestra. R.F.
La realtà fra nord e sud è enormemente differente. Il rischio idrogeologico è presente su tutta la penisola, ma, occorre evidenziare come al SUD è tutto amplificato per via di una mentalità retrograda e mafiosa. L’abusivismo edilizio è dilagante ed anche le istituzioni, anche se con rappresentanti armati di buona volontà, nulla può fare contro l’abusivismo. Voglio ricordare il Sindaco di un comune dell’agrigentino che si “permise” di agire per demolire case abusive nel suo territorio… fu massacrato nella sua città e dopo poco tempo ebbe la casa bruciata e poi si dimise da quella carica istituzionale perchè sfiduciato dal consiglio comunale. Mi fanno ridere, tante persone che attaccato questo “STATO”, accusandolo di tutto e poi sono assolutamente d’accordo con questi comportamenti di difesa dell’abusivismo. Questa è la mafiosità che tanto danno ci fa’. Aggungerei anche per il signor RAM, che l’attuale governo stà attuando la più balorda SANATORA della storia della repubblica, mi riferisco alla sanatoria di Ischia. Su di questo la COLPA è dell’attuale governo senza se e senza ma. E lei signor tifoso RAM, la colpa non è sempre di tutti, facile a dirsi questo, si vergognerà di aver votato questi incapaci, vedrà, vedrà…
Ram, spero si sia pentito di aver votato la segatura? Le basta la presa in giro di ilva, tap, muos e condono Ischia? Più reddito di cittadinanza non a tutti?