
I lavori per la fornitura e posa in opera della segnaletica utile ad indicare e ad individuare le aree di emergenza prevista nel piano comunale di Protezione Civile sono stati consegnati oggi all’impresa che si è aggiudicata la fornitura.
L’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa “Giuseppe Cappello s.a.s.” di Modica, che si ha vinto la gara su un importo progettuale di € 32.500,00 elaborato dal servizio comunale di Protezione Civile, è ricompresa fra le attività previste per l’attivazione del piano di emergenza comunale di Protezione Civile così come approvato dal consiglio comunale.
Tali aree, distinte in aree di ricovero, di attesa e di ammassamento, risultano variamente dislocate su tutto il territorio comunale e l’esecuzione dei lavori ne faciliterà la loro individuazione specifica.
Nei prossimi giorni sarà avviata la campagna di distribuzione, porta a porta, dell’opuscolo informatico sul piano, nel mentre è stato attivato il servizio automatizzato di messaggistica di emergenza per la popolazione per il quale si rinnova l’invito all’adesione mediante iscrizione consultando il sito della Protezione Civile comunale: http://www.protezionecivilemodica.eu/
2 commenti su “Modica. Segnaletica delle aree di emergenza di Protezione Civile. Consegnati oggi i lavori di posa in opera”
Buonasera,
colgo l’occasione per fare una riflessione:
tra i vari punti di raccolta in caso di eventuale calamità, (speriamo in un fututo più remoto possibile o meglio ancora mai!!!) segnati dalla protezione civile, risultano essere, come punto di incontro, il piazzale del Santuario Madonna delle Grazie, o ancora il piazzale Falcone-Borsellino (Barycentro) etc..
Ora la mia domanda è la seguente (rivolta a chi è di competenza): ma se tali aree sono destinate a parcheggio (tra l’altro sempre al completo) come possono fungere da punto di ritrovo? mi viene in mente ad esempio in caso di terremoto, tento per fare un esempio……, come si dovrebbe montare una tendopoli, o come dovrebbe accedere un mezzo di soccorso????? Risposta: Boooooooooooooooooooooo
Sono per l’appunto aree di raccolta (o di attesa) Sono i luoghi di prima accoglienza per la popolazione; possono essere utilizzate piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati non soggetti a rischio (frane, alluvioni, crollo di strutture attigue, etc.), raggiungibili attraverso un percorso sicuro. Il numero delle aree da scegliere è funzione della capacità ricettiva degli spazi disponibili e del numero degli abitanti. In tali aree la popolazione riceve le prime informazioni sull’evento e i primi generi di conforto.
Le aree dove si montano le tende o strutture di riparo si chiamano aree di ricovero e sono altrove. Certo un po’ di spazio in più non guasterebbe ma dobbiamo fare i conti con la particolare orografia della nostra città.