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Il nuovo ospedale di Ragusa, le cucine di Modica e i due pesi e le due misure. Calabrese: “Siamo noi che facciamo campagna elettorale?”

“Abbiamo un assessore regionale alla Sanità che utilizza due pesi e due misure”. Lo afferma il candidato sindaco di Ragusa Peppe Calabrese a proposito delle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Ruggero Razza sul nuovo ospedale Giovanni Paolo II. “In una trasmissione televisiva andata in onda giovedì sera – spiega Calabrese – Razza si è permesso di dire che la questione riguardante l’apertura del nuovo ospedale avrà tempi non determinati perché c’è una inchiesta in corso. Tutto ciò omettendo di asserire che nessun sequestro grava sulla struttura e quindi, al contrario, è possibile operare. Inoltre, Razza ha precisato che a nessuno permetterà di fare politica sulla sanità e sulla salute. Quindi mai permetterà l’apertura del nuovo ospedale in periodo di elezioni. Questo è il peso e la misura utilizzato per Ragusa accusando qualcuno, forse noi, di speculare su questo tema. Fino a qua potrebbe anche apparire un metodo applicabile. Venerdì mattina, però, è accaduto che l’assessore si sia recato all’ospedale Maggiore di Modica ed alla presenza del sindaco uscente Abbate, ricandidato, abbia inaugurato una cucina ristrutturata dove, come documentato da alcuni video, il giorno prima pioveva all’interno. Ma, scusate, Razza non era quello che giovedì sera dichiarava che nessuno doveva fare campagna elettorale sulla Sanità e sulla salute? Eppure venerdì mattina, con il sorriso stampato sul volto, andava al fianco di Abbate ad inaugurare una cucina risistemata. E tutto ciò, se non è usare la Sanità per fare campagna elettorale a sostegno del sindaco di Modica, in che altro modo si può definire? Ecco che l’esponente del governo regionale cambia misura e peso a distanza di qualche ora. Giudichiamo di basso profilo politico il modo di fare dimostrato da questo assessore che dopo 100 giorni risulta essere ancora al nastro di partenza. Bè, se dovessimo dirla davvero tutta, potremmo aggiungere che in realtà inaugurare una cucina non è un’opera così cruciale da giustificare lo spostamento di un assessore regionale. Cosa diversa, invece, è aprire un ospedale. Ma pur di dare un po’ di lustro politico alla sua parte, Razza si presta ad inaugurare il nulla in piena campagna elettorale. Ribadiamo con forza quello che sosteniamo da sempre. E cioè che è triste tenere chiuso un intero ospedale solo per la paura di rischiare di regalare qualche voto agli avversari”.

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7 commenti su “Il nuovo ospedale di Ragusa, le cucine di Modica e i due pesi e le due misure. Calabrese: “Siamo noi che facciamo campagna elettorale?””

  1. I Soliti “Rausani”… mai cuntenti sempre ca si lamentanu… Caro Sig. Calabrese pensi e ringrazi la politica per tutto quello ha fatto in favore della sua Città a discapito di tutti i Modicani.

  2. Povero Calabrese, pensa di fare campagna elettorale, comportandosi come i bambini che a Natale scartano i regali di Babbo Natale e rimangono delusi perché volevano quello del fratellino/sorellina. Cari Ragusa i siete in una “botte di ferro”.

  3. Da quale pulpito ! ma la frenesia con cui Calabrese chiede l apertura di un ospedale ancora non agibile non è forse plateale campagna elettorale ? Povera sinistra .

  4. Salvatore Rando

    Questa psuda classe dirigente dal lamento facile, come mai non si interroga sul fallimento degli obiettivi, nonostante l’apparato con il PD a cominciare dal presidente Crocetta, dall’assessore alla salute, dal presidente della VI commissione,dai parlamentari locali che avevano il compito di fare e non hanno fatto nulla. Gelosie inutili polemiche sterili che servono a mascherare il fallimento, ed è per questo che la gente stufa e stanca ha mandato a quel paese e rottamato una classe politica inutile e dannosa per la comunità. Una vera classe dirigente vigila, tutela la salute, si schiera con i deboli, deve essere attenta a superare le problematiche che spesse volte la burocrazia crea per far ritardare la consegna dei lavori che per cavilli i tempi si allungano a dismisura e a pagare alla fine sono come sempre i cittadini. Credo che sia giunto il momento di capire una volta per tutte quale sanità vogliamo in questa provincia e bandire per sempre il campanile che fino a questo momento ha solo creato danni vedi il mancato utilizzo della struttura dell’ex tribunale di Modica, per citare un esempio. Quindi il dito va puntato nella sua stessa classe politica che ha fallito. Non servono le prediche e tempo di agire e risolvere per davvero i problemi dei cittadini senza dimenticare gli altri ospedali che sono in sofferenza ma nessuno ne parla, mancano i primari, il personale e la clinica del Mediterraneo con i soldi della convenzione che ogni anno l’asp. paga per fare concorrenza alle strutture pubbliche. Ma di questo non se ne parla.

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