
Catania, 07 Agosto 2025 – Una donna di 50 anni è stata arrestata e posta ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico per violenza sessuale aggravata nei confronti del figlio minorenne, affetto da disabilità psicologica. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Procura distrettuale, è stata eseguita dalla polizia.
Secondo quanto contestato dalla Procura, la donna avrebbe approfittato della fragilità psichica del figlio, un ragazzo di 15 anni, per indurlo a compiere atti sessuali. Gli abusi sarebbero iniziati quando l’adolescente aveva solo 13 anni, attraverso l’invio di messaggi vocali, foto e video dal contenuto esplicito.
L’indagine è partita da una segnalazione della comunità a cui il ragazzo era stato affidato dal Tribunale per i minorenni. A condurre gli accertamenti è stato il Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania, che ha analizzato i dispositivi elettronici sequestrati a madre e figlio, trovando numerosi messaggi e contenuti a sfondo sessuale.
Il ragazzo, ascoltato in seguito dal pubblico ministero con l’assistenza di una psicologa, ha confermato, con grande imbarazzo, quanto emerso dalle indagini. Alla donna è stato inoltre imposto il divieto di comunicare con la vittima.