
L’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ha avvertito questo venerdì che il ciclone Freddy arriverà nel corso di questa giornata in Madagascar dopo aver provocato sette morti, allagato 300 case e colpito 80 mila persone. Le previsioni indicano che l’uragano toccherà la costa dell’Africa continentale, in un punto tra le città di Beira e Inhambane, in Mozambico. Freddy rappresenta una ulteriore minaccia per le popolazioni costiere dato che sono previste onde alte fino a nove metri. L’agenzia meteorologica ha indicato che le previsioni evidenziano la probabilità che il ciclone colpisca il Mozambico con piogge torrenziali fino a 400 millimetri nelle prossime 72 ore. Allo stesso modo, l’OMM ha anche avvertito che gli impatti dell’uragano potrebbero essere avvertiti in altri paesi dell’Africa meridionale, come lo Zimbabwe e il Sudafrica, dove si prevede che cadranno fino a 300 millimetri di pioggia in 48 ore. Le piogge associate al forte vento che spira con raffiche fino a 130 chilometri l’ora, causeranno alluvioni e allagamenti dovuti anche alla saturazione del suolo a seguito di una stagione di per sé piuttosto umida, viste le persistenti piogge che hanno interessato negli ultimi mesi questi territori. Tuttavia, questo uragano, è considerato un fenomeno eccezionale a cui non si assisteva da oltre 20 anni. E’ considerato tale per la durata e lunga distanza percorsa, da quando la formazione è iniziata il 6 febbraio scorso al largo della costa nord-occidentale dell’Australia.













