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 Trattativa Stato-mafia: morte di un teorema.. l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 6 minuti

La crisi di credibilità in cui è precipitata la magistratura pone sullo stesso livello accusatori e accusati, con la conseguenza di fare di entrambi i degni e indifferenziati rappresentanti del diffuso malcostume italiano. Che non poteva non toccare l’ordine degli intoccabili in toga, i quali, come disse Piero Calamandrei, dovrebbero consumare i loro pasti “in assoluta solitudine”, non in cene in cui vengono assegnati incarichi importanti!  Per rimanere in tema,  Cossiga era stato profetico: “L’uomo viene ucciso più dal cibo che dalla spada, ma le istituzioni vengono uccise dal ridicolo”. E cosa c’è di più ridicolo che chiedere la perizia psichiatrica per Berlusconi? L’accanimento contro il nemico, ormai innocuo e ultra ottuagenario, rivela l’ottusità degli spocchioni, sempre ultimi a scoprire l’effetto tra il comico e il grottesco di certe loro pensate. E’ il delirio di onnipotenza della categoria, in parte indotto dalla natura, in parte dall’adulazione, in parte promosso da scelte masochistiche della politica che ha perso la battaglia contro la magistratura, quando, come disse Cossiga, “ha abrogato le immunità parlamentari che esistono in tutto il mondo e quando  Mastella si è abbassato i pantaloni scrivendo sotto dettatura di quell’associazione tra sovversiva e di stampo mafioso che è l’Associazione nazionale magistrati.” Con le chiavi del potere in mano, le tentazioni si moltiplicano e diventano irresistibili, se poi al potere si accompagna la ciccia… Emblematico il “sistema Trani” e il suo funzionamento, di cui si è occupata la Gazzetta del Mezzogiorno a proposito di una vicenda che ha dell’inverosimile. Nel 2006 un  imprenditore pugliese, Francesco Casillo, noto come il re del grano, viene arrestato con i suoi tre fratelli con l’accusa di aver importato grano contaminato. L’accusa è inconsistente, come emerge dopo 14 anni nel processo a carico dei magistrati di Trani, o, per meglio dire, inventata dai magistrati stessi, un pm e un gip, a scopo estorsivo. Infatti, l’accusa era funzionale alla carcerazione e alla successiva scarcerazione in cambio di denaro. Un sistema criminale istituzionalizzato di cui non si è scritto abbastanza nei giornali nazionali e mai si è parlato nei talk-show. E veniamo a fatti più recenti. Ieri, dopo anni di circo mediatico-giudiziario e con tanti saluti al populismo giustizialista, che nel 2018 aveva salutato la sentenza di condanna della corte d’assise di Palermo per Dell’Utri, Mori e De Donno sulla trattativa Stato-mafia come l’inizio della terza Repubblica, quella sentenza è stata ribaltata: tutti assolti in appello. La magistratura si prende un’altra cartellata in faccia. Momenti non facili per la casta dei togati e per i loro sostenitori, giornalisti editori intellettuali e politici, tutti in rispettoso silenzio. Tutti tranne uno: Matteo Renzi, che in Senato ha espresso con vigore e senza reticenza il proprio pensiero. “Tanti di noi hanno rinunciato al gusto della verità per la paura. Abbiamo permesso che fossero i magistrati a stabilire chi doveva fare politica e chi no. Perché? Un avviso di garanzia equivale a una sentenza di condanna. Il potere legislativo ed esecutivo hanno attraversato momenti di difficoltà, il potere giudiziario mai. La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo: il Parlamento fa le leggi, i magistrati le fanno rispettare.” A proposito delle correnti nella magistratura: “Il problema non è la separazione delle carriere, bensì lo strapotere vergognoso delle correnti della magistratura. Devi fare carriera se sei bravo, non se sei iscritto ad una corrente. La correntocrazia è come la partitocrazia nel 1991”. E sul ruolo dei politici si sofferma sull’articolo 68: “Le guarentigie dei parlamentari sono costituzionalmente garantite e quotidianamente ignorate da un utilizzo mediatico della magistratura e delle indagini.”  Poi ricorda Massimo Bordin, compianto direttore di Radio Radicale, quando disse che i magistrati si sarebbero vicendevolmente arrestati, e conclude: “  Se non utilizziamo il tempo da qui al rinnovo del Csm, nel luglio del 2022, per scrivere una pagina nuova, non importa chi sarà il prossimo ad essere coinvolto, la vera vittima della nostra inerzia sarà la credibilità delle istituzioni e la dignità della magistratura.”

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17 commenti su “ Trattativa Stato-mafia: morte di un teorema.. l’opinione di Rita Faletti”

  1. Ne credibilità, ne dignità dello Stato e di tutte le sue istituzioni!
    Presidenza, Parlamento e Senato compreso!
    Innanzi tutto va detto che la mafia, la vera mafia, rubava i ricchi e distribuiva ai poveri, per questo era considerata nemica dello Stato, perché nemica dei ricchi e per “loro” erano dei fuorilegge. Questo il perché il popolo era omertoso e difendeva la mafia. Perché erano contro i soprusi dei ricchi e dei potenti.
    Oggi la mafia, la vera mafia non esiste più, la si vuole tenere in vita solo per differenziare delinquenti criminali del sud con delinquenti criminali del nord, e solo per discriminare un popolo che detiene la vera cultura ormai molta e sepolta proprio dalle persone che oggi sono viste come perbene!
    Oggi la mafia è un’associazione a delinquere per trarre profitti sottomettendo chiunque ostacola i loro interessi, quindi o si allea con lo Stato o si fa la guerra. In entrambi i casi Stato e Mafia sono la stessa
    cosa. La magistratura essendo politicizzata segue gli interessi dello Stato.
    Tanti magistrati inseguono e perseguono questi mafiosi, ma siccome i mafiosi sono divisi in due categorie: mafiosi pecorari e mafiosi politici, quando si arriva a processare il mafioso pecoraro, l’ergastolo è quasi certo, quando si processa il mafioso politico, viene assolto perché: o il fatto non sussiste o perché trattava da persona di stato e quindi non va punito. Ormai è cassazione. In pratica siamo fottuti!
    Dott.ssa Faletti, non può non ammettere che al sig. Draghi la riforma giudiziaria in tal senso non interessa più di tanto in quanto la sua visione di Stato è vocata più ad un governo Europeista se non Mondiale! Del suo Renzi che quando allora sindaco di Firenze, mi piaceva per gli ideali che aveva, oggi mi pare più un ruffiano di Draghi che altro.
    Io non odio il mio paese, vorrei solo che Lui amasse me!

  2. @Tonino Spinello
    La mafia come Robin Hood e le Madonie come la foresta di Sherwood. Che originale accostamento! In quanto al resto, le semplificazioni distorcono la realtà. E il “mio Renzi”, al quale non mi lega alcuna parentela, è uno che non ha alcun bisogno di riverire e adulare Draghi, essendone stato, fin dai tempi dell’imbarazzante Conte 2, il più convinto sostenitore. Ruffiani sono invece gli altri, che speravano in un bisConte+1 e stavano già pensando a come spartirsi gli incarichi e i soldi del Pnrr. Invece è arrivato Draghi a rompere le uova nel paniere. Dopo il fiasco, si sono dovuti rassegnare, mica tanto, e adesso fingono che il programma di Draghi sia il loro programma. Beh, possiamo almeno ringraziare Renzi per essere stato l’architetto di un progetto geniale? E ovviamente il presidente della Repubblica per averlo realizzato? Ma purtroppo la riconoscenza non è di questo mondo. Alla prossima! R.F.

  3. Io personalmente non mi sento di essere riconoscente a nessuno, che sia Renzi, Mattarella, Salvini, Meloni, e tutto il resto. Poi se ci riflettiamo, non sono stati eletti da nessuno. Si sono tutti autoeletti!
    Se ho dato del ruffiano a Renzi, (nulla di personale verso di Lei) è perchè più volte si è detto che grazie a Lui che non ha permesso il Conte ter perchè Draghi era all’orizzonte, e grazie a lui oggi ci possiamo “vantare” in tutto il mondo di avere un premier come Draghi, cosa che tutti si sognano di avere. Ora che anche gli altri oltre ad essere ruffiani sono alche lecchini, (Letta in primis) non ci sono dubbi!
    E comunque di Draghi se si ricorda, si parlava ancora anni prima, solo che ancora i tempi non erano maturi e siamo andati avanti con il grande circo equestre deliziando il mondo intero. Si ricorderà anche che Renzi per quasi un anno ha tenuto sotto scacco tutti per non andare alle elezioni. C’era la scusa della pandemia, mentre in altri paesi si votava tranquillamente.
    Suppongo che Renzi lo ha fatto in buona fede, o per andare a parare dove?

  4. Il sicario di Rignano, è stato assoldato dai capimastri italiani in Europa, non appena avevano fatto avere i 203 miliardi a Conte.
    Da quel momento bisognava avere un premier capomastro per gestire quell’importo.
    Il “governo dei migliori” serve solo per incanalare ad oc tutti quei liquidi.
    Con la scusante della pandemia, il golpe strisciante dei poteri forti sta rinforzando i capisaldi, da dove dirigere il potere occulti.

  5. Per meglio gestire il potere, manovrano con metodi anti democratici e subdoli.
    Non mi meraviglierei, se dopo aver diviso la lega ( dividi et impera ) anteponendo a Salvini il ministro leghista, rivolgerebbero l’attenzione alla Meloni.
    Nei fatti han già spaccato il PD ( con Letta) ed i 5S ( Di Maio contro Conte ) e ricattato il Silvio (FI..)
    Senza partiti, e con i ministri “allineati e coperti”, amministrano in contingenza ( vista l’emergenza ).
    Intimorito La Stampa, non hanno freno inibitorio alcuno, e procedono spediti nei loro intenti da golpisti.
    Useranno la Legge per i loro interessi, riforma Cartabia, per terrorizzare noi cittadini…
    La Mafia sono loro…

  6. @ Tutti i sordi & ciechi :
    Non ditemi che non v’è venuto il dubbio, e che non vi siete accorti che i fatti non quadrano….
    Green pass DOCET…
    Convinti vi sta bene mantenere la testa sotto la sabbia ancora per molto ??
    O forse siete diventati tutti masochisti ??

  7. Anche se un po’ fuori tema, volevo esprimere la mia solidarietà ad una donna.
    Più volte sono stato critico con le forze di polizia perché essendo al servizio e quindi dipendenti dello Stato, volenti o nolenti devono seguire le loro leggi anche se consapevoli che molte sono ingiuste!
    Al vice questore Alessandra Schilirò, per il suo senso di giustizia e non per il senso di leggi o regolamenti subdoli, va tutta la mia solidarietà per avere avuto il coraggio di mettere a nudo quanto le forze di polizia sono sottomesse a difendere personaggi ambigui per andare contro cittadini indifesi! La Schilirò ha evidenziato il malcostume della politica e tutta la loro abilità a manipolare le forze di polizia nella loro totale abnegazione per proteggere e tutelare i cittadini indifesi oltre a proteggere la costituzione.
    Tutto questo mettendo a rischio il suo posto di lavoro (quindi il suo stipendio), solo per difendere i cittadini da lobby che puntano solo ad arricchirsi non curandosi di chi ne potrebbe soffrire o morire!
    La Lamorgese è indignata e sicuramente prenderà posizioni contro la Schilirò, questo vuol dire quanto il Ministro sia persona perbene e quanto amore ha per i cittadini Italiani!
    Se le altre forze politiche non hanno espresso una loro posizione, allora vuol dire che siamo in mano di pochi, ed anche la magistratura li segue per conservarne lo stipendio ed il prestigio personale!
    Alessandra Schilirò tutto il mio rispetto per il suo coraggio incondizionato pur consapevole che lo Stato l’avrebbe abbandonata qualora non si sarebbe assoggettata al loro volere Mafioso!

  8. E’ veramente giunto il tempo di mettere mano a vere e rigorose riforme nella giustizia. Leggo commenti e mi cadono le braccia, e comunque condiviso il suo pensiero.

  9. Alessandra Schilirò ha prestato giuramento e obbedienza alla Repubblica Italiana, non è degna di portare una divisa, può benissimo andare a fare altro nella vita. Tutta sta gente che percepisce lo stipendio dallo Stato che è impegnata a disprezzare lo stato e sputare nel piatto in cui mangia deve andare via. In qualsiasi stato del mondo chi esponente delle istituzione di quello stato e delle forze dell’ordine che si permette di disprezzare lo stato viene incarcerato, dalle nostre parti c’è gente che lo ammira, vergognosamente. La vedremo presentarsi alle prossime elezioni per sfruttare tutta questa notorietà acquisita ed essere mantenuta dal nostro stato, occorre limitare tutte queste assurdità. La troppa democrazia in un paese di analfabeti funzionali è dannosa e porta questi eccessi.

  10. Quando in politica e a maggior ragione nel governo coesistono personaggi che professano equità, giustizia, leggi, regole, decoro, onestà, dignità, senza avere alcuna attinenza con questi aggettivi, e li dobbiamo chiamare “onorevoli”, “senatori”, “eccellenze”, a quale eccellenza ci dobbiamo riferire? Quale dovrebbe essere l’eccellenza o l’onore da prendere da esempio per sentirsi Italiano?
    A quello del caso Consip, quello di Morisi, o quello di una poliziotta che mette a rischio la sua carriera per difendere il suo giuramento alla “Costituzione” e non allo Stato?
    Alessandra Schilirò è solo un poliziotto che ha messo in risalto il malumore di altri 300.000 (trecentomila) forze dell’ordine ormai stanchi di assecondare un datore di lavoro che non ha più identità e carisma per poterli comandare!
    A tale proposito c’è una dichiarazione dell’Associazione Sindacale Carabinieri, che, se letta sopra le righe, si capisce quanto la situazione è seria:

    GREEN PASS, UN’ARMA: OBBLIGO PER FORZE DELL’ORDINE SAREBBE GRAVE MINACCIA ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI,
    “L’ipotesi di istituire l’obbligo del green pass per le forze dell’ordine e di soccorso pubblico metterebbe a rischio le sicurezza dei cittadini. Come potrebbero le forze di polizia garantire il rispetto della legge e la sicurezza di 60 milioni di Italiani con oltre 100.000 agenti- tra militari e forze di polizia anche locali – a rischio sospensione perché privi di green pass? Nel formulare risposte concrete ed efficaci a difesa della salute del cittadino, il legislatore non deve dimenticare che la messa in sicurezza del paese è il presupposto principale per qualsiasi iniziativa governativa, anche quando si tratta di interventi mirati alla tutela della salute: non può esserci campagna vaccinale organizzata ed efficace ne, tantomeno, garanzie di contenimento dei contagi, se per le strade regna il Far West.”
    Questa la dichiarazione di un corpo di polizia “Nei Secoli Fedeli” che mette in discussione l’operato di questi “onorevoli” che giocano a mosca cieca!
    Ho la sensazione che se il governo (governo per dire), non si da un’etica morale, civile, e che se non trova gli equilibri giusti per trasmettere quel poco di dignità al popolo, qualche Generale incazzato prenderà in mano la situazione e li butterà fuori tutti quanti!
    Se la Schilirò entrerà in politica non lo so, (spero di no, ne sarei deluso) comunque sia, sarà in compagnia con i vari Bassetti, Galli, Pregliasco e soprattutto Burioni!

  11. La Schilirò è una persona furbissima, la vedrete presentarsi alle elezioni e sarà eletta a botto. Sfrutterà la notorietà, e la Meloni la metterà in lista a strascico e gli italiani la voteranno. E’ intelligenza suprema sfruttare la lentezza di comprendere degli italiani, che non si accorgono delle strumentalizzazioni e le leggono capovolte.

  12. La Schilirò è una professionista del complottismo. E’ allo stesso livello di uno che crede che la terra sia piatta o che l’urina di capra curi il cancro o che l’invermectina, antiparassitario per cavalli, curi il Sars Covid-19. E’ furbissima? Certo, se il pubblico al quale si rivolge è fatto di tordi. Usa la lotta dei tordi contro il green pass come trampolino di lancio per la propria esposizione mediatica. Chissà che non funzioni. Seguendo l’onda dei professionisti dell’antimafia che hanno trasformato la lotta alla mafia in moltiplicatore della loro popolarità oltre che dei loro fatturati editoriali.

  13. Entrerà, entrerà… statene certi, ha già lasciato intendere il suo futuro. Ha detto che continuerà a dire le sue sciocchezze sia con la divisa che senza, ergo, lascerà e farà la vittima e così in pompa magna approderà in parlamento nelle fila di Fratelli D’Italia almeno o forse peggio. E diventerà vice colonnella di sua eminenza Giorgia. I gonzi, o tordi che dir si voglia abboccheranno come gonzi o tordi…

  14. Ma tanti abboccano puppetta, nessuno vede le incongruenze di tanti furbi della politica che agiscono solo per fare dichiarazioni eclatanti pro o contro. Osserverei come, la Meloni che lei menziona, prima dell’entrata in vigore del green pass lei stessa attaccava il governo perchè chiedeva che fosse istituito un certificato verde o qualcosa del genere: appunto il green pass. Oggi la troviamo a capo di orde di protestanti anti green pass, è più che evidente e poi anche lei si è vaccinata e lo ha dichiarato chiaramente, e quindi come non capire che si tratta solo di dichiarazioni contro per motivi solo politici che non hanno nulla di razionale. E non parliamo di Salvini, ecco, lui vaccinato, e tutta la sua combriccola, ma devono fare capricci per distinguersi dal resto della maggioranza. Puppetta, i politici populisti esistono solo perchè gli italiani non riescono a comprendere queste banali dinamiche.

  15. Bisogna essere donne con una propensione speciale alla cattiveria per CRITICARE una donna coraggiosa..
    Spero non sia invidia o frustrazione repressa, perché sarebbe ancora più grave.

  16. Secondo me, anche la Schilirò si sarà vaccinata. Tutte le forze dell’ordine lo hanno fatto nei primi mesi dell’anno. Oggi ci racconta di costituzione e rispetto della costituzione… vuole passare avanti al presidente della Repubblica, lui si, il vero garante della costituzione, per non parlare che Mattarella è professore universitario di Diritto Costituzionale, vero terrorista? Ma cambi nome, con questo pseudonimo oramai è ridicolo.

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