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Modica, D’Antona chiede esonero totale di tutti i tributi

L’intero tessuto economico di Modica  è in ginocchio; soprattutto le imprese che per legge, a causa dell’epidemia, sono state costrette a sospendere per due mesi la loro attività.

Ma non vi è dubbio che l’intera filiera del turismo, costituita in via diretta da agenzie di viaggi, strutture ricettive, ristoranti, bar, pub, guide turistiche, negozi di souvenir e di oggettistica, e in via indiretta dalla eccellente rete di attività commerciali presenti nel centro storico, è quella che sta pagando il prezzo più alto.

Con diversi provvedimenti si sta intervenendo con riduzione e rateizzazioni di tributi locali, sospensione parziale dell’applicazione dell’imposta di soggiorno e sono stati differiti alcuni adempimenti a carico dei gestori delle strutture ricettive.

Come da più parti viene sottolineato in questi ultimi giorni la cosiddetta “fase due”, la cauta ripresa delle attività, a seguito di una prevedibile riduzione dei contagi e delle sue conseguenze dopo il 3 maggio, avverrà in maniera diversificata per le singole attività.

Per il settore turistico in tutta Italia, ma anche in Europa, stando ai dati e alle misure restrittive che potranno essere meno invasive rispetto a quelle in vigore, ma tuttavia presenti per un lungo periodo ancora, è certo che verrà annullato il flusso di visitatori verso la Sicilia ben oltre l’estate e non si esclude un prolungamento per tutto l’anno.

“Questa triste prospettiva – denuncia Vito D’Antona di Sinistra Italiana – a differenza di altri settori che potranno riprendere le loro attività, seppure con le dovute precauzioni, per gli operatori turistici rappresenterà un blocco a lunga scadenza con conseguente perdita di posti di lavoro.

La nostra città, come altre del Sud est della Sicilia, stava lentamente, ma costantemente, avviandosi ad essere vera e propria meta ambita di visitatori, che per circa sette mesi l’anno, hanno riempito fino ad ora le nostre strade.

In questa prospettiva proponiamo all’Amministrazione comunale di valutare attentamente di assumere un provvedimento finalizzato all’esonero totale di tutti i tributi locali limitatamente alle attività della filiera del turismo e di disapplicare l’imposta di soggiorno per l’anno 2020.

Sarebbe, riteniamo, un segnale di considerazione forte verso un settore nel quale tanti cittadini hanno investito e rischiato personalmente in una prospettiva di ampliamento dei flussi turistici.

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