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Perorazione al Vescovo per il recupero delle “colombaie” abbandonate nel Cimitero di Modica

Tempo di lettura: 2 minuti

MODICA, 26 Ottobre 2025 – È un appello accorato e di vasta risonanza quello di Piergiorgio Barone, scrittore, rivolto al Vescovo di Noto, Monsignor Salvatore Rumeo, in vista dell’omelia che terrà durante la Santa Messa per la Commemorazione dei Defunti, che sarà trasmessa in diretta televisiva il prossimo 2 Novembre 2025 dalla Chiesa Madre di San Pietro a Modica.

La “perorazione” chiede al Vescovo di farsi portavoce di una problematica che tocca migliaia di cittadini, non solo a Modica ma in molte realtà del Sud e Centro Italia: lo stato di grave abbandono e degrado delle cosiddette “colombaie”, i loculi per l’inumazione dei defunti, spesso interdetti e inaccessibili.

Barone, , che riconosce a Mons. Rumeo il merito di aver già “acceso i riflettori” e avviato un possibile iter per interventi di recupero nella città, chiede al presule di “stimolare i fedeli” durante l’omelia. L’obiettivo è connotare il fatto che “non si può celebrare il giorno della ‘commemorazione’ dei defunti, senza ‘l’onorare, il rispettare’ la dignità anche fisica che TUTTI dobbiamo a loro”.

“Le colombaie – dice Piergiorgio Barone – , siano esse di vecchia o nuova costruzione, vengono definite “simbolo di un memoriale” per persone di condizioni umili o modeste, e rappresentano un “legame indissolubile tra passato e presente”. Tuttavia, l’incuria umana e il tempo le hanno ridotte in condizioni di pericolo, con transenne e inaccessibilità che “offendono la memoria dei nostri cari”.

Barone  sottolinea che il rispetto della dignità dei defunti e dei familiari, attraverso la tutela dei luoghi di memoria, è un “dovere morale e civile”. “Le attuali condizioni – dice – “minano profondamente la dignità dei luoghi di memoria e il rispetto dovuto ai defunti e alle loro famiglie”, frantumando “il senso di comunità”.

Viene lanciato un chiaro sollecito alle istituzioni – autorità comunali e regionali – affinché si assumano la responsabilità di interventi concreti di restauro, specie in assenza di responsabilità da parte delle originarie entità costruttrici (confraternite, cooperative, associazioni).

La perorazione si affida alla “auctoritas” di Monsignor Rumeo la capacità di mediazione e dialogo con le autorità civili, affinché il suo messaggio possa fungere da “luce” e “sprigionarsi di energia spirituale e umana” capace di incidere sulle scelte delle istituzioni, restituendo la “dignità mancata da anni” ai defunti e ai loro familiari.

L’appello si conclude con un richiamo alla saggezza antica: “Vita mortuorum in memoria est posita vivorum” (La vita dei morti sta nella memoria dei vivi), affidando al Vescovo la speranza di un impegno reale per la sicurezza e il recupero di questi spazi sacri.

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5 commenti su “Perorazione al Vescovo per il recupero delle “colombaie” abbandonate nel Cimitero di Modica”

  1. La sensibilità che trapela e manifesta l’articolo, si scontra con la vergognosa indifferenza di tutti che si fregiano di una ” governance ” della Città, ma che di fatto è approssimativa! L’onorevole che dalla regione, trova soldi da elargire per la qualunque e conosce questo degrado IRRISPESTOSO, come mai non trova un piano di sostegno economico, per riportare e ridare la dignità a tutti che sono lì e che hanno onorato la Città. Una amministrazione che resiste al dissesto della Città di Modica, la dice lunga e chiara sulla incapacità di chi occupa ma non si preoccupa. Dire ancora” senza vergogna “è riduttivo!

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  2. Direi di far spaziare le telecamere di rai1 anche lì, sì da poter mostrare l’incuria mortificante di questa parte che è la città dei morti e lo stato di pericolosità e insicurezza, per tutti che vogliono andare a trovare i loro affetti.

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  3. Sig.ra Rosalba, ricordiamoci di questi articoli e di quelli che verranno nei prossimi giorni. Sono sicuro che ricorderà quelli degli anni passati, articoli che non invecchiano mai! Sempre verdi e sempre strappalacrime.

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  4. Eppure è un bisogno molto sentito , ma non trova soluzione, i morti non votano è vero , ma i parenti dei morti si , eppure nessuno cerca voti in questo ambito, il cimitero le tombe, le colombaie così bruttamente chiamate , si abbracano ma nessuno ci mette mano , no i politici, no gli imprenditori , no gli speculanti , cos’è hanno paura dei fantasmi , È strana questa cosa . Ai gestori del cimitero nuovo si poteva chiedere di prendersi cura anche del cimitero vecchio , ci voleva più cuore da parte di chi ha siglato l’accordo per conto della cittadinanza, che paga co sali e l’uogghiu i servizi cimiteriali.
    Trovate una soluzione prima ca i mutticieddi abbannunati vengono a fare visita .

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  5. Gent.ma e attenta sig.ra Rosalba, questa città si onora anche di un altro illustre onorevole che, peraltro, dopo aver cambiato casasacca, ha anche allargato la sua rosa di “sostenitori” politici e non…..!! ma, non si riesce a ben comprendere del perche sia disinteressato a tale problematica? non ne è a conoscenza o e sfuggito a me un suo interessamento???

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