
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF), in un comunicato, hanno indicato che questa offensiva sotto il nome di “Gideon Chariots”, Carri di Gedeone, stanno cercando di occupare aree del nord della Striscia con l’obiettivo di spostare la popolazione civile verso sud, dopo il lancio di due missili da parte di Hamas. Lo hanno fatto lanciando migliaia di opuscoli nel nord della Striscia in cui viene chiesta l’evacuazione immediata, oltre a chiedere con insistenza il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti nella rete dei tunnel. Richiesta che Hamas, essendo quella degli ostaggi l’unica arma rimasta a loro disposizione, non intende assecondare, la cui determinazione a non farlo rimane intatta. Durante gli scontri di ieri gli obiettivi israeliani sono stati alloggi, scuole e campi profughi a Deir al-Balah, Khan Younis, Jabalia e Beit Lahia, nel nord della Striscia. Tutti obiettivi segnalati dalle fonti interne alla Striscia (le fonti israeliane sono dappertutto) edifici bombardati essendo occupati anche dai militanti di Hamas, la cui unica tecnica è sacrificare vite civili a sostengo della loro causa. Dall’inizio della campagna contro la Striscia di Gaza, iniziata dopo il 7 ottobre 2023, secondo fonti non verificate di Hamas, più di 53.100 palestinesi sarebbero stati uccisi , oltre metà dei quali sarebbero proprio terroristi di Hamas.