
Proprio mentre si stavano svolgendo i funerali di Papa Francesco è giunta la notizia in diretta televisiva di una potente esplosione che ha colpito il porto di Shahid Rajaei, situato a Bandar Abbas. L’incidente ha devastato un edificio amministrativo ed è stato abbastanza forte da allarmare i residenti delle località vicine, Bandar Abbas e Qeshm. Sebbene alcuni media suggeriscano che un’autocisterna di carburante potrebbe essere la causa, le autorità non hanno ancora confermato le ragioni né le conseguenze specifiche. Le operazioni portuali sono state sospese mentre le forze di sicurezza si mobilitavano per gestire la situazione. Va ricordato che questo porto è stato oggetto di un attacco informatico nel 2020, per il quale l’Iran aveva tentato di accusare il nemico Israele. Le autorità hanno riferito che l’onda d’urto dello scoppio ha causato almeno 112 feriti.
La National Iran Oil Refining and Distribution Company iraniana ha riferito che le operazioni relative alla sua attività non sono state influenzate e continuano a Bandar Abbas, un importante hub petrolifero del paese. Shahid Rajaei è un porto commerciale e industriale che copre un’area di oltre 2.400 ettari e ha una capacità annua di gestire più di 88 milioni di tonnellate di merci.