
Alla signora Giovanna I., il medico di famiglia ha prescritto, giovedì 17 aprile, un’ecografia del capo e del collo. Attraverso questa indagine, il medico potrà avviare il necessario percorso di cura per una sospetta patologia tiroidea.
Le patologie connesse alla tiroide sono molteplici; pertanto, il medico ha prescritto che l’indagine avvenga entro 10 giorni. A fronte di tale richiesta, con stucchevole disinvoltura, l’azienda sanitaria fissa un appuntamento dopo ben otto mesi.
Nell’era dell’intelligenza artificiale, in grado di selezionare e valutare anche casi complessi, il sistema di prenotazioni dell’ASP appare fermo al secolo scorso.
Ancora una volta segnaliamo che le richieste di prenotazione vengono colpevolmente trattate secondo l’ordine di arrivo, a prescindere dalla patologia indicata in ricetta. È possibile che coloro che sovrintendono alle prenotazioni non sappiano che la tardiva cura delle patologie tiroidee può portare a una serie di effetti, anche gravi, sulla salute?
Oppure la strategia dei tempi lunghi è funzionale per indurre i pazienti a rivolgersi alle strutture private? Ovviamente, questo vale per coloro che possono permetterselo!
La misura è colma!
I proclami quasi giornalieri di provvedimenti per la riduzione delle liste di attesa ora appaiono come ripetitivi annunci pubblicitari.
Sia chiaro: non riusciranno a fermarci. Anzi, diventa ormai inevitabile un’indagine ispettiva a cura di soggetti terzi (non legati ai vertici aziendali e ai loro padrini politici) sulle inadempienze in seno ad alcuni servizi dell’azienda sanitaria di Ragusa.
Rosario Gugliotta
Presidente Comitato Civico Articolo 32
1 commento su “Asp Ragusa. Continua l’indecenza delle liste di attesa. Riceviamo”
Finchè c’è la politica che nomina i vertici della Sanità, in qualsiasi posto sanitario, non cambierà mai la situazione, anzi, vogliono che tutto permane così poi scatta l’emergenza e conseguentemente il Privato si sfregono le mani per il loro sperato arricchimento….sempre a discapito degli sventurati di turno.