Nella Sala Giunta del Municipio di Ragusa, alla presenza del sindaco Giuseppe Cassì e del Commissario alla depurazione Fabio Fatuzzo è stato firmato ieri il contratto per i lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione in contrada Lusia a servizio dell’agglomerato industriale ed urbano del comune ibleo. Alla firma del contratto erano presenti anche il Rup ing. Valentina Parco, l’ing. Renato Savarese nella qualità di RUP della fase di esecuzione e direttore tecnico di Iblea Acque S.p.a. gestore del servizio idrico della Provincia di Ragusa. I lavori sono stati affidati all’operatore economico Alak srl (mandataria) alla riunione rappresentata da Pietro Laccoto Amministratore Unico e Aldo Laccoto procuratore speciale di Alak . Presente inoltre il geometra Santo Cutrone Amministratore Unico della C.G. Costruzioni. L’importo contrattuale è di Euro 10.091.277,26 per i lavori e di Euro 348,259,20 per gli oneri di sicurezza. L’intervento prevede l’adeguamento dell’impianto di depurazione già esistente con interventi di riqualificazione dei manufatti esistenti e di realizzazione di nuove sezioni di trattamento al fine di raggiungere la potenzialità massima di circa 79.000 AE (Abitanti equivalenti) e consentire così, dopo tanti anni, la corretta e adeguata depurazione dei reflui generati dall’agglomerato di Ragusa e il superamento della procedura di infrazione. L’adeguamento dell’impianto di depurazione e lo schema di processo adottato consentiranno di ottenere un’acqua in uscita idonea al riutilizzo ai fini agricoli. Subito dopo la firma del contratto dei lavori per l’adeguamento del depuratore di Ragusa, il Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, Prof. Fabio Fatuzzo, ha dichiarato: “Finalmente completiamo una procedura attesa da anni. L’intervento prevede l’adeguamento dell’impianto di depurazione di contrada Lusia, attraverso interventi di rifunzionalizzazione delle strutture esistenti e la realizzazione di nuove sezioni di trattamento. Questo consentirà di superare la procedura di infrazione in corso. Il nostro obiettivo è che l’acqua di processo non venga dispersa nei corpi idrici superficiali, fino a raggiungere il mare, ma che sia invece riutilizzata per l’agricoltura e l’industria. L’acqua residua deve essere destinata a quelle attività che non richiedono l’uso di acqua potabile. Sebbene non siamo ancora pronti per un processo di depurazione che consenta di ottenere acqua potabile, dobbiamo comunque cercare di limitare lo spreco, utilizzando l’acqua depurata ove possibile”.
“In un momento – ha aggiunto il sindaco di Ragusa Cassì – in cui parliamo di cambiamenti climatici, siccità, risorse idriche limitate, avere la possibilità di risparmiare acqua che altrimenti si perderebbe a mare è certamente un passo avanti davvero importante”.
- 4 Ottobre 2024 -