Missione in terra modicana da parte del presidente del “Parco delle Civiltà”, Ignazio Antonio Cicciarella, che da Pozzallo è partito stamani alla volta del canile comunale della Contea al fine di consegnare derrate alimentari, coperte per la stagione invernale, piccoli attrezzi utili per lo svago dei pelosetti a quattro zampe. Ad attenderlo, Giovanna Sudano, autentica “tuttofare” del canile nonché responsabile dell’intera struttura. Ad oggi, il canile ospita un centinaio di cani suddiviso in più di 50 box disponibili. Meritorio il lavoro dei volontari, i quali, ogni giorno, si adoperano per non fare mancare nulla ai cani.
“Ma c’è sempre necessità di offrire loro qualcosa – incalza Cicciarella – Personalmente, ringrazio quanti offrono qualcosa alla mia associazione. Quelle stesse cose, poi, finiscono all’interno del canile, e so che lo lascio a persone esperte e caritatevoli, gente che potrebbe starsene a casa ed invece si occupano degli animali che non hanno padroni. Un senso civico spiccato che è un gran piacere a vedersi”.
Il presidente Cicciarella promette altri aiuti per i prossimi mesi. “In questo posto – dice ancora Cicciarella – si respira l’amore. L’amore per la vita, l’amore per gli animali, che non sono, badate bene, semplici oggetti di contorno, ma essere umani alla pari di tutti noi, e, come tali, è giusto che vengano aiutati”.
Fra i tanti cani presenti, tante le storie di cuccioli e meno cuccioli abbandonati. Lo sgaurdo dei molti cani intimoriti, forse, è quello che ti rimane più dentro, visitando una struttura come il Canile di Giulia. Particolare interessante la storia di Neve, una cagna con rogna canina, fortemente debilitata e con la leishmania, portata al canile quattro giorni fa in condizioni davvero pietose e rimessa in sesto in pochi giorni, anche se le cure dovranno essere continue anche per le prossime settimane.
“Non a caso – dice la Sudano – cerchiamo aiuti economici per aiutare lei ma non solo lei. Sulla pagina facebook del canile si trovano tutte le condizioni per donare”.
Ad oggi, forse, manca una struttura più congeniale, più grande, per accogliere tutti i randagi e risolvere l’annoso problema del randagismo.
“Ci dovrebbe essere una struttura più grande – conclude Cicciarella – dove poter far scorazzare gli animali in libertà. Il “Parco delle Civiltà” non ha smesso di sognare un’area attrezzata per i nostri amici a quattro zampe. E anzi rinnovo l’appello a quanti vogliano collaborare mettendo a disposizione un terreno, magari nelle vicinanze di Pozzallo, in modo tale da realizzare un sogno che spero, presto, possa diventare realtà”.
Dulcis in fundo, prima di andare via, Cicciarella ha visto andare via un cagnolino adottato. Loki, questo il nome del pelosetto, ha da oggi una nuova famiglia. Ogni giorno è possibile adottare un cane, e lo si può fare in maniera del tutto gratuita. Non occorre uscire soldi per adottare un cane e, una volta adottato, si va via con un certificato medico e tanta gioia per l’adozione appena effettuata.
- 9 Dicembre 2024 -
5 commenti su “Da Pozzallo a Modica il presidente del “Parco delle Civiltà””
Esseri umani come tutti noi? Leggo bene? Ma queste affermazioni spropositate da quale supporto deriverebbero?
Quindi gli uomini sono al pari degli animali?
Proprio vero, pur di non credere in Dio, si crede a qualsiasi cosa.
Abbiamo perso il senno, completamente.
@ Paolo possibilmente il signor Cicciarella ha sbagliato e voleva dire esseri viventi ma le garantisco che se ha detto proprio esseri “umani” ha fatto benissimo perché non ho mai visto un cane fare guerre, spacciare droga, sparare al vicino di casa ecc. ecc. ecc.
Ci sono stato
Per i cani è meglio di essere randagi
Le condizioni dei box in cemento abbastanza piccoli non da ai cani grande confort .
La puzza è penetrante
Tanti cani hanno brutte malattie.
Quello che è eccezionale è l’impegno della capa e dei volontari, un incredibile dedizione in condizioni disagevoli, ma loro non mollano mai brave brave brave .
Avessi tempo mi piacerebbe prendere al guinzaglio uno di questi cani e fargli fare un bel giro negli spazi del foro boario .
Magari in futuro.
Sig. Moncada, io amo e rispetto gli animali, ne ho sempre posseduti, ma ciò che ci distingue nel male da loro, e che noi abbiamo facoltà di scelta, libero arbitrio, scegliamo di compiere il male o il bene. Questo ci distingue da loro, oltre ai doni personali che abbiamo ricevuto da Dio, ed è proprio per questo che non siamo equiparabili, tantomeno in un’epoca dove i diritti degli animali superano quelli dell’uomo per inseguire determinate ideologie.
Siamo al paradosso. È proprio vero, pur di non credere in Dio, si crede a qualsiasi cosa.
Abbiamo perso il senno.
Si chiede perfino l’impiego di una squadra di vigili del fuoco per liberare un micio dentro un vano motore di un’auto ferma.
È una società insennata.