(gr) Ebbene sì, è il caso di controllare la nostra dispensa e se avete del tonno in scatola a casa, dovreste capire di che specie si tratta, dove è stato pescato o quale attrezzo da pesca è stato utilizzato. Tutte queste “belle” informazioni sono richieste per i prodotti ittici freschi venduti nell’UE, ma noi consumatori siamo lasciati all’oscuro quando si tratta di prodotti ittici trasformati. Ci sono 14 specie di tonno, tra cui alcuni stock che sono sovrasfruttati. Tuttavia, la mancanza di trasparenza rende difficile per noi fare scelte informate, soprattutto se si vogliono evitare i frutti di mare provenienti da certe regioni a causa di preoccupazioni sulla pesca illegale o sul lavoro forzato. Il problema è diffuso, dai bastoncini di pesce e dal surimi ai frutti di mare serviti in hotel e ristoranti. Un sondaggio condotto da Oceana ha scoperto che il 40% dei frutti di mare lavorati analizzati non conteneva queste informazioni cruciali….hai detto niente.
- 7 Ottobre 2024 -
1 commento su “Oceana: cosa c’è dentro una scatoletta di tonno?”
Uno degli aspetti fondamentali da controllare, e da escludere dal carrello, e la provenienza dell’oceano Pacifico ed indiano, per qualsiasi tipologia di pesce, sia per le contaminazioni sia per i motivi descritti nell’articolo (ovviamente, i paesi sottintesi, sono quelli che ricadono soprattutto in quelle zone).
Rassicuriamo invece sul contenuto di mercurio nel pesce, c’è anche nei vaccini e dicono faccia bene…