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Caltanissetta. 9 provvedimenti applicativi di misure di prevenzione

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Il Questore della provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della locale Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso nove provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di gravi condotte antisociali.

Sei provvedimenti di “ammonimento”, per violenza domestica e atti persecutori, sono stati emessi nei confronti di un 31enne, per aver posto in essere condotte moleste mediante continue chiamate e messaggi sull’utenza dell’ex moglie, non rassegnandosi alla fine della relazione; di un 70enne, per aver cagionato lesioni aggravate alla propria moglie; di un 36enne, per aver minacciato, in più occasioni, la propria compagna con aggressioni verbali e fisiche alla presenza di minori; nei confronti di un 53enne, per aver causato lesioni personali alla propria moglie e al figlio minore, alla presenza di altri minori; di un 25enne, tossicodipendente, per aver minacciato i propri genitori che si rifiutavano di consegnargli del denaro; di un 34enne, tossicodipendente, per aver minacciato la propria madre, danneggiando suppellettili di casa.

Due provvedimenti di “avviso orale” sono stati emessi nei confronti di un 36enne, tratto in arresto dai Carabinieri di Caltanissetta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza ad un pubblico ufficiale e di un 19enne, denunciato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela per porto di armi.

Ad un 42enne, con foglio di via obbligatorio, è stato ordinato di lasciare il territorio di San Cataldo con divieto di farvi ritorno per un periodo di due anni. Il predetto è stato tratto in arresto lo scorso mese di luglio dai Carabinieri della Tenenza per essersi reso autore dei reati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Con i provvedimenti di prevenzione emessi dal Questore i predetti sono stati tutti invitati a cambiare condotta.

Il Questore, congiuntamente al Procuratore della Repubblica, ha, inoltre, avanzato proposta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza al locale Tribunale nei confronti di un soggetto arrestato dalla Squadra Mobile nel corso dell’operazione antimafia “Ianus”.

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