
Al via in Corte di Assise a Siracusa (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau), il processo nei confronti di Mariano Barresi, accusato dell’omicidio della cognata Rosalba Dell’Albani. L’uomo non era presente mentre lo erano le parti civili, ovvero il marito ed i tre figli della vittima. Il pubblico ministero, Silvia Giarrizzo, le parti civili (avvocati Gianluca Nobile e Mariachiara Mollica) e la difesa (avvocato Sergio Crisanti) hanno chiesto che siano ascoltati i rispettivi testimoni e consulenti tecnici di parte, è stata riservata produzione documentale e chiesto l’esame sia di tutte le parti civili sia dell’imputato.
Si è concordato di chiedere l’acquisizione al fascicolo per il dibattimento di tutte le intercettazioni di conversazioni effettuate nel corso delle indagini preliminari: non sarà quindi necessario trascriverle mediante perizia, ma verranno semplicemente acquisite alla prossima udienza, il 23 aprile, le trascrizioni operate dalla polizia giudiziaria. La difesa dell’imputato ha reiterato la richiesta di perizia psichiatrica volta ad accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del fatto. Il pm e le parti civili si sono opposti, facendo notare come il Gup di Ragusa, la respinse osservando che nulla in atti, neanche la stessa consulenza tecnica difensiva, lascia residuare il sospetto che l’imputato potesse essere privo, anche solo parzialmente, della capacità di intendere e di volere allorquando commise il delitto. Il difensore ha comunicato che Barresi seguirà il processo mediante videocollegamento dal carcere.