
Papà non c’è più. Non è mai esistito. Era solo un’illusione. Rimarrò sempre quella bimba racchiusa in quei traumi, rimarrò rinchiusa in quelle braccia che al passare degli anni sono cenere spazzata via dal vento. Sono in piedi in una stanza, sono sola, è tutto nero. Ho paura e vedo quelle ceneri spargersi su tutta la stanza. E’ tutto buio ma io lo vedo, so che è lì. Sento freddo e non so dove aggrapparmi, non ci sono le sue braccia. Cerco con furia di prendere il resto delle ceneri ma non riesco. Il vento è troppo forte. Corro e grido, mi aggrappo a qualcosa inesistente. Continuo a chiamarlo: papà dove sei? papà mi aiuti? Papà ho freddo. Papa, perchè? Papà ti prego torna e non essere lui. Vedo la sagoma di un uomo avvicinarsi, riconosco il volto. E’ papà. Piango e gli vado contro, lo abbraccio ma non è più mio papà, il mio super papà. Le sue braccia sono fredde e lo sguardo assente, con il volto della consapevolezza mi tira delle dolci ma dolorose sassate. Delle pugnalate che riescono a darmi le sue braccia, sono sola e non so ancora a quale braccia aggrapparmi. Ho freddo e non ho più le sue braccia, dove mi riscaldavo il cuore.
Io o Lei
3 commenti su “Io o lei? Diario (segreto) di un’adolescente”
Confesso che ho pianto leggendo queste parole che sembrano riportare una esperienza realmente accaduta : un adulto che invece di corrispondere responsabilmente l ‘affetto dovuto , preferisce gratificare un istinto ancestrale e animalesco, uccidendo la morale e millenni di civiltà e devastando e distruggendo i sogni e le attese e i bisogni di una giovane vita . Tolleranza zero per tutti i pedofili e adolescentofili , che i codici penali di tutto il mondo inaspriscano le pene previste anziché mitigarle e creino in seno alle forze dell’ordine dei corpi speciali , per stanare e individuare i pedofili .
Racconto struggente e doloroso, piango della distruzione di un’anima.
Sono sempre stata una piagnucolona , non posso esimermi di rileggerlo e di non trattenere il pianto ogni volta.