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Ucraina nell’Ue…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

14 dicembre 2023, una data che passerà alla storia segnando un punto a favore dell’Ue e della solidarietà dei 26 paesi che hanno votato per l’ingresso di Ucraina e Moldavia nell’Unione. Un giorno importante a lungo atteso e temuto dagli amici e dai nemici dell’occidente, che si è concluso nel migliore dei modi e nel solco della rivoluzione di Maidan contro l’autoritarismo per l’autodeterminazione. Alle 18,30, il Consiglio dà il via libera ai negoziati per l’adesione di Kyiv all’Ue mentre il premier ungherese filo putiniano non è in sala e non ha delegato nessuno a rappresentarlo. Fino all’ultimo Orban si era messo di traverso per scongiurare una decisione a suo avviso “irrazionale e sbagliata” avendo l’Ucraina assolto solo 4 delle 7 precondizioni richieste da Bruxelles. Come se non fosse lui ad aver violato lo stato di diritto e come se L’Ucraina non avesse fatto miracoli per adeguarsi alle norme dell’Unione nonostante i quasi due anni di guerra devastante. Ma i metodi ricattatori di Orban per ottenere soldi dall’Europa sono noti ai suoi colleghi che non ci hanno pensato su due volte prima di concedergli 10 milioni di euro in cambio del favore, risparmiandogli anche la brutta figura di rimangiarsi la decisione, a parole inderogabile, di porre il veto. “Se i 26 decideranno di farlo, dovranno andare per la loro strada”, ha detto l’ungherese. Soddisfazione a Washington. Si è esultato a Bruxelles e a Kyiv e Zelensky ha detto che “A fare la storia sono coloro che non si stancano di combattere per la libertà”.  Generosa e ottimistica la dichiarazione del presidente ucraino che ha combattuto con le armi della fede incrollabile nella determinazione del suo popolo a resistere, più che con la fiducia nella resistenza europea a sostenerlo. A tratti vacillante, non sempre coesa, minacciata da egoismi nazionalistici e opportunismi politici, ridotto senso del pericolo, pigrizia e lentezza, aiuti con il contagocce, la resistenza degli stati europei ha avuto bisogno di continui stimoli da parte di von der Leyen e Charles Michel, ai quali soprattutto si deve questa vittoria, completata dall’approvazione di un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Per quanto riguarda invece il pacchetto da 50 miliardi all’Ucraina, i paesi dell’Unione si sono dati appuntamento a gennaio del prossimo anno, sapendo che si ritroveranno di fronte l’ostacolo Orban che esigerà lo sblocco dei fondi europei per l’Ungheria. Il successo di ieri è stato uno schiaffo ben assestato a Putin e di riflesso ai suoi fiancheggiatori a Pechino, Teheran, Pyongyang e Ankara, che speravano molto nelle divisioni all’interno dell’Europa. Qualche ora prima, un Putin sereno e sorridente aveva tenuto la conferenza stampa di fine anno davanti a una schiera di giornalisti e in linea diretta con i cittadini. Non aveva gran che da dire se non le solite cose rassicuranti e da campagna elettorale senza rivali: che tutto sta andando secondo i piani (che inseguono i fatti, ma non può dirlo) che il suo obiettivo è denazificare l’Ucraina (antico refrain rispolverato) che è pronto alla pace ma che è l’Ucraina a non volerla. “Vuole la pace in Ucraina? Basta ritirare le truppe” gli aveva detto Meloni. Appunto.

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15 commenti su “Ucraina nell’Ue…l’opinione di Rita Faletti”

  1. I filo putiniani iniziano ad essere in difficoltà, anche perchè l’ingresso dell’Ucraina metterebbe in gioco pure loro, quando questo processo si completerà avranno necessità di andare nella loro madre Russia. Come potrebbero restare in uno stato nemico, rientreranno nelle loro dacie a vivere da pascià sotto il loro benamato Zar. Avranno anche i vaccini migliori, beati loro.

  2. Forse entrerà mezza Ucraina perchè quella orientale è andata già in Russia e poi perchè abitata da Russi che non leggono gli articoli della Sig.ra Faletti e quindi non possono giungere alla consapevolezza basata sulla verità dei fatti che qui trova piena attuazione.
    P.S.
    Chiedo per un amico, ma per similitudine con i fatti in Ucraina lei ritiene che dovremmo armare le fazioni Palestinesi visto che c’è un aggressore e un aggredito? Facciamo entrare la Palestina in Europa?

  3. Terrorista
    Credo che si riferisce a me, ma come ho scritto in passato, non sono filorusso, o filoputiniano, o negazionista, o Novax, o altri aggettivi inventati dai vostri padroni. Da lei devo dire che non me l’aspettavo, evidentemente dopo che gli ho fatto l’elenco di tutte le cialtronerie che gli hanno infinocchiato nutre un po’ di risentimento nei miei confronti, ma non mi tocca minimamente.
    Adesso le faccio una domanda, lei ci crede dell’ Ucraina in Europa? Attendo la risposta, così me la conservo. Se l’Ucraina fa parte dell’ Europa, o Nato, allora devono intervenire personalmente gli Stati della Nato a fianco dell’ Ucraina per combattere la Russia, non crede??? O sbaglio?? Perché se non sbaglio i fondi sono congelati fino al 2024. Mi corregga se sbaglio. Continuando il discorso del filoputiniano, per me le persone di potere sono uno peggio dell’ altro. E non nutro nessuna stima per questi personaggi, ripeto, lo sta dimostrando Netanyahu tutti i giorni. Mi corregga se sbaglio, mi pare che generali Serbi, e Croati sono stati condannati per crimini di guerra, per molto meno di ciò che sta facendo Netanyahu, o sbaglio?!! Lei che si intende di armi, secondo lei sono fori di Kalashnikov quelli nei kibbutz israeliani? Qualcuno si, ma tantissimi no o sbaglio?? Mi pare che quelli di Hamas avessero solo Kalashnikov, o sbaglio? Attendo risposte. Le auguro un buon fine settimana.

  4. Oltre a stabilire le traiettorie delle bombe anche dai fori provocati dai proiettili riesce a capire quali armi hanno sparato.
    Vuoi vedere che scopre che è tutta una montatura orchestrata da USA ed Israele per sterminare i palestinesi.
    Con Gino non fate un punto.
    Ha conoscenze tali che riesce a stabilire persino le temperature ai tempi dei romani.
    Fatevene una ragione, lui riesce a trovare nella miniera di internet le pepite d’oro più grosse. O sono pirite?

  5. Buona idea quella di far entrare la Palestina in Europa. Peccato che la Palestina ancora non esista, almeno finché le “fazioni palestinesi”, alias i terroristi di Hamas, non decidano di occuparsene. Pare che non abbiano interesse al riguardo. Nel frattempo però gli stati europei potrebbero accordarsi su una proposta alternativa: ospitare ognuno un numero adeguato di palestinesi, grosso modo un paio di milioni in tutto. Il governo Sanchez ci starebbe, Macron e Scholz hanno già i loro problemi con gli islamici di casa loro, la stessa cosa vale per Kristersson, il premier svedese. I nordici sono abbastanza impegnati ad aumentare le difese dei loro confini da cyber attacchi e infiltrazioni russe. L’olandese Gert Wilders sappiamo come la pensa sull’immigrazione, Orban è irriducibile a meno che non si assenti con le tasche piene. Meloni li invierebbe in Albania o a Kigali, in Ruanda, stringendo un accordo con Sunak che ha già ottenuto un primo voto favorevole in parlamento per migliorare la norma riducendo la possibilità di un ricorso. Chi trarrebbe i maggiori vantaggi da questa distribuzione diffusa sarebbe Israele, che finalmente potrebbe fermare l’ingresso nella Striscia di camion carichi di provviste e carburante, procedere indisturbato all’allagamento con acqua di mare dei tunnel e bombardare a tappeto Gaza per far fuori fino all’ultimo terrorista di Hamas e del jihad islamico. Dopo di che si potrebbe far entrare Israele nell’Ue. Riferisca al suo amico che tra ucraini e palestinesi non c’è alcuna “similitudine”.

  6. Ucraini e Palestinesi uguali? No!! Gli ucraini possono difendersi dall’ aggressore, è un suo diritto autodeterminarsi, i Palestinesi no! Gli ucraini devono essere armati ed aiutati, i Palestinesi no!! Anzi, non possono neanche fuggire, devono farsi colpire, anche perché rinchiusi. l’Europa ha tanti altri problemi, possiamo accogliere tutta l’Africa, ma i Palestinesi no! La stampa occidentale parla di un “errore” una ” disgrazia” l’uccisione degli ostaggi ieri. La verità è stata confermata, cioè che l’esercito israeliano spara su tutto ciò che si muove, non solo terroristi, infatti gli ostaggi uccisi da loro, erano con la bandiera bianca su un bastone in mano. Ma Israele aprirà una inchiesta, come con la giornalista di Al Jazeera, dicendo che sono stati i Palestinesi a uccidere. Esattamente come le prove di Colin Powell sulle armi di distruzione di massa di Saddam. Oppure come quella dei bambini decapitati dai terroristi di Hamas. O del missile su mercato ucraino. Purtroppo per qualche opinionista, la vita non è fatta di opinioni, ma di fatti. Non di menzogne che prima o poi vengono a galla, ma di verità. Pensate che dicono che l’esercito russo è a pezzi, la Russia al fallimento, però dopo l’Ucraina attaccherà altre nazioni, boh!!! Pensate come si contraddicono, si festeggia per l’ingresso in Europa da parte dell’ Ucraina, però a combattere contro i Russi mandano solo gli ucraini. Ma che bella solidarietà!! Purtroppo gli ucraini lo capiranno troppo tardi. E per fortuna che i Russi hanno finito le armi e combattono con le pale. Vero???? Siamo ai livelli della famosissima inviata Rai, che infatti è stata premiata dal burattino Zelenski.

  7. Ho forse scritto che “ucraini e palestinesi sono uguali”? Lasci stare i riassunti delle puntate precedenti. Parliamo di terrorismo. Oggi infatti è il 17 dicembre, una data che bisognerebbe ricordare per evitare la fuga dalla realtà e la lettura distorta della storia. 17 dicembre 1973, 50 anni fa: il gruppo palestinese Settembre nero arriva a Fiumicino dalla Spagna. Armi nel bagaglio a mano, assalta l’aeroporto e getta 2 bombe al fosforo dentro un Boeing Pan Am fermo sulla pista. 34 le vittime totali. Gli assassini rimangono impuniti, i governi italiani non fanno nulla. 12 anni dopo, 1985, Fiumicino, 27 dicembre, tra 10 giorni l’anniversario: un gruppo di terroristi palestinesi assalta con bombe a mano e kalashnikov i banchi della compagnia israeliana El Al e della statunitense Twa, sparando sulla gente in fila e al bar. Muoiono 12 passeggeri, tre terroristi e un addetto israeliano, 80 i feriti. Il commando doveva sequestrare un aereo e farlo precipitare su Israele, ma fu scoperto. Contemporaneamente, a Vienna un altro gruppo terrorista attaccava l’aeroporto: 3 morti, decine di feriti, due fedayn catturati uno abbattuto. Stesso anno, dirottamento della nave Achille Lauro e uccisione di un passeggero americano. Storie di terrorismo palestinese, sangue morti e paura. Il 7 ottobre è avvenuto qualcosa di molto più feroce, ma non si riesce a pronunciare la parola “terrorismo” riferita a Hamas. Le sinistre mondiali bofonchiano qualche isolata condanna subito seguita dal celeberrimo edulcorante “ma”, tipico dei pusillanimi. Nelle piazze le femministe accusano il patriarcato di essere alla radice dei femminicidi, se però a commetterli sono maschi islamici nei loro paesi e in Italia, neanche una parola. Silenzio sui massacri e gli stupri compiuti sulle donne israeliane, ma tante bandiere palestinesi e lodi a Hamas. Coraggio e integrità morale degni del miglior femminismo. Chi sostiene Hamas è un criminale.

  8. Dottoressa Faletti
    La mia era per far capire che gli ucraini sono eroi, i Palestinesi no. A mio parere sono invasi tutti e due.
    Per favore non mi prenda la strage di Fiumicino, mai ricordata prima, viene ricordata adesso per giustificare Israele.
    Lei sa benissimo che c’era un accordo con il governo italiano, dove i Palestinesi erano giustificati a fare tutto, tranne nel territorio italiano. Ma l’accordo falli per un non precisato motivo……!! Affermazioni fatte anche da Cossiga. Il capo di settembre nero era Salami, ma lavorava anche per la Cia, gli americani facevano il doppio gioco con Israele, Israele gli dava la caccia, e gli Usa lo proteggevano, come hanno fatto con gerarchi nazisti. Tanti nazisti messi in ruoli importanti nella Nato. Quando hanno avuto il rimpiazzo l’hanno consegnato al Mossad, fu ucciso con una bomba in auto. Agli americani servono per usarli quando servono, come con i nazisti. Lei crede che io difendo Hamas, o Putin, so benissimo chi sono. Ma sono per la verità. Senza finanziamenti Hamas è fuorigioco, quindi Israele deve portare la guerra altrove. Ma chi gli sta a fianco facendo il doppio gioco non glielo consente. Israele avrebbe già attaccato l’Iran o il Qatar. Settembre Nero credevano di averlo annientato, alla fine ha cambiato nome, ma come vede c’è ancora. Come ha scritto il capo di una delle squadre che dava la caccia ai terroristi di Monaco, nel libro “Vendetta” , ne uccidiamo uno, ma ne spuntano altri.

  9. Questo mal di pancia che alcuni hanno e parteggiano per i palestinesi, non riesco proprio a capirlo , evidentemente ci sono bravi predicatori che tramite il webb riescono a convincere chi legge che il mondo è come lo dipingono loro , e si sa c’è tanta gente che vuole credere a complotti, verità nascoste, che Putin è buono , che gli ebrei sono cattivi, che gli ucraini sono fascisti, ecc ecc .
    Io preferisco giudicare da quello che vedo ,hamas ha attaccato Israele con il terrorismo facendo una strage e catturando ostacoli ,
    Israele deve annullare hamas per scongiurare nuovi attacchi, su questo non ci piove ,
    2 milioni di persone non possono vivere in un fazzoletto di terra , ci vivono grazie ai sussidi ,
    Senza sussidi si disperderanno , e’ chi manda sussidi che ha creato questa polveriera, si capisce subito che si tratta di uno sforzo fatto da tanti odiatori di Israele, mettere una folla vicino Israele per nascondere hamas .
    Però si continua a condannare Israele.

  10. Non ho citato le stragi di Fiumicino per giustificare Israele che non ha certo bisogno di essere giustificato per tutte le volte che ha reagito agli attacchi degli eserciti arabi e delle varie fazioni di terroristi palestinesi. A mio avviso chi viene attaccato ha il diritto/dovere di rispondere. Intendevo far notare che i palestinesi che tanto compatiamo hanno un ricco passato di terrorismo alle spalle. L’accordo, non scritto, che rimase segreto per diverso tempo, fu tra Aldo Moro e l’Olp e stabiliva che i gruppi palestinesi potessero transitare nel territorio italiano con armi e esplosivi a condizione che non facessero attentati in Italia. Stati Uniti e Israele erano esclusi così come la fazione estremista palestinese chiamata Settembre nero non rientrava tra le fazioni coinvolte nell’accordo. Infatti entrambe le stragi, del 1973 e del del 1985, di cui era mandante Abu Nidal, ucciso a Baghdad nel 2002, avvennero contro obiettivi statunitensi e israeliani. Non è mai successo che un’amministrazione americana abbia girato le spalle a Israele, l’unico presidente ostile allo stato ebraico fu Obama, tanto incensato anche in Europa ma non il migliore che l’America abbia finora avuto.

  11. Il mal di pancia è politico e ideologico, nasce dal fatto che Israele per chi lo odia è la metafora del colonialismo, dell’imperialismo e del capitalismo. Chi detesta Israele detesta anche l’America. E c’è l’invidia che acceca. I palestinesi sono poveri, quindi sono i buoni, gli ebrei sono ricchi, quindi sono i cattivi. Un pregiudizio da scuola dell’infanzia che si intreccia con le varie credenze popolari sugli ebrei che comandano il mondo, bevono il sangue dei bambini eccetera eccetera. L’essere umano ha un debole: è irresistibilmente attratto dai racconti, che più sono inverosimili e coloriti più riscuotono successo e hanno un largo seguito. E c’è il cinismo e l’inaffidabilità dei paesi arabi e la viltà dell’Onu.

  12. Dottoressa Faletti
    Per la strage di Fiumicino mi riferivo ai tg nazionali. Nessuno ha ricordato per i dieci, venti, trenta anni questa strage, questo è stato il momento preciso per ricordarla. Così l’opinione pubblica si abbevera di quanto sono assassini i Palestinesi. Giustificando il genocidio in atto adesso. La politica serve a questo. Poi che lo Stato italiano aveva fatto accordi con l’Olp, meglio tenerla sotto il tappeto. Pompare ciò che serve per orientare chi segue. D’altronde il “Potere” non è altro che la capacità di influenzare il corso degli eventi con il conseguente comportamento delle persone. Ecco perché non nutro nessuna stima per chi sta al “Potere”. Ma il popolo bue crede e paga sempre.

  13. Il popolo bue non si informa, non studia, non legge e di conseguenza capisce poco e si fa manipolare da chi la racconta più grossa. Ha però le antenne sempre alzate in attesa di captare qualche sillaba che gli sussurri l’avvicinarsi di qualche forma di assistenzialismo di stato.

  14. Il popolo bue è lo strumento utilizzato dai partiti e movimenti populisti per andare a governare. L’Italia ha avuto un enorme danno da questi populisti, in problema grosso è che la sinistra si è innamorata di questo populismo. Ecco perchè la destra e la Meloni avranno buon gioco per diversi anni, le elezioni europee sanciranno purtroppo questa tendenza.

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