
Carissimi Confratelli e Consorelle,
Il tempo di “Avvento”, è sempre un dono prezioso per noi credenti, che siamo chiamati a prepararci al Natale aprendo il nostro cuore ad accogliere il Signore che viene. Siamo invitati a fissare il nostro sguardo non su un incerto futuro sempre meno prevedibile e programmabile, ma su Gesù Cristo nell’attesa della sua venuta.
La speranza cristiana ci impedisce di guardare alla storia in maniera fatalistica e ci aiuta a vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Noi cristiani guardiamo al futuro senza timore, perché le radici della nostra speranza affondano nel cuore stesso di Dio.
La nostra non è solo attesa, ma anche memoria di uno che è già venuto nel mistero del Natale che ci apprestiamo a celebrare e certezza della presenza di Cristo che cammina con noi, al nostro fianco. Attesa è avere fame e sete di felicità, rivolgere gli occhi e tendere le mani al Signore che viene. In tutti noi c’è una aspirazione alla pace, alla gioia, alla giustizia, al perdono, alla salvezza. Questi beni li possiamo avere non con le nostre sole forze, ma con l’aiuto della grazia di Dio.
(L’Annunciata – Antonello da Messina – olio su tavola 1475 – Palazzo Abatellis – Palermo)