Tornano in azione a Modica quelli della “truffa dello specchietto”. Da qualche giorno gira, infatti, una Fiat Panda bianca condotta da un uomo con a bordo moglie e figlioletto. Individuata la vittima, la bloccano chiedendo, come prassi, il pagamento di un danno che nei fatti non era stato mai provocato. Hanno adocchiato un’ex insegnante in Via Aldo Modo, l’hanno bloccata, quindi l’uomo è sceso dal veicolo chiedendo con insistenza il risarcimento del danno che la malcapitata avrebbe arrecato allo specchietto della Panda. La donna, incredula, ha ribadito di non avere fatto alcun danno. Il truffatore, dall’altra parte, ha fatto finta di telefonare e poi ha chiesto di essere risarcito per 250 euro subito poiché doveva portare la moglie in ospedale perché gravida. Dato che la poveretta non aveva con sé la somma, l’uomo l’ha invitata a seguirla presso un bancomat. Al momento di prelevare la somma, la donna ha deciso di chiamare il figlio, il quale, a sua volta, intuendo la truffa, l’ha messa subito in guardia. Quando ha comunicato di non volere versare alcuna somma, gli occupanti della Fiat Panda, sbraitando, si sono allontanati velocemente.
- 19 Gennaio 2025 -
2 commenti su “Modica, tentata truffa dello specchietto: la vittima non abbocca”
In un primo momento stava cedendo , ma il figlio l ‘ha messa in guardia . Una insegnante in pensione . Spero sia aperto un fascicolo sull’autore della tentata truffa .
Si potrebbe configurare il reato di circonvenzione di incapace anziano (art. 643 C.P. con la reclusione dai due ai sei anni e la multa da euro 206 a 2.065); forse con qualche giorno al gabbio questi manigoldi potrebbero smetterla di importunare la brava gente.