
Il malessere della categoria per la mancata proroga dei termini di versamento delle imposte relative alle dichiarazioni dei redditi al 21 agosto al centro dell’incontro che l’Associazione nazionale commercialisti ha avuto con il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. Una delegazione guidata dal presidente nazionale Anc, Marco Cuchel, ha posto in rassegna tutte le problematiche oggetto dei recenti confronti in seno alla categoria. “Pur consapevole delle difficoltà che il mancato provvedimento ha determinato – spiega la presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, che ha seguito con attenzione l’evolversi del confronto – il viceministro ha ribadito che il differimento dei termini non è stato possibile a causa delle obiezioni sollevate dalla Ragioneria generale dello Stato in relazione alla copertura finanziaria. In merito alle zone colpite da calamità naturali, poi, il viceministro ha spiegato che le proroghe di versamento entreranno nella fase di emanazione non appena saranno conclusi i relativi iter amministrativi da parte dei diversi enti coinvolti, mentre sulla proroga dei termini per le assegnazioni dei beni ai soci in scadenza con il prossimo 30 settembre, è stata confermata dal viceministro la volontà dell’esecutivo di inserire tale proroga nel primo provvedimento utile”. “Relativamente alla stesura dei testi unici – ancora Paolino – il viceministro Leo ha altresì chiarito che l’Agenzia delle Entrate sta curando unicamente la raccolta e il coordinamento delle varie fonti normative. Una volta concluse queste operazioni, la stesura dei testi unici sarà effettuata successivamente ad una fase di consultazione pubblica, durante la quale le categorie interessate avranno la facoltà di evidenziare lacune e aspetti critici”. Anc ha inteso rappresentare al viceministro il disagio dei colleghi che in questi giorni stanno ricevendo numerose comunicazioni di anomalia sulle dichiarazioni di redditi dei forfetari per presunte mancate compilazioni dei c.d. “elementi informativi” del quadro Rs. Un disagio giustificato anche dal fatto che tali dati non hanno rilevanza ai fini della determinazione delle imposte dovute e che spesso riguardano formazioni già in possesso dell’Amministrazione finanziaria. “Su questo punto – spiega Paolino – il viceministro ha espresso l’intenzione di approfondire quanto evidenziato, interessando il direttore dell’Agenzia delle Entrate. Sul tema delle precompilate, sulle quali la legge delega punta decisamente, come anche sul concordato biennale, la nostra associazione ha manifestato le proprie perplessità. Rispetto al concordato biennale, comunque, il viceministro ritiene che i professionisti potranno avere un ruolo centrale dovendo consigliare i contribuenti assistiti circa la convenienza o meno della proposta formulata dagli uffici. Sono stati, inoltre, portati all’attenzione del viceministro gli aspetti critici della rottamazione quater sotto il profilo delle due scadenze ravvicinate di pagamento, anche in ragione della scadenza di versamento del secondo acconto delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi. L’Anc ha voluto, inoltre, richiamare l’attenzione anche sulle criticità relative alle sanzioni dirette a carico dei professionisti previste nel Dlgs 472/1997, soprattutto in considerazione del fatto che tali sanzioni non sono coperte dalle polizze professionali”.