
(gr) Migliaia di persone hanno marciato in diverse città della Francia, inclusa Parigi, per esprimere il loro dissenso per la violenza della polizia e del razzismo ritenuto, a torto o ragione, sistemico. Nella capitale francese hanno partecipato alle manifestazioni membri di quasi 200 organizzazioni, tra cui partiti politici, ONG, sindacati e associazioni studentesche. Gli organizzatori hanno riferito che più di 80.000 persone hanno preso parte alle manifestazioni a livello nazionale, mentre il Ministero degli Interni ne ha contate circa 30.000. Le proteste sono avvenute tre mesi dopo l’omicidio del diciassettenne Nahel da parte di un agente di polizia nel distretto di Nanterre. La sua morte ha scatenato una lunga serie di movimentazioni in diverse regioni della Francia. Nel coro delle proteste tra le altre personalità anche la regista Justine Triet. Hanno lanciato slogan e proclami come: “Giustizia per Nahel”, “Polizia ovunque, giustizia da nessuna parte”… Nel mentre hanno chiesto con forza l’abrogazione della legge emanata del 2017 che autorizzava gli agenti di polizia a rispondere con le armi di ordinanza se ritengono di essere minacciati. Penso sia una legge che dovrebbe essere proposta e approvata anche in Italia, a tutela delle Forze dell’Ordine che spesso si trovano in situazioni di pericolo e nell’impossibilità di agire, consapevoli che nel loro caso la legittima difesa non è mai del tutto legittima e al vaglio del magistrato di turno, del pregiudizio di certa sinistra e di una parte di opinione pubblica ideologizzata.