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Iv, Fumarole Vittoria. Esposto a Regione, Procura e Prefettura

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Il comitato civico di Italia Viva Vittoria e Scoglitti, rappresentato dalla consigliera comunale “Iv-Vittoria” Sara Siggia e dalla coordinatrice del comitato “Iv-Vittoria” Valentina Tagliarini, ha presentato un esposto in Procura e in Prefettura a Ragusa, oltre all’assessorato regionale delle Autonomie locali, sul fenomeno fumarole della cosiddetta fascia trasformata al fine di potere chiarire eventuali responsabilità circa la presunta inadempienza dell’ente comunale in relazione al contenimento del suddetto fenomeno.
“Il fenomeno definito “fumarole” – è scritto nell’esposto – ovvero l’abbruciamento illecito di rifiuti, utilizzato come strumento per lo smaltimento, principalmente, di plastica e suoi derivati con il conseguente sprigionamento nell’aria di diossine altamente tossiche per l’uomo, non rappresenta una novità, anzi è proprio un modus operandi che continua indisturbato da decenni ma che, in particolar modo quest’anno, ha visto una escalation nel periodo estivo, da maggio fino ad oggi e non sappiamo ancora per quanto tempo durerà, sicuramente finché il bel clima lo permetterà. Il fenomeno attanaglia tutta la “fascia trasformata”, specialmente i territori di Vittoria e Scoglitti dove insistono numerose attività agricole e ampie periferie densamente popolate sia da cittadini che da stranieri dove, probabilmente, il servizio di raccolta non è sempre puntuale o dove manca la cultura dello smaltimento adeguato dei rifiuti. Sono numerose anche le associazioni ambientaliste che si sono mosse per chiedere l’aiuto di chi di competenza in primis, e il più immediato, l’ente comunale, al fine di arginare il fenomeno prima che potesse prendere una piega devastante. Cresce il numero di cittadini che ogni giorno lamentano problemi respiratori a causa dei fumi sprigionati da questi incendi. Gli stessi hanno sollevato la questione più volte all’Amministrazione comunale”.
“Già nel 2022 – prosegue l’esposto – Italia Viva ha proposto un’interrogazione in sede di Consiglio comunale sul problema in questione, ricevendo risposte tardive e poco esaustive. Rileviamo che ad oggi l’amministrazione comunale ha posto in essere azioni blande e inadeguate, secondo noi, a contrastare concretamente il fenomeno che infatti non ha fatto altro che aumentare a dismisura. Si veda la delibera n. 55 del 07.06.2022 con cui si fa riferimento al divieto di combustione e corretta gestione dei rifiuti speciali derivanti dalla produzione agricola, disponendo una semplice sanzione amministrativa di € 1.000,00 per i trasgressori colti in flagranza oltre al deferimento alle varie autorità competenti, senza un solido fondamento legislativo, a supporto della stessa, e giocando al ribasso su sanzioni stabilite da normative nazionali. Tra l’altro, nemmeno la depenalizzazione della c.d. “fratta” da rifiuto speciale, da smaltire secondo determinati metodi a norma di legge, a sottoprodotto della lavorazione agricola ha rappresentato un metodo valido per contrastare il fenomeno, anzi”.
“Lo scorso 21 settembre – e questo è l’aspetto più clamoroso evidenziato nel documento di denuncia – il nostro comitato civico ha inviato una Pec all’Arpa – Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sicilia, chiedendo di attivarsi urgentemente per poter rilevare i livelli di diossina nell’aria in determinate zone di Vittoria e Scoglitti, sicuramente allarmati dalle molteplici ondate di fumi tossici che per giorni hanno stazionato sopra le due comunità e visibili chiaramente ad occhio nudo. L’Arpa risponde immediatamente chiarendo che, per tre anni consecutivi, ha protocollato diverse note indirizzate al Comune di Vittoria su disposizione della Polizia provinciale per consentire gli adeguati rilevamenti a tutela della salute dei cittadini e invitato caldamente l’ente a porre in essere misure efficaci di contrasto al fenomeno, senza però ricevere risposta alcuna. Italia Viva invita la Procura della Repubblica adita a disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti così esposti in dettaglio, valutando gli eventuali profili di negligenza dell’ente comunale e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili. Altresì, invita la Prefettura di Ragusa, competente per territorio, e l’assessorato regionale alle Autonomie locali della Regione Siciliana a disporre altrettanti, opportuni, accertamenti”.

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