
“Stiamo andando a creare, con consapevolezza, una situazione che determinerà dei disagi. E non se ne capisce la ragione. Chiediamo all’amministrazione comunale di valutare con attenzione le ricadute di una scelta che, secondo noi, è assolutamente da evitare”. Lo dicono i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, il capogruppo Peppe Calabrese con Mario Chiavola, a proposito del trasferimento degli uffici dell’Anagrafe comunale dalla sede centrale di palazzo di Città, in corso Italia, alla sede decentrata di via Matteotti, un tempo biblioteca comunale. “I locali sono stati ristrutturati, ci mancherebbe – affermano Calabrese e Chiavola – ma da qui a dire che la funzionalità possa essere dalla parte dei cittadini, ce ne corre. Infatti, da che mondo è mondo, la presenza degli uffici anagrafici nella sede centrale del Comune ha avuto una ragion d’essere anche perché limitrofi alla Prefettura. Tra l’altro, qui a palazzo dell’Aquila, ci sono degli spazi esterni fruibili e coperti, che l’utenza trova molto utili. Cosa che, invece, non accadrebbe dall’altra parte. Tra l’altro, in via Matteotti saremmo lontani pure dal parcheggio a pagamento che sorge proprio di fronte a palazzo di Città e che rappresenta una valvola di sfogo per tutti coloro che devono espletare le proprie procedure in seno agli uffici dell’Anagrafe. E, poi, la domanda che occorre porsi è: ma cosa deve farci l’Amministrazione comunale con gli uffici del piano terra di palazzo dell’Aquila che si svuoteranno? Che senso avrebbe tutto questo? Quale logica seguirebbe? Domande a cui speriamo che qualcuno risponda”.