
Un nuovo hotspot e un centro per i rimpatri veloci da 84 posti letto. La strategia del Governo per arginare l’arrivo dei migranti in territorio italiano parte con nuove iniziative. È il secondo capitolo del “decreto Cutro” entrato in vigore a maggio, con cui si punta ad accelerare le espulsioni, e che sarà integrato da un decreto ad hoc entro settembre, come anticipato dal ministro dell’Interno, Piantedosi.
Il centro per i rimpatri veloci sarà operativo fra qualche giorno. Ubicato in un’area centrale della zona industriale Asi, Modica-Pozzallo, la struttura si presenta come un luogo inospitale, con possibilità vicine allo zero per un’eventuale fuga. Container abitativi circondati da due cinte di reti, che saranno sorvegliati sette giorni su sette da Polizia e Carabinieri. Al suo interno, vi saranno i migranti per i quali non è previsto un futuro in Europa perché hanno pochissime probabilità di avere fra le proprie mani il permesso di soggiorno. In sintesi, uomini e donne saranno imprigionati proprio a Pozzallo per poi essere riportati in Africa.
Un altro hotspot, sempre in contrada industriale, sorgerà prima della fine dell’anno e conterrà fino a 300 migranti. Il nuovo hotspot, di prossima realizzazione, è stato ideato per far fronte alla grande mole di immigrati che, nel corso degli anni, ha letteralmente intasato l’hotspot portuale, arrivando ad ospitare ben oltre al capienza prevista di 180 migranti.
Il terzo hotspot (dopo quello di Pozzallo, al porto, e quello di contrada Cifali, fra Comiso e Ragusa) è nato ufficialmente lo scorso 10 agosto quando, di fronte al prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, i sindaci di Modica e Pozzallo, Maria Monisteri e Roberto Ammatuna, hanno messo nero su bianco, indicando quali emergenze la provincia di Ragusa affronte nella delicata gestione dei migranti, garantendo altresì i servizi essenziali di cui necessita la struttura. E anche il wi-fi, il tutto a spese dei Comuni sopracitati.
A Pozzallo, la notizia dei due centri è piombata come fulmine a ciel sereno. Sui social, critiche sono piovute sul sindaco, molte delle quali riguardavano il fatto di non essere stati ascoltati e di aver appreso la notizia a cose fatte. Ancora più aspra, invece, sembra la scelta di alcuni imprenditori della zona Asi. Pare che alcuni si siano rivolti ad un legale per fermare l’apertura sia del centro per le espulsioni veloci che la nascita del nuovo hotspot. Fra le notizie giunte in redazione, non è piaciuta la scelta di ubicare due strutture per immigrati in una zona industriale, totalmente avulsa da contesti migratori.
17 commenti su “Maganuco(Modica). Nuovo hot spot per rimpatri veloci”
….. addirittura nuovi hotspot! Con servizi, personale e sorvegliati da Polizia e Carabinieri. A carico dei Comuni le spese…. scandaloso!!!! dal momento che i cittadini si vedono triplicati i costi
della tari, dell”imu e patiscono inefficienze dei servizi sul territorio. È tutta una follia! Bene fanno gli imprenditori ad impugnare queste iniziative dannose e gravose per il territorio. Il paradosso è che le ong sbarcano e si arricchiscono e i comuni sostengono le spese. L”europa rimborsa ma non interviene, la Francia li rimanda indietro in Italia e gli italiani, babbioni, accettano di caricarsi il basto. Insicurezza, degrado igienico, delinquenza varia ci mettono a continuo repentaglio…. ma questo non importa, è sottovalutato…. la nostra libertà civile e religiosa è a rischio barbarie.I fatti raccontano già! …ma dove sono i blocchi navali???
Allora è vero che la storia si ripete,ed ecco a noi un esempio di Lager Nazista.
Prima gli ebrei,venivano deportati su vagoni bestiame come animali, adesso tramite carrette del mare,dove lungo il tragitto nn si sa quando di loro perdono la vita.
Ricordo una frase del Papa “Dobbiamo costruire ponti e nn muri.” Vero alla faccia del paese dell’accoglienza,il paese di Giorgio La pira, sindaco di Firenze ma pozzallese di nascita,e si purtroppo siamo dei falsi buonisti, ipocriti e approfittatori.
Polemiche inutili, l’unico reale problema è la carcerazione di disperati che potrebbero avere storie non diverse da quelle dei nostri nonni. Unica pecca essere un po’ più colorati in modo da essere additati come diversi. In tutto ciò qualche dato: solo il 10% delle migrazioni in Africa porta a lasciare il continente nero, la maggioranza sono migrazioni interne. Di questo dieci per cento bisogna considerare quelli che vanno in Grecia, in Spagna e infine in Italia. Non c’è nessuna emergenza migranti, anzi si, i nostri giovani stanno lasciando in massa l’Italia, noi cosa facciamo? Ci preoccupiamo di chi vuole venire, non di chi se ne va… Un saluto da Londra
Rimpatri veloci? Per dove? Che ridere, Senza il consenso di chi deve ricevere, non possono rimpatriare nessuno. Solo teatrini. Ieri in un solo giorno 64 sbarchi, più di 4000 immigrati a Lampedusa. Quanti ne riceverà la misericordiosa Europa????? NESSUNO!! Adesso mi aspetto l’illuminato intellettuale di turno che mi dà del razzista, o magari fascista. Come era fascista questo governo di barbabietole. Buona continuazione di vacanze a tutti.
Ancora la gente non ha capito che tutti si lamentano ma tutti mangiano. Con la storia del personale di Polizia in missione a Pozzallo da altre città d’Italia ho visto ristrutturare interi hotel. Soldi che entrano. Tutti mangiano e ai comuni questa cosa piace.
Be, visto che ci dicono che abbiamo bisogno di tanta forza lavoro, il sito nella zona industriale è azzeccato. Queste persone troveranno lavoro e saranno impiegate nei vari stabilimenti che sono presenti nell’area. Addirittura i migranti (cioè i nuovi lavoratori) non avranno bisogno di spostarsi con mezzi perchè hanno tutto a portata di mano. Vitto e alloggio è gratis e il problema è risolto. Al prossimo sovraffollamento, faremo altri centri di accoglienza e andiamo avanti fino a quando diventeremo un paese meticcio e senza identità.
Chi dovrebbe fermare questa invasione? Le proteste degli imprenditori che sono in quell’area? E con quanto peso visto che la politica e i sindaci firmatari (tra l’altro) sono i primi collusi e remano contro l’Italia?
Ma molti li votano e ad ogni tornata elettorale si spellano le mani per questi traditori dell’Italia.
I centri per i rimpatri sono molto problematici, spesso scoppiano rivolte.
Fateli a Roma che li ci sono tanti palazzi liberi
La meloni ha preso in. Giro i suoi elettori
Non ci sarà la prox volta
Ma non c’è già una città abbandonata dentro l’aereo porto di Comiso? Perché spendere soldi per costruire altre strutture in zone a vocazione turistica?
Speriamo, le citta’ italiane stanno diventando citta’ africane, un po di rispetto ci vuole per le proprie origini e il proprio territorio.
Ora che non si puo’ piu’ attuare il blocco navale si provera’ in modo diverso.
Finalmente, so muove qualcosa di concreto contro l’immigrazione illegale di magrebini che si dichiarano illegalmente e senza nessuna chance asilanti….io sono sposato con una donna tunisina che è fuggita dalla mia dimora e sua naturale residenza, andando nelle braccia di un uomo Tunisino appena arrivato a Pozzallo/ Ispica, rompendo un contratto di matrimonio con il quale era arrivata in italia/ Germania/ Francia/ e transito in Svizzera,primo arrivo da Tunidi al Porto di Genova con un visto di Ricongiunsione familiare di tre mesi,sl quarto mese già fuggita con un tunisino,uno schifo ed una decina di reati commessi in pochissimo tempo,in questi casi c’è l’obbligo di rimpatrio immediato presso il luogo fi residenza di prima del matrimonio e conseguente divieto d’ingresso in Europa per l’eternità!!!
Giuseppe le do’ una notizia, non si può attivare il blocco navale, e neppure si poteva o si è potuto attivare il blocco navale, poichè era una idea assurda portata avanti dalla Meloni per attirare i gonzi che affollano le nostre città. Ora lei aspetta cosa? I campi di concentramento? Giuseppe, ma almeno non vada in chiesa, cancelli la parola umanità dal suo vocabolario, si limiti ad adorare cani e gatti, ma lasci stare affermazioni di qualcuno “la nostra libertà civile e religiosa è a rischio barbarie”.
Queste affermazioni sono barbarie, ma spero siano solo affermazioni al di fuori della “coscienza” sfuggite nel sonno della ragione.
Buona vita a tutti… e che non siate mai nella condizione di scappare dal vostro paese per la fame o per la guerra, poichè, se mai esiste una legge del contrappasso, finirebbe male per tanti.
Si che ci sarà la prossima volta Robin, se non sarà la Meloni sarà un altro o un’altra, ne sia certo.
Le urla di incoscienti che cavalcano il “popolo” ci sono sempre state dai tempi di Mussolini ad oggi e sempre ci saranno.
Più si raccontano balle, più si sparano le più grandi minc…te e più la gente ti vota.
Qualcuno ci racconterà che oltre a tagliare le accise nei carburanti ci daranno 1000 euro a persona di super reddito da nababbi pagato non si sa da chi, e moltissimi lo voteranno.
Già hanno eliminato la povertà e hanno bloccato i porti, ora arriveranno soldi a gò gò… ed il popolo bue ancora una volta abboccherà e poi si lamenterà come ha sempre fatto.
Mi dispiace per lei, Vincenzo Iozzia, ma la sua vicenda personale è sua e non c’entra niente con l’argomento di cui si tratta.
Per quando riguarda l’argomento,
vedremo come saranno attuati questi rimpatri veloci, ritengo sia una cosa poco attuabile, altrimenti sarebbe già stata fatta in passato, non vedo super geni in questo momento, vedo solo sprovveduti nostalgici del ventennio che brancolano nel buio rinnegando tutto quanto hanno detto in campagna elettorale poichè si sono scontrati con la realtà.
A Comiso si c’è un paese fantasma dentro l’aeroporto case chiuse da 30 anni , forse si potrebbero recuperare???
Ma meglio costruirne nuove c’è più sgubbo (cioè possibilità di guadagno per tecnici costruttori politici)
Il Cara di Mineo struttura adatta, mi pare che sia finita in mano ai Barbari che si portano via infissi e altri materiali , capolavoro di Salvini che l’ha fatta chiudere.
L’immigrazione come le cavallette è inarrestabile , e poi il problema riguarda pochi stati di frontiera.
E allora ??
Quando è in arrivo una tempesta che non si può bloccare ,l’unica cosa da fare è attrezzarsi al meglio per fronteggiarla, cioè, accoglienza minima no 6 mesi , dopo di che rimpatrio quando è possibile, oppure documenti e via tanto il 90 % se ne vanno in Europa , cioè da quelli che non li vogliono , ma che se li prendono per farli lavorare .
E poi da noi senza questi chi farebbe il lavoro delle serre,delle campagne, delle fattorie, lavapiatti, camerieri, ecc ecc
Quindi ci vorrebbe un gestione efficiente, seria, e Zero decreti, ma leggi dello stato , i decreti sono l’ideale per chi deve trafficare.
Amen.
Finalmente l’ha capito pure pippo che sono tutti uguali……e che raccontano frottole prima delle elezioni. C’è voluto tempo ma l’ha capito. Che nessuno vi abbasserà tasse, nessuno toglierà accise, e che nessuno fermerà l’invasione……perché fa business, alza il PIL…. altrimenti fallimento totale. E poi c’è la dittatura europea che ci ordina (solo all’Italia però) di accogliere. Grazie a (………) Di sinistra, di destra, 5 stalle e così via. Ci vuole un governo di uno con gli attributi per fermare tutto questo. Ma non c’è. Quindi inutile votare per chiunque. Sono contento che “qualcuno” l’ha capito finalmente.
Credevo che lei Gino fosse del 5 stelle, è per il reddito di cittadinanza, è contro l’Ucraina, non è di destra ne di sinistra, e dalle cose che scrive pensavo fosse grillino. Mi sono sbagliato