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Il Tribunale di Ragusa condanna ancora Poste Italiane

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Altro successo conseguito dalla collaborazione tra l’Avvocato Francesco Toto e lo studio legale Avv. Roberta Galfo del Foro di Ragusa (oggi rappresentato dall’avv. Neva Guccione e dall’avv. Lorena Chiaramonte) noti punti di riferimento per anziani, ignari pensionati e piccoli risparmiatori, che investivano nell’acquisto delle quote del fondo chiuso “Europa Immobiliare n. 1”.
Accadeva infatti che persone anziane affidassero i risparmi provenienti da una vita di sacrifici a Poste Italiane S.p.a. persuadendole ad investire tutto il denaro in prodotti finanziari descritti artificiosamente “a capitale garantito e scopo previdenziale, per una serena vecchiaia”.
Tuttavia, i family banker ingannavano gli ignari investitori – che nulla sapevano in fatto di investimenti  – ad acquistare quote nel fondo comune di investimento ad alto rischio “EUROPA IMMOBILIARE N. 1”. Essi venivano indotti a firmare persino una liberatoria in bianco che autorizzava Poste Italiane ad effettuare gli acquisti delle quote per loro conto. 
Come prevedibile, in breve tempo i risparmi sfumavano e gli ignari anziani, accuratamente scelti da Poste Italiane secondo il basso livello di istruzione e l’età avanzata, rimanevano senza nulla in mano. 
Gli investitori accortisi del danno subìto si rivolgevano all’avv. Francesco Toto del Foro di Lecce specializzato in diritto bancario e borsistico che, in collaborazione con lo Studio legale avv. Roberta Galfo, agiva in giudizio nei confronti di Poste Italiane portandone alla luce l’attività illecita.
Così, il Tribunale di Ragusa con la sentenza n. 974/2023 all’esito della causa NRG 1863/2018 incardinata dai predetti legali su istanza di due coniugi modicani, ha condannato ancora una volta Poste Italiane Spa alla restituzione di tutto quanto investito dai due anziani pensionati oltre agli interessi legali e la rivalutazione dal dì dell’investimento, circa 20.000 euro, somma che, specie in periodo di recessione come quello che stiamo attraversando, può fare la differenza. 
La sentenza n. 974/2023 si aggiunge ad altre tre clamorose condanne ottenute dall’avv. Francesco Toto e dallo Studio Legale Avv. Roberta Galfo, con cui i Tribunali di Ragusa e Taranto hanno ritenuto responsabile Poste Italiane condannandola alla restituzione dell’intera somma investita, oltre interessi e rivalutazione. 
Seppure la sentenza del Tribunale di Ragusa n. 974/2023 del 19/6/2023 abbia deciso e risolto un annoso problema che affligge non solo ignari pensionati ma più in genere tutti gli utenti e consumatori titolari di conto corrente bancario, ancora oggi sono decine di migliaia i risparmiatori che subiscono danni di tal genere da Poste Italiane acquistando quote di strumenti finanziari come EUROPA IMMOBILIARE N.1 e OBELISCO.

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1 commento su “Il Tribunale di Ragusa condanna ancora Poste Italiane”

  1. Complimenti agli avvocati e gli studi che rappresentano. E’ ora che la finiscano gli istituti bancari di raggirare la povera gente che la loro colpa è solo quella di fidarsi del loro (a questo punto) aguzzino. Per non parlare di quante persone hanno spogliato di tutti gli averi senza potersi ribellare perchè protetti dalla legge.
    Questa sentenza mi rallegra perchè ogni tanto i giudici fanno funzionare la legge e sanno pure come farla funzionare.

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