Le autorità ugandesi hanno recuperato i corpi di 43 persone, tra cui 38 studenti, massacrati dai ribelli dell’ADF (forze alleate democratiche) dopo l’attacco criminale a una scuola secondaria a Kasese vicino al confine con la Repubblica Democratica del Congo. Altre sei persone sono state invece rapite. Presa di mira dai terroristi la scuola secondaria Lhubiriha, che si trova a circa due chilometri dal confine con la RDC. I ribelli secondo il portavoce dell’esercito Felix Kulayigye, sono stati a lungo inseguiti attraverso il parco nazionale congolese Virunga. I terroristi, legati allo stato islamico, prima di compiere la strage avrebbero chiesto se tra i presenti vi fossero musulmani e, ricevuta risposta negativa, hanno aggredito i presenti a colpi di machete e asce, sparando e bruciando i corpi dei malcapitati. In un messaggio, il governo ugandese ha espresso le “più sentite condoglianze alle famiglie dei defunti brutalmente attaccati e uccisi dai ribelli, in un “insensato atto di violenza”. Anche il leader dell’opposizione ugandese, l’ex cantante Robert Kyagulanyi, meglio conosciuto come Bobi Wine, auspica che “possano iniziare indagini serie affinché gli autori di questi orrendi crimini vengano assicurati alla giustizia”. Le Forze Democratiche Alleate sono un gruppo ribelle di origine ugandese, ma attualmente hanno sede nelle province congolesi del Nord Kivu e della vicina Ituri, confine che la R.D.C. condivide con l’Uganda.
- 14 Ottobre 2024 -