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“Iblea Acque Spa” gestirà il Servizio Idrico dei 12 Comuni iblei

Tempo di lettura: 2 minuti

“In questi mesi – dichiara il sindaco di Ragusa Peppe Cassì – insieme ai Comuni limitrofi abbiamo lavorato per attuare quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale sulla gestione unica del servizio idrico integrato. Una dimostrazione di efficienza e sinergia tra Amministrazioni che ha fatto sì che anche il Servizio Idrico del Comune di Ragusa, come quello delle municipalità vicine, sia passato alla gestione della Iblea Acque Spa, società a totale partecipazione pubblica della quale fanno parte i 12 Comuni della provincia. La società, nata per gestire il servizio idrico integrato in tutto il territorio Ibleo come previsto dalla legge, ha lo scopo di ottimizzare la gestione idrica mantenendo l’acqua come bene pubblico”.
Il Comune di Ragusa procederà a breve all’emissione di una fattura a saldo in relazione ai consumi idrici effettuati fino alla data del 30 aprile 2023. Dal 1 maggio 2023 i consumi saranno rilevati e fatturati dal nuovo gestore, cioè Iblea Acque Spa, che provvederà ad emettere fatture di acconto e poi successivamente a saldo.
Per informazioni è possibile rivolgersi a Iblea Acque Spa, già operativa nei propri uffici al Centro Direzionale ASI (ex sede Banca Agricola Popolare di Ragusa) aperti al pubblico nei seguenti orari: martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
I riferimenti sono:
– numero emergenze: 800166321
– servizio clienti e reclami: 800166322
– email: iblea.acque.spa@gmail.com
– pec: iblea.acque@pec.it

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8 commenti su ““Iblea Acque Spa” gestirà il Servizio Idrico dei 12 Comuni iblei”

  1. Tonino Spinello

    Dopo essere stati cosi virtuosi e lungimiranti a togliervi un peso da gestire, tutti i dipendenti e i vari assessori adibiti al servizio idrico dei 12 Comuni dove li andrete a collocare? Li farete diventare Vigili Urbani?
    A questa società quanto sborserete annualmente per espletare tale servizio?
    E’ una cosa che si può sapere o deve essere anche questo un segreto di Stato?

  2. Un altro carrozzone politico! Ma poi, non avevamo votato un referendum sull’acqua pubblica?

  3. A cosa è servito il referendum sulla privatizzazione dell’acqua? Mi pare che il popolo abbia detto no alla privatizzazione. Solo sperpero di denaro pubblico per quel referendum. Eppure l’acqua è un bene indispensabile, Non dovrebbe neanche essere pagata. Ecco come rappresentano democraticamente il volere del popolo.

  4. Tonino Spinello

    Sig.ra Emanuela, la ringrazio dell’informazione. Sono stato per circa due ore a leggere per trovare quello che cercavo ma non ho trovato nulla sulle somme, come non ho trovato i nomi che compongono il CDA. Devo anche dire che non sono una cima con questi tipi di documenti e allora ho lanciato la mia domanda. Grazie per averla accolta e per averci dato il suo contributo.
    Caspita 60 milioni di euro per una popolazione di 321.192, significa che incasseranno 186,81 euro a persona. Non a famiglia, ma a persona.

  5. Vorrei leggere anche io ma non so leggere, mi fido delle cose che scrivono i commentatori.
    L’acqua deve essere aggratis, piove dal cielo e pecchè dobbiamo pagarla e poi il referendum del popolo ch’è legge.

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