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Guatemala e Messico, colpiti da terremoti magnitudo 4.8 e 5.1

Tempo di lettura: 2 minuti

di g.r.

Dopo il terremoto di magnitudo 4.8 dell’altro ieri in Guatemala, a tremare è il sud del Messico con una scossa di magnitudo 5.1 che ha colpito lo stato meridionale di Guerrero, avvertita anche in alcune zone della capitale Città del Messico, senza tuttavia provocare vittime e gravi danni alle infrastrutture pubbliche e private. Il Servizio Sismico Nazionale aveva riferito in un primo rapporto che il movimento tellurico aveva raggiunto una magnitudo di 5,8, ma in un secondo bollettino l’ha corretto a 5,1 rilevando una forte intensità in prossimità dell’epicentro. La scossa è avvenuta alle 22,55 ora locale e il suo epicentro è stato localizzato 32 chilometri a sud-est di Petatlán, a una profondità di 16 chilometri. Le autorità della capitale messicana hanno indicato che il terremoto non ha giustificato un avviso di allerta massima perché l’energia irradiata durante i primi secondi non ha superato i livelli considerati di emergenza. Da parte sua, il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (che appena si alza la mattina, annuncia notizie di ogni tipo sui social media) informato dal Segretario della difesa nazionale, ha riferito che “fortunatamente non ci sono verificati danni gravi provocati dal sisma a Guerrero, Michoacán e Città del Messico”. La scossa è avvenuta 12 ore prima della programmata esercitazione nazionale a Città del Messico – colpita da diversi terremoti negli ultimi anni – e in altri sette Stati, per preparare la popolazione al comportamento d’emergenza da adottare difronte a questo catastrofico evento naturale. A seguire l’elenco dei vari gradi di pericolosità:

1° grado: strumentaleScossa rilevata solo dai sismografi installati  sull’epicentro.
2° grado: leggerissimaScossa rilevata dai sismografi installati a pochi chilometri dall’epicentro. Non viene avvertita dalla popolazione.
3° grado: leggeraScossa  rilevata dai sismografi ubicati in un raggio di  circa 10 chilometri dall’epicentro. Normalmente non viene percepita dalla popolazione.
4°grado: sensibileScossa percepita solo ai piani più alti delle abitazioni e rilevata dai sismografi installati ad una distanza massima di circa 100 chilometri.
5°grado: sensibilissimaScossa che riesce a far oscillare i lampadari e far cadere qualche soprammobile. Viene rilevata dai sismografi in un raggio di 200 chilometri dall’epicentro.
6° grado: forteScossa che provoca crepe nelle case e riesce a far suonare le campane. Rilevata dai sismografi distanti fino a 600 chilometri dall’epicentro.
7° grado: fortissimaScossa che può far crollare qualche casa e provocare vittime.

I sismografi la rilevano anche a distanza di 1000 chilometri e più.
8° grado: rovinosaScossa che provoca crepe sul terreno, il crollo di diverse case, di campanili e che può far franare grossi massi dalle montagne.
9°grado: disastrosaScossa che fa crollare il 60% degli edifici. Nei laghi e nei mari l’acqua si intorbidisce e si formano onde che si infrangono con forza sulla riva.
10°grado: disastrosissimaScossa che provoca la distruzione totale degli edifici. Le rotaie dei treni si deformano, i ponti e le dighe possono crollare. Nel terreno si aprono larghe crepe.
11° grado: catastrofe Sisma catastrofico dove anche le montagne franano e si aprono  piccoli crateri nel terreno
12° grado:   grande catastrofeScossa che distrugge tutto quanto esiste in superficie in un raggio di

20-30 chilometri dall’epicentro.
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