Cna Balneari ha sostenuto con fermezza la necessità di prevedere una proroga rispetto alla scadenza della vigenza delle attuali concessioni demaniali, marittime, fluviali e lacuali, ad uso turistico e ricreativo. Una proroga, che superasse la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza, per definire, a livello nazionale, attraverso la mappatura, il grado di disponibilità della risorsa cosiddetta spiaggia da rilevare in tutti gli ambiti del demanio avente finalità turistica ricreativa, garantire la continuità per le attuali imprese concessionarie e, al contempo, programmare nuove iniziative imprenditoriali, sospendere le procedure di evidenza pubblica, istituire un tavolo tecnico con compiti consultivi e di indirizzo in materia di concessioni demaniali che definisca i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile.
Si tratta di misure e azioni già approvate nella recente legge Milleproroghe, necessarie per avviare un confronto con le istituzioni europee al fine di trovare una soluzione definitiva all’annosa questione balneare italiana, verificare l’inapplicabilità, per le attuali concessioni demaniali, dell’art. 12 della direttiva europea sui servizi (Bolkestein) assodabile dalla disponibilità del bene per nuove iniziative imprenditoriali, definire i contenuti per una riforma complessiva del demanio, riconoscere la tutela del legittimo affidamento e la continuità imprenditoriale per le attuali imprese operanti, a maggior ragione per quelle vigenti nel periodo antecedente al recepimento, nel nostro ordinamento, della direttiva europea sui servizi (Bolkestein).
“Continuiamo a sostenere la nostra posizione – ha affermato Alessandro Dimartino funzionario territoriale di Cna Balneari Ragusa, nella conferenza stampa tenutasi questa mattina – consapevoli del valore di un comparto che si accinge a vivere una stagione balneare ai limiti della sostenibilità aziendale. Le imprese continuano ad effettuare investimenti senza avere un briciolo di prospettiva pur consapevoli del fatto che la risorsa non è scarsa e vi è spazio per ulteriori iniziative imprenditoriali”.
“Il nostro comparto – ha proseguito il presidente territoriale di Cna Balneari Ragusa, Marco Daparo – opera in maniera laboriosa sul demanio e valorizza la costa offrendo servizi e sicurezza, anche dinanzi ai recenti accadimenti calamitosi che hanno danneggiato pesantemente il nostro litorale e distrutto le nostre strutture balneari: a tal proposito ci aspettiamo il sostegno economico dalle istituzioni tutte”. “La risorsa spiaggia non è scarsa” ha concluso il presidente Daparo, dichiarando che il litorale ibleo è molto ampio e poco sfruttato. Da qui l’invito a tutte le amministrazioni locali, come ha ribadito anche il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, presente alla conferenza stampa di questa mattina, a dotarsi dello strumento di pianificazione Pudm (Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime) che avvalorerebbe la tesi tenuta dall’organizzazione di categoria, poiché dal Pudm si evincerebbe la mappatura delle aree ancora abbondantemente disponibili e quelle già insediate.