Mancano meno di 80 giorni alle amministrative del 28 e 29 maggio. Nei comuni iblei chiamati al voto – Ragusa, Modica, Comiso e Acate – si inizia a chiudere il cerchio sui candidati a Sindaco e si stilano le liste dei candidati al Consiglio Comunale.
A Ragusa e ad Acate il quadro sembra chiuso, a Modica e a Comiso manca l’ufficialità di alcuni candidati.
Modalità di voto
Per le prossime amministrative i comuni iblei sono chiamati ad eleggere il Sindaco e i membri del Consiglio Comunale. Nel capoluogo, a Modica e a Comiso si voterà con il sistema proporzionale. Mentre ad Acate con il sistema maggioritario, in quanto comune inferiore a 15.000 abitanti.
Ad Acate i cittadini sono chiamati a scegliere 12 consiglieri, a Comiso 16 infine Modica e Ragusa 24.
L’eventuale ballottaggio sarà celebrato l’11 e il 12 giugno.
Nel Capoluogo partiti e movimenti in fermento
A Ragusa attualmente sono quattro i candidati alla poltrona di primo cittadino. L’uscente Peppe Cassì, il primo ad ufficializzare la sua candidatura, ha da poco presentato la coalizione che lo sosterrà verso il doppio mandato. L’intenzione del sindaco uscente è quella di correre per la seconda volta a Sindaco di Ragusa, libero dalle logiche dei partiti tradizionali. La sua coalizione è formata esclusivamente da liste civiche che condividono valori e principi. A sostegno di Cassì scendono: “Cassì Sindaco”, “Terra madre”, “Ragusa prossima”, “Partecipiamo” con Giovanni Iacono e Mario D’asta, e infine ci sarà l’appoggio di Cateno De Luca con una lista “De Luca per Ragusa Cassì Sindaco”.
Il centro destra, che aveva sostenuto nelle precedenti elezioni Cassì, è in fermento. Fratelli d’Italia, come scrive Pierpaolo Galota (qds) è già scesa in campo attraverso la convention di presentazione di Pasquale Spadola, attore e uomo di cultura classe 1945 quale futuro sindaco. Attualmente la candidatura di Fratelli d’Italia gode dell’appoggio della lista civica “Ragusa in Movimento”, ma ancora si dialoga con le altre forze politiche della destra, quali Forza Italia, Lega e altre liste civiche.
Il fronte progressista si è spaccato in due. Movimento 5 stelle e PD non correranno insieme. Il giovane avvocato, Riccardo Schininà, leader del movimento GenerAzione si propone come alternativa al bis di Cassì. Schininà con il claim “qui è ora!” si presenta con una coalizione composta da Partito Democratico, Patto per Ragusa, Territorio, Generazione, Demos e Ri-Pensare Ragusa. In questa coalizione rientra anche Ciccio Barone, ex-assessore della giunta Cassì. La stesura del programma sarà coordinata da Tonino Solarino, di Demos ed ex-sindaco del capoluogo ibleo.
Il Movimento 5 stelle ha deciso di correre nell’agone elettorale con Sergio Firrincieli, già consigliere comunale nella precedente amministrazione. Il Movimento sta lavorando per creare anche una coalizione a sostegno di Firrincieli, volgendo lo sguardo verso i movimenti e i partiti storici della Sinistra: Articolo Uno e Sinistra Italiana.
Modica: due conferme e tante ipotesi
Nella città della Contea ancora i conti non tornano. Gli aspiranti a diventare primo cittadino, ufficialmente confermati, sono tre e ancora due in standby, ma non è detta l’ultima parola.
Il primo a ufficializzare la sua candidatura è stato Nino Gerratana, già assessore a Palazzo San Domenico. Da tempo Gerratana è tornato a occuparsi dei temi caldi della città. Correrà da solo con una lista civica “Modica Libera”.
Il fronte progressista modicano riesce a fare squadra attorno al nome di Ivana Castello. Il candidato sindaco del PD, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e altre formazioni civiche. La Castello è stata scelta dopo un lungo dibattito e confronto tra le forze politiche. Ivana Castello fino a questa amministrazione è stata esponente di punta della minoranza consiliare, ha alle spalle molta esperienza politica a servizio della città.
Ignazio Abbate, oggi deputato regionale ma fino a qualche mese fa sindaco, dovrebbe scegliere come suo successore Maria Monisteri. La Monisteri, ex assessore alla cultura e allo sport, è un nome che gira da molto tempo, che negli ultimi giorni sembra diventare certezza. A sostegno della sua candidatura ci potrebbero essere tre liste, tra queste quella della Nuova DC di Cuffaro, partito di cui fa parte Abbate. La candidata vanta un’ampia esperienza nel panorama associazionistico e sportivo: presidente della Conad Scherma Modica e delegata Coni provinciale.
A Modica partiti importanti e ben rappresentati in città non si sono ancora espressi. Tra questi Fratelli D’Italia e Lega Nord, che nella precedente sindacatura sedevano tra l’opposizione all’amministrazione Abbate.
Tra i nodi da sciogliere la discesa in campo di uomini politici di lunga data come Giorgio Aprile, ex assessore comunale che potrebbe decidere di correre con il partito Azione di Carlo Calenda. Un altro nome che potrebbe correre alla poltrona di primo cittadino è quello di Giovanni Scucces, anche lui con un curriculum politico ampio: più volte consigliere e assessore. Candidato a sindaco già nel 2008 ma battuto dal candidato del centro sinistra Antonello Buscema.
Comiso: Schembari si ricandida, ma non mancano i competitor
Nel comune casmeneo sono già quattro i candidati a Sindaco in corso per la poltrona in Municipio in piazza Fonte Diana. In ordine di arrivo la prima a ufficializzare la sua candidatura è stata Maria Rita Schembari. L’attuale sindaco uscente mira al secondo mandato consecutivo, che rappresenta l’espressione del centrodestra.
Il secondo candidato è Salvo Liuzzo esponente di Italia Viva, che incassa anche il sostegno del Partito Democratico e di una lista civica “Spiga”. Obiettivo è la massima unità del fronte progressista per proporre un’alternativa valida all’attuale governo cittadino.
Il terzo è Antonino Di Stefano, 77enne, che si propone come un’alternativa tra destra e sinistra. Distefano, storico dirigente della Uil, scende in campo con l’appoggio del Partito Socialista
Lo scudo crociato, stavolta non quello di Cuffaro, nei giorni scorsi ha ufficializzato di scendere in campo a Comiso con una propria lista di candidati al consiglio comunale e un proprio candidato per la sfida del primo cittadino. Sarà il quarto candidato a Comiso, anche se ancora non è stato ufficializzato il nome del futuro sindaco.
A Comiso si prospetta una sfida a quattro, anche se tutto è possibile visto che il Movimento 5 Stelle o altri soggetti che hanno a cuore la città potrebbero avanzare una propria candidatura.
Acate: tra volti conosciuti e novità
Gli aspiranti alla poltrona di Sindaco nel comune ipparino sono già quattro: l’uscente Giovanni Di Natale desidera fare il bis e confermare quanto fatto nella prima sindacatura tra cui il risanamento dei conti del Comune. Di Natale scende in campo con una lista civica con l’obiettivo di ripartire da quanto si è stato fatto negli ultimi cinque anni. La tornata elettorale vedrà però come avversari anche due veterani Francesco Raffo e Giovanni Caruso, oltre a loro la new entry è Gianfranco Fidone, avvocato 40enne.
Giovanni Caruso, medico in pensione, è un democristiano di lungo corso, ha ricoperto la carica di primo cittadino già tre volte e a distanza di 10 anni intende scommettere per la quarta sindacatura della sua vita.
Francesco Raffo, anche lui politico navigato ad Acate, si ricandida alla guida del comune dopo aver fatto un passo indietro 5 anni fa dopo una sindacatura travagliata.
La novità è senza dubbio Gianfranco Fidone, il più giovane tra i quattro candidati. Tra i quattro è anche il più attivo sui social. Il progetto è ben chiaro e definito: “Acate punto e a capo”. Obiettivo di Fidone è riportare il Comune al centro della politica provinciale e regionale e di tutti i tavoli istituzionali. Il progetto amministrativo di Fidone gode dell’appoggio di diverse associazioni locali, ma anche di Ignazio Abbate, esponente della DC e del Gruppo Popolari e Autonomisti – Noi con la Sicilia.
1 commento su “Amministrative. Interessati quattro Comuni iblei”
Si ma la crisi pandemica e quella in Ucrania , permetteranno aiuti ai comuni dallo stato e dalle regioni? Diversamente come faranno i comuni con superorganici o con carenze , con le competenze non clientelari sempre a suo posto? Beh, la risposta è ovvia…