“Quella di una creazione di un Centro Commerciale all’aperto in via Roma appare come una iniziativa disperata dell’amministrazione per aggrapparsi a quelle dei commercianti, invece di fornire loro soluzioni.”
È la considerazione dell’Esecutivo di segretaria di Territorio Ragusa alla notizia dell’ennesima trovata dell’assessore allo sviluppo economico per venire a capo di una delle problematiche della città irrisolta ma considerata prioritaria nel programma elettorale del 2018.
Rileva ancora Territorio Ragusa:
“Se il progetto dei commercianti di consociarsi in un unico soggetto giuridico per una organizzazione propositiva, ricca di idee e desiderosa di fare squadra, può ritenersi degno di considerazione, non è certo questa la strada che può essere intrapresa dall’amministrazione, e segnatamente dall’assessorato allo sviluppo economico, dopo il totale fallimento delle politiche per la rinascita del centro storico.
Dopo 5 anni del nulla, prima delle elezioni, si presenta questa iniziativa, dai contorni ancora indefiniti, e la si pone come soluzione a tutti i problemi”.
E si aggiunge ancora: “Si parla di una non meglio identificata ‘strategia di rigenerazione del Centro, che punta a renderlo innanzitutto attrattivo, dando ai ragusani diversi motivi di interesse per viverlo e frequentarlo. Si resta basiti nel leggere il comunicato quando si parla di 22 poli strategici riattivati o in corso di riattivazione, ne vengono citati solo 9, fra cui alcuni destinatari di enormi ritardi nella definizione dei lavori di riqualificazione: dal teatro della Concordia al City, dai locali della ex biblioteca, ancora in attesa di accogliere gli uffici anagrafe, alla tanto sospirata vallata Santa Domenica.
Né il progetto “Sto a Ragusa”, di incentivazione a nuove attività commerciali in centro, né lo studio di dettaglio per riqualificare 3.000 immobili vecchi, non ancora decollato, né alcune agevolazioni tributarie per i nuovi residenti in centro storico, sembrano aver raggiunto gli obiettivi minimi.”
“La strategia punta ad un’inversione di tendenza strutturale – concludono da Territorio – ma non ci sono segnali in tal senso, per cui sono da ritenersi pretestuosi gli ultimi tentativi, in periodo di campagna elettorale, di rimediare al fiasco di 5 anni”.
- 6 Novembre 2024 -