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Costruiamo la “Modica dei Modicani” prima di quella dei turisti

Tempo di lettura: 2 minuti

Abbiamo più volte detto e scritto che è il Municipio (il quartiere nelle grandi città) il livello da massimizzare in tutti i suoi aspetti, perché è in tale livello che l’uomo ha il più forte senso di appartenenza, è in tale livello che sente forte la presenza dei suoi avi, è in tale luogo che gustando le bellezze naturali e quelle create dai suoi antenati avverte il piacere della propria civiltà e delle proprie Tradizioni.

Non esiste buon governo, quindi, che nel livello nazionale e, principalmente in quello locale, possa definirsi tale se non attua quella politica che consenta al cittadino di vivere pienamente il suo territorio, i suoi beni culturali, compresi quelli immateriali molto spesso ignorati, trascurati e mai potenziati.

Questa breve premessa, pensiamo sia sufficiente per comprendere, entrando nel tema specifico del Turismo a Modica, che nel realizzare tale contesto non occorre tener conto del turista ospite se non nei limiti della sua buona accoglienza.

Non esistono nell’immediato provvedimenti ed opere da realizzare a Modica che non debbano prima soddisfare le esigenze dei modicani. Non sembra si possa sostenere che il modicano non abbia il diritto, giusto per fare alcuni dei tanti esempi, con mezzo pubblico di raggiungere Comiso per partire da quell’aeroporto, avere un traffico ordinato, parcheggi sufficienti e verde e pulizia pubblica a sufficienza ed un sistema di trasporti pubblici efficiente, ancor prima del turista.

Persino sull’attività culturale il cittadino modicano ha il diritto di muoversi in un ambito in cui possa partecipare al più alto numero di eventi culturali possibile, anziché vivere in presenza di un intensissimo ma caotico e disorganizzato succedersi di eventi; ancor più ha il diritto di poter condividere i contenuti dei singoli eventi, visto che la tecnologia lo consente con poche spese, specie di quelli che, sponsorizzati dal Comune, con le sue tasse contribuisce a realizzare.

Non esistono, almeno in questo momento storico, servizi da realizzare di proposito per il turista, matureranno da soli man mano che la città, diventando più accogliente, vedrà aumentare i flussi.

Diverso, completamente diverso è il concetto e l’attività della industria del turismo che dobbiamo sperare si metta in moto solo dopo che già esiste la “Modica dei modicani”, bella ed accogliente.

Deve essere la “Modica dei modicani” ad condizionare con la propria cultura e Tradizione la costruzione di una “Modica dei turisti” nella quale il turista deve assaporare tale cultura.

Sarebbe un errore, come purtroppo sta avvenendo, che in assenza di una “Modica dei modicani” si progetti una “Modica dei turisti” buona pe far soldi e dare un’immagine di Modica artefatta, di plastica, spesso con storia raffazzonata, esagerata, autoincensante

I flussi turistici devono nascere, fino a quando è in costruzione la “Modica dei modicani”, per attrazione. Un processo di questo tipo non avrebbe provocato la istituzione, sempre per fare un esempio, dei trenini se Modica si fosse dotata, per i suoi modicani, di servizi urbani efficienti e rapidi ed avesse avviato progetti di forte pedonalizzazione della città. Il risultato è che per lucrare con i trenini si privano i modicani (ma anche i turisti) di un sistema di trasporti urbani efficiente, (annoia parlare del parcheggio di viale Medaglie d’oro e del sistema ad esso connesso per “liberare il centro storico!) gratificando i turisti, senza alternative, del piacere di immergersi con i trenini in folate di intenso traffico, su itinerari rigidi e spesso con tratti, nei percorsi, non certamente gratificanti.

Interessante, in questo contesto diviene riflettere anche sulla programmazione, progettazione di eventi, fatti ed opere in qualche modo riconducibile ad obiettivi di “Promozione turistica”, siano essi riferibili all’attività di governo del Municipio o di enti ad esso collegati o da esso sostenuti ma anche di semplici associazione che prevedono l’obiettivo della “Promozione turistica” nei loro statuti.

 

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26 commenti su “Costruiamo la “Modica dei Modicani” prima di quella dei turisti”

  1. Sig, Modica, sulla costruzione della Modica bene…..mi scusi della Modica dei modicani a costruire ci stiamo pensando eccome. Per i turisti si costruiscono alberghi e tanto altro, quindi almeno questo capitolo è risolto! Passiamo ad altro…….

  2. Carmelo ho riletto e apprezzato il tuo scritto ma mi riesce difficile comprendere quel tuo sperare che la “Modica Turistica”, si avvìi solo dopo aver realizzato “la Modica dei Modicani”,bella ed accogliente. Come fai ad individuare la “ Modica dei Modicani “ sarà realizzata, ma principalmente come pensi che questi scarsissimi politicanti locali, cosi come hanno da sempre dimostrato, potranno mai costruire questa “Modica dei Modicani “, non sono riusciti a far nulla per eliminare quel caos sugli eventi culturali che hai accennato, pensa se possono impegnarsi in progetti di questo genere

  3. Un Comune senza Piano Regolatore ne Piano del Traffico non va da nessuna parte.
    Ciò È stato voluto per permettere una “amministrazione controllata” del ( e sul ) territorio.
    Cosi l’UTC ha pieni poteri di fare e strafare.

  4. Concetta, il tuo rilievo è fondato perché rileggendo il mio scritto non si evince a sufficienza che la “Modica dei modicani” non è la fine di un progetto ma è un processo in costante e perenne realizzazione (non potrebbe essere diversamente) ed è come processo culturale che deve PRECEDERE costantemente la costruzione della “Modica dei turisti”. In altri termini dobbiamo impedire che avvenga il processo contrario in cui Modica, per esigenze di mercato, venda la sua storia ed i suoi valori con le tecniche utilizzate per vendere l’invendibile, perché Modica non ha bisogno di propaganda farlocca per porsi per quella che è, né vuole essere quella che oggettivamente non è, né può essere.
    In ordine al tuo riferimento sul caotico susseguirsi degli eventi culturali, non mi sembra che alla colpa primaria del Comune tu possa affiancare una autoassoluzione delle varie associazioni culturali locali: credo siano maturati i tempi che al “piove governo ladro” qualcuno pensi pure di aprire i proprio ombrello.

  5. Perplesso,
    non mi sembra che chi abita il luogo possa mai venire dopo altri. Ovviamente nell’organizzare la propria vita in maniera adeguata ai suoi bisogni avrà cura, come avviene anche nella sfera privata, di approntare una “stanza per gli ospiti”.

  6. Un modo come un altro per scendere in campo !
    Sicuramente al fianco dei mezzadri di Gnaziu.
    Assessorato alla Polizia?

  7. A “Voto di scambio” voglio dire che conosco la sua “calligrafia” e sono convinto che della “banda dei quattro” sia divenuto un cane sciolto; ho motivo di ritenerlo perché è dal maggio 2021 che non è stato più utilizzato per firmare articoli “maliziosi”.
    Voglio dire a costui, che conosco benissimo, che considero il suo un augurio potendo esprimere la presunzione che sarei certamente in grado di assumere l’incarico di Assessore alla polizia urbana, non so lui… forse quello “della malizia, del complottismo e dell’insulto gratuito”.
    Se come i popoli nativi americani, che sceglievano il proprio nome in una notte di luna piena e spesso lo trovavano nella forma di qualche nuvola, per esempio “Cavallo pazzo”, tu avendo scelto per te “voto di scambio” capisci che rischi molto a livello di immagine nel solco di chi ritiene che il proprio nome è in stretta relazione con la propria indole ed il proprio carattere.
    Ammetterai anche, caro “Voto di scambio”, che questa da te supposta mia scesa in campo non è andata molto male se ha ottenuto in 24 ore un totale di 2180 visualizzazioni su radiortm e 130 “mi piace” nella mia bacheca ed in quella di radiortm new…. Quasi quasi ci faccio un pensierino

  8. Retaggi dal passato?

    Ma dai!
    Cerca di intimidire chi la pensa diversamente da lei, ed esprime una opinione personale?
    Sta rivivendo le cariche di polizia, o la sua iscrizione nell’associazione? ( allora coperta )
    Da come risponde, ai commenti, traspare una tronfia arroganza mai sopita.
    Spero, per lei, che ciò sia dovuto ad un qualche effetto farmacologico collaterale.
    Si goda la pensione, e metta da parte il livore, potrebbe esserle nefasto.
    La facevo più saggio e moderato.

  9. Sig. Modica,
    I suoi articoli di solito li leggo tutti (perchè interessanti), come i suoi commenti alle risposte di alcuni commentatori. Posso condividere, non condividere, poco importa, importa invece l’attenzione di avere precisato i cosiddetti “mi piace”, come se fossero reali e non virtuali. Mi permetto di dirle questo perchè in base ai suoi scritti e quello che lascia pensare, Lei è una persona colta e che dice le cose che pensa e non per avere quanti più like possibili. Se prima di scrivere, dobbiamo pensare all’opinione di qualcuno, allora non dovremmo parlare neanche di cultura, e cavallo pazzo diventa gruppo selvaggio.
    Questo lo dico perchè raramente clicco il ditino,
    Cordialmente.

  10. Gaetano Criscenti

    Gentile Modica, già dal titolo la questione mi è sembrata posta in maniera pretestuosa. Poi, leggendo l’articolo ho capito che in realtà era dannosa. Perché pone l’accento su un’inesistente contrapposizione tra turisti e cittadini – tra l’altro in assenza di amministrazione non mi pare all’ordine del giorno- trascurando invece il clamoroso esempio di come la città, dappertutto, sia stata costruita proprio avendo come
    unico riferimento gli interessi dei cittadini! Vicoli, le tanto care ed ubiquitarie “vanelle “, strettissimi e senza sbocco, strade senza marciapiedi, costruzioni in posti che regolarmente vengono invasi dalle acque, attività e palazzi nati nel greto dei torrenti o in bilico sugli strapiombi, interi rioni con una sola e stretta stradina di collegamento alla rete stradale, in pendenza notevole ed in costante pericolo di erosione, etc etc. cosa sono se non l’esempio di come i modicani hanno inteso e voluto la loro città? A chi e perché sono giovatevi interi nuovi quartieri senza piazze, senza alberi, senza giardini? La Modica dei modicani è questa roba qua. Il suo articolo, non me ne voglia, sarebbe stato più ficcante se avesse posto una domanda: modicani, cittadini, è ora di ripensare la
    Nostra città, abbandonando l’egoismo miope di cui storicamente siamo stati affetti, per abbracciare un altro pensiero. Capisco che è impegnativo, capisco che si tratta di rinunciare all’IO esclusivo per accompagnarlo con un NOI, ma se vogliamo vedere fiorire questa città, altra strada non c’è. P.s. i “trenini” turistici sono presenti nelle città al mondo meglio servite dai mezzi pubblici, vedi Parigi, Londra, Barcellona, etc etc.

  11. Non c’verso, abbiamo prova che il contagio è avvenuto!
    Il Modica è stato contaminato dall’ex sindaco e dalla propaganda elettorale di questi.
    Quindi è sceso in campo, e stizzito dall’essere stato sgamato tempestivamente. contrattacca verbalmente ( per il momento ).
    Ed avremo modo di constatare, che non regge le critiche e le opinioni diverse dalle sue ( tale e quale al re Gnaziu / o “con lui o contro di lui” ).
    Palese l’autoincensarsi, sui like e sui consensi dei social( lo riporta lui ) che fanno emergere la sua reale personalità ( ! ? ).

  12. Signore Gaetano Criscenti, “l’esempio di come i modicani hanno inteso e voluto la loro città?”, ma i modicani non si assumeranno mai la responsabilità di ciò che lei ha scritto, daranno la responsabilità sempre ad altri, se la prenderanno con tutti ma mai si assumeranno responsabilità.
    E’ questo egoismo che, pantografato, estrapolato, possiamo trovare in tutto il sud.
    Ma è proprio questo egoismo di intenti che ha determinato la mentalità del SUD, un SUD che non riesce a svilupparsi, un SUD che vive nell’illusione di essere il centro del Mondo ma che non riesce a distaccarsi dall’assistenzialismo di un debole Stato, un SUD di gente orgogliosa che diventa “tronfia” e che poi abbaia rabbiosamente contro lo Stato accusandolo di non fare nulla per esso, un SUD che trova il proprio modo di essere nel non rispetto di regole, anche se quelle regole sono finalizzate al proprio interesse.
    Purtroppo, non esistono scorciatoie in questo, serviranno tantissimi anni affinchè si raggiunga un barlume di consapevolezza.

  13. Rancore e rabbia represse, offuscano e confondono i sensi di un individuo abituato ad essere sempre nel “giusto”.,ed abituato a dar ordini.
    Addita questo, poi quello ed infine toglie i freni inibitori e si scaglia contro chi lo contrasta.
    Chi presenta od esprime pubblicamente le proprie opinioni, o candidature, DEVE portare pazienza e tolleranza alle opinioni altrui.
    Altrimenti fare ricorso al silenzio od al basso profilo personale e mediatico.

  14. “Costruiamo Modica dei modicani” , lascerei solo questo , da dibattere e definire poi in precisi interventi programmatici , abbattendo gli scatoloni e ripristinando fedelmente la chiesa di san Pasquale e quella di sant’ Agostino , come fu fatto per il teatro la fenice a Venezia. La Modica turistica si dovrebbe rischiare di costruirla solo costruendo la prima e con percorsi turistici guidati , insistendo sui beni artistici, archeologici e monumentali . Inondare di bar e caffetterie e di sedie i marciapiedi del centro storico o ampliarli da ostacolare il traffico già caotico credo potrebbe essere molto intelligente e producente per la Modica turistica , ma ritornerebbe utile solo ad alcuni .

  15. Se questo è homo

    Il dott Modica predica bene e razzola male. Si accontenti della nomina del figlio e potrebbe chiuderla qua.

  16. Ringrazio Ignazio Giunta, Pippo, Concetta e Tonino Spinello per gli apprezzamenti ed i loro contributi alla discussione anche se a quest’ultimo, sui like, voglio precisare che, come giustamente ha egli stesso osservato, io non ho mai scritto in funzione dei like, credo di essere sempre stato un battitore libero, basti ricordare che in Consiglio comunale, per nove anni sono stato li a rappresentare “l’altra” opposizione solo su 40 consiglieri, quindi, il mio agire isolato è stata sempre al mia condizione. Stessa cosa è avvenuta nella mia ventennale collaborazione a Dialogo.
    Se questa volta ho fatto riferimento ai like è stato solo per fare una contro-battuta a “Voto di scambio” che ritiene che questo mio articolo segna la mia discesa in campo per divenire assessore alla polizia.
    A Gaetano Criscenti, quando scrive che

    “La Modica dei modicani è questa roba qua. Il suo articolo, non me ne voglia, sarebbe stato più ficcante se avesse posto una domanda: modicani, cittadini, è ora di ripensare la Nostra città,”

    Dico che è la stessa cosa che ho scritto io, forse malamente, infatti, non può avere altro senso il dire che il primo problema è quello di costruire la “Modica dei modicani” proprio perché allo stato attuale è molto lontana da quella che potrebbe essere, l’unica cosa è che io aggiungo che tale Modica deve essere la base per attrarre il turismo. In questo scenario Gaetano Criscenti ha ragione quando dice che Parigi, Barcellona, etc i trenini sono presenti, e chi potrebbe dire di no, la differenza è che il problema dei trenini dovrebbe essere l’aggiunta ad un efficiente sistema di trasporto pubblico urbano, che a Modica non esiste e a Barcellona si; cito Barcellona non a sproposito perché l’ho verificato personalmente ed io temo che istituire prima i trenini significhi abbandonare l’idea di un trasporto urbano efficiente, vedi parcheggio di Viale Medaglie d’oro e sistema ad esso collegato..
    Per Pippo che fa delle giuste osservazioni dico che non bisogna essere pessimisti ed è con questo atteggiamento che noi possiamo fare qualcosa solo discutendone come stiamo facendo, perché i politici ne possano trarre stimoli per cambiare rotta. Non credo che si possa fare altro.
    A “voto di scambio”, in tutti i suoi nomignoli cui ricorre per sembrare da uno centomila, suggerisco di non applicare agli altri il proprio modo di essere, se poi vuole farsi valutare le opinioni espresse sul contenuto dei problemi si faccia avanti con proposte e critiche sul CONTENUTO; vuole continuare a parlare di assessorati e figli continui pure, saranno gli altri che valuteranno e sapranno distinguere il fango dal resto. Se poi vuole essere credibile virgoletti le parole ed i periodi in cui è presente “rancore”, “l’autoincensarsi”, “non regge le critiche e le opinioni diverse dalle sue”. Comunque continui servirà a tutti i suoi lettori per gustare, ciascuno il piacere di essere.

  17. Da quanto comprendo il Modica, è uno che salta da un gradino all’altro, per puro esibizionismo.
    Esprime complimenti e ringraziamenti per chi sta con lui, e si scaglia chi parla del suo passato piuttosto movimentato.
    Vorremmo sapere in quale associazione ” segreta” si era inscritto, chi sono i “quattro” e perché c’è l’hanno con lui.
    Perché è rincorso da un “cane sciolto”, e “razzola male”, sarà per via della fuoriuscita da Dialogo?
    Cosa avra combinata di grave?
    O è per via della sistemazione del figlio?
    Dove è come è stato sistemato il figlio?
    Se si candiderà alle comunali, e giusto che veniamo a conoscenza dei suoi scheletri celati.

  18. NOME MUTEVOLE, La lascio alle sue fissazioni se Le è di conforto. Questo sarà l’ultimo rigo che Le dedico

  19. Puntuale arriva la conferma del modus operandi del Modica.
    Stesso metodo utilizzato da Gnaziu, accarezzare i “mezzadri” e bastonare i ribelli.
    Cosi farà il prossimo sindaco, già nominato?

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