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Diprosilac: Finanziato il progetto per la filiera del latte siciliano

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Tempo di bilanci per il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario che ha già sottoscritto la convenzione per l’utilizzo del contributo di cui al bando “Cluster Sicilia” e del quale il Diprosilac è destinatario. Un contributo di €.1.028.250,00 concesso con decreto n.787/1.S e corrispondente al 90% della spesa complessiva prevista per la realizzazione del progetto approvato e presentato dalla società cooperativa del Distretto per la filiera lattiero casearia siciliana. L’iniziativa fa espresso riferimento al “patto di sviluppo distrettuale”e mira alla valorizzazione, alla promozione e alla commercializzazione, su scala nazionale ed internazionale, dei formaggi con marchio dop e dei latticini e, soprattutto, dei formaggi ottenuti esclusivamente dalla lavorazione del latte (vaccino ed ovicaprino) siciliano certificato col marchio QS, qualità sicura garantita dalla Regione Sicilia. Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma logistica dove i formaggi dovranno essere porzionati, confezionati ed etichettati come “formaggi di Sicilia” per essere avviati con uno specifico logo, e con un packaging dedicato, sui mercati e per essere forniti ai grossisti ed alla grande distribuzione oltre che alla catena HoReCa con l’emblema della nostra regione. Il progetto prevede altresì la creazione di un centro multifunzionale al servizio della zootecnia siciliana per il censimento delle produzioni e per la loro programmazione, per seguire tutti i mercati, per puntare alla vendita via web, per orientare le scelte imprenditoriali per la creazioni di nuove occasioni di sviluppo della filiera e per salvaguardare il reddito dei produttori attraverso la valorizzazione del latte munto in Sicilia ed in possesso dei requisiti richiesti per la sua certificazione di qualità garantita dalla regione attraverso i consorzi di tutela (già costituiti) e gli organismi di controllo riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura ed accreditati presso la Regione. Si tratta di un progetto sul quale il Diprosilac, grazie al concreto sostegno del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale) di Ragusa quale ente capofila, ed alla piena disponibilità del Commissario Straordinario, Salvatore Piazza, ha profuso il massimo impegno e ben individuato le strategie operative risultate, alla fine, vincenti.
“Dopo anni finalmente la Regione ha rivolto ai distretti produttivi siciliani la necessaria attenzione – ha dichiarato Enzo Cavallo – presidente del Diprosilac – e noi abbiamo già centrato alcuni degli scopi che i sottoscrittori hanno a suo tempo indicato nel patto di sviluppo. Entro gennaio l’assemblea del Distretto sarà chiamata ad assestare la governance, da affidare nella sua interezza ad imprenditori della filiera, e ad approvare il progetto esecutivo per poter richiedere l’anticipazione prevista dall’avviso del “Cluster in Sicilia” e per poter avviare la sua realizzazione. Il tutto senza dimenticare che quello che si sta chiudendo è un anno che faceva ben sperare per la graduale ripresa economica dopo le limitazioni imposte dal covid, ma che, viceversa, ha fatto e sta facendo registrare momenti particolarmente difficili per gli imprenditori in generale e per gli allevatori in particolare. Se il prezzo del latte alla stalla ha raggiunto livelli inimmaginabili fino allo scorso mese di febbraio, le preoccupazioni per i produttori sono rimaste immutate perché l’aumento del prezzo del latte non sempre è stato sufficiente per compensare l’impennata dei costi di produzione. Da ricordare – ha concluso Cavallo – che il Distretto durante l’anno ha fatto tutto quello che ha potuto e dopo l’approvazione della misura per il benessere animali ha contribuito in maniera determinante alla emanazione di un provvedimento straordinario per il sostegno degli allevatori duramente colpiti dalla crisi determinata dagli incontenibili aumenti dei fattori produttivi. Misure queste che, nonostante l’emergenza ed i buoni propositi, oltre ad essere in parte modificati in corso d’opera e senza alcuna consultazione, non hanno fatto registrare ancora i risultati voluti ed è per questo che il Distretto ha chiesto un confronto col dipartimento regionale dell’agricoltura per sollecitare la liquidazione degli aiuti agli allevatori interessati”.

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