Sentenza del Tribunale Civile di Ragusa: risarcimento ai 13 familiari dell’incidente stradale avvenuto il 15 gennaio 2015, intorno alle 6,30, a Punta Braccetto, a Santa Croce Camerina, quando un’auto investì due braccianti agricoli che si stavano dirigendo al lavoro in bicicletta. Meftah Moussa morì all’istante, mentre il fratello Sabeur rimase ferito in modo lieve. Fin dall’inizio emerse la difficoltà di risalire all’identità dell’automobilista che scappò via, lasciando i due fratelli investiti sul ciglio della strada. Anche se il colpevole rimase senza volto, a distanza di sette anni, la famiglia Moussa, assistita da Giesse risarcimento danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime di incidenti stradali mortali, è riuscita a ottenere un risarcimento pari a oltre un milione e mezzo di euro.
I genitori, gli otto fratelli, la moglie e le tre figlie minorenni saranno risarciti dal Fondo di garanzia per le vittime della strada. «Spesso ci si dimentica o addirittura si ignora – spiega Ivan Greco, responsabile della sede di Giesse risarcimento danni a Catania – che il cittadino ha diritto a un risarcimento anche nel caso di incidenti stradali causati da veicoli non identificati, non assicurati o assicurati con compagnia assicurativa fallita oppure rubati. E’ quanto accaduto a Santa Croce Camerina. Nessuno è mai riuscito a identificare il veicolo che ha investito e ucciso Meftah Moussa».
Il 15 gennaio 2015 una Fiat Panda bianca non si accorse di due fratelli che, in sella alle loro biciclette, procedevano nella stessa sua direzione di marcia. Meftah Moussa, travolto dal pirata della strada, fu sbalzato dalla bici e colpì con la testa un paletto di cemento a lato della carreggiata. Per lui non ci fu nulla da fare, mentre il fratello sopravvisse.