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A Ragusa, convegno sul giornalista ucciso Giovanni Spampinato

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 50° anniversario della uccisione del giornalista Giovanni Spampinato si terrà un convegno per ricordare il giornalista assassinato. I lavori si svolgeranno venerdì 28 ottobre, alle 18, nell’auditorium “G. B. Cartia” – Camera di Commercio a Ragusa.

«Sarà un momento di importante testimonianza per ricordare la memoria di Giovanni Spampinato e un sostegno all’affermazione della dovuta verità» – ha voluto sottolineare il presidente dell’ANPI Gianni Battaglia. Infatti, il convegno è stato promosso e patrocinio dall’ANPI insieme al Comune di Ragusa.

Il nome e la foto di Giovanni Spampinato hanno un posto d’onore nel Journalist Memorial Newseum di Washington, e il 3 maggio di ogni anno, in occasione della giornata in memoria dei giornalisti uccisi, il suo nome viene ricordato in tutte le piazze italiane.

Nel 2021 l’Amministrazione comunale di Ragusa ha apposto una lapide in sua memoria proprio nel luogo dove cadde assassinato   – 27 ottobre 1972 -.     

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© Riproduzione riservata

3 commenti su “A Ragusa, convegno sul giornalista ucciso Giovanni Spampinato”

  1. Ho avuto modo ieri sera di seguire il servizio su Piazza Pulita, han tralasciato di chi era figlio l’omicida.
    Da decenni il problema del Ragusano è la cattiva amministrazione della Giustizia.
    Anche per la presenza sul territorio di associazioni che inquinano a convenienza.

  2. Unica soluzione radicale consiste nello scorporare in toto il palazzo di giustizia e il palazzo del governo.
    Le radici delle associazioni, più o meno coperte, infiltrate sono così robuste e profonde da inficiare tutto.
    Il fu Prefetto Prestipino Giarritta aveva compreso l’intero “meccanismo”, che in parte “riverso” nel suo libro ( l’upupa dalla cresta rossa).
    Unico Prefetto sollevato dall’incarico,dal Ministeroo.
    Del suo libro si son perse le tracce, così come del film che ne è scaturito.

  3. Il modo di agire del Pennavaria nel 1925, è così ancora ben diffuso nel sociale , da essere diventato un caratteristico atteggiamento dei cittadino ragusano.
    E poi a Ragusa la mafia non esiste!
    Voi come definireste tali modi di fare?

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