
L’Amministrazione Comunale di Penne (Pescara) ha conferito la Cittadinanza Onoraria al Prof. Angelo Scivoletto, nato a Modica il 24 luglio 1925, morto a Parma il 21 giugno 2016, le cui spoglie riposano nel Cimitero di Penne, ove risiede tuttora la vedova, Signora Amalia Cavicchia. L’iniziativa di tale evento è stata sollecitata dalla Universita’ della LiberEta’ “Nicola Perrotti”, che aveva inaugurato l’Anno Accademico 2021-2022, con un Convegno dedicato a Scivoletto, collegato in streaming con l’ex assessore alla Cultura del Comune di Modica Maria Monisteri, in vista di un auspicato gemellaggio tra i due Comuni interessati. Anche l’Universita’ di Parma, dove Scivoletto ha insegnato, ha dedicato al Professore l’Aula Magna. A Modica tutti questi eventi sono seguiti con vivo compiacimento dal “Comitato Cittadino pro Angelo Scivoletto”, animato all’Avv.Raffaele Pluchino, che ha curato nel 2017 il libro *”Angelo Scivoletto – Un Segno sempre vivo”,* in ristampa.
”Ci preme ringraziare l’amministrazione comunale di Penne per l’attenzione e per il giusto riconoscimento al Prof. Scivoletto – dice Pluchino – uomo di grande cultura, intellettuale e sociologo, linea diretta di un prossimo rapporto tra la sua città natale è quella adottiva”.
5 commenti su “Penne. Cittadinanza onoraria al prof. Angelo Scivoletto”
Il Professore Angelo SCIVOLETTO è stato un pioniere e fondatore della facoltà di Sociologia dell’Università a Parma. Che riposi a Penne è un po’ come destabilizzarLo dai luoghi della Sua vita : Modica e Parma. Onore sarebbe ricordarne la moglie da cui era vedovo, signora Daria, professoressa di Liceo in quel di Parma e i figli, illustri Paolo e Chiara. La cittadinanza onoraria dopo alcuni anni dalla morte è un riconoscimento annacquato, compensativo ma non tanto all’altezza di quanto era il Professore Angelo SCIVOLETTO, nobile intellettuale e anche politico leale.
Sono pienamente d’accordo con quanto scritto da Rosalba. Ha fatto tanta tristezza a chi come me ha conosciuto Angelo Scivoletto perché amico devoto e carissimo dei miei genitori, sapere che riposa nel cimitero di Penne, paese sconosciuto e neanche di adozione, lontano da Parma, città che lo ebbe tra i suoi cittadini e università che lo ebbe tra i suoi docenti. I figli di Angelo sono miei carissimi amici e, nonostante le contraddizioni di questi ultimi anni, hanno dignitosamente accettato quanto imposto in maniera dispotica su quanto riguardava il ricordo, le commemorazioni. Prima di elogiare qualcuno, sarebbe bene andare a fondo alle questioni, mantenendo una sana distanza e una corretta obiettività. Angelo Scivoletto non c’è più e solo per questo ci si muove senza senza il rispetto dovuto sicuramente a lui ma soprattutto ai figli, Paolo e Chiara, e alla vedova signora Daria, amica carissima di mia madre come Angelo lo fu di mio padre.
Signora Giovanna, al di là dei legami affettivi e familiari quasi prossimi, fa molta tristezza e rabbia sapere che con la morte abbia subito un trasferimento che mai avrebbe accettato. Quando non ci sarà più questa moglie il Professore Scivoletto sarà solo e dimenticato. È stato un gesto egoistico, strapparlo ai suoi legami affettivi ed adottivi ed allontanarlo da Parma che Lo ha visto Illustre e realizzato, Onorando la Città. Ora esibire un gemellaggio per goderne fama riflessa fa molta ma molta tristezza…
speculazione e non riconoscimento. Penne sarà una cittadina ma con il Professore Scivoletto c’entra nulla. Vorrei che i figli prevalessero, facendolo rientrare in uno dei suoi luoghi naturali….. A Parma è la Sua famiglia…. a modica tutto il resto della famiglia originaria, genitori e fratello compresi, e tutte le persone e gli amici che Lo hanno conosciuto
Auspico che Paolo e Chiara facendosi anche interpreti del volere di tanti, riescano a riportare ANGELO SCIVOLETTO nel luogo della sua famiglia, dei suoi figli, vicino a Daria. Tutto ciò è dovuto naturalmente all’ Illustre Professore Scivoletto. Tutto il resto è egoistica speculazione e brama di notorietà.
Il comitato ” pro Angelo SCIVOLETTO” se vuole avere davvero compiacimento, riconosca il prof. Scivoletto in quel di Parma, Sua città adottiva e stabilisca con Parma, quel rapporto prossimo di linea diretta che vuole creare con modica. Forse il comitato ha informazioni approssimative e confuse, senza accuratezza e dimostra di non conoscerne la storia. Sarebbe bene più attenzione, quanto meno per non offendere la memoria e per rispetto assoluto dei FIGLI e della memoria della Moglie Daria.