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Il coraggio che manca…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

La questione del gas, del prezzo che fluttua, del rischio di un taglio totale delle forniture, come promette Putin se verrà approvato il tetto sul prezzo del gas russo, tiene i Paesi dell’Ue sospesi  tra il vorrei e il non posso. Ieri i ministri dell’Energia dei 27 non hanno deluso le aspettative di chi ravvisa nel comportamento dell’Unione la spiccata propensione alle mezze misure, al ritardo o alla retromarcia. Von der Leyen preme perché si  arrivi a un accordo sul tetto al prezzo del gas, ma l’unanimità è lontana. Sedici Paesi, tra cui l’Italia, hanno espresso parere favorevole sulla misura emergenziale che Draghi per primo aveva proposto, tre solo sul gas russo, tre in base a verifiche sostenibili con una apertura ragionevole, cinque hanno espresso contrarietà: Francia, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Ungheria. Con la coda tra le gambe, da cani che aspettano di essere bastonati, i paesi del velleitarismo e dei piccoli passi timorosi,  hanno incassato l’ennesima figuraccia che hanno tentato di nascondere dietro ulteriori restrizioni sul rilascio dei visti di ingresso nella Ue di cittadini russi. Cosa che lascia Putin nella totale indifferenza. In conclusione, a metà settembre un altro incontro dovrà stabilire il price cap su tutto il gas naturale liquefatto  proveniente non solo dalla Russia, ma anche da Qatar, Stati Uniti e Norvegia, per non fare sentire il carnefice troppo isolato. In Italia, i partiti con i loro poco commendevoli leader che per interessi del tutto contrari al bene del Paese hanno azzoppato il governo Draghi, chiedono ora che lo stesso governo, in carica per gli affari correnti, si occupi della questione energetica per aiutare famiglie e imprese in difficoltà. Una preoccupazione che non li aveva  sfiorati quando avevano brigato, in solitudine o in compagnia, per liberarsi dell’unico italiano che ha governato con senso di responsabilità ed efficienza il nostro paese e guidato con autorevolezza e determinazione l’Europa dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Ieri mi avete cacciato, oggi mi chiedete di darvi una mano, è quello che probabilmente Draghi pensa  sorridendo dell’insipienza e dell’arroganza di cialtroni per colpa dei quali nel febbraio del 2021 era stato chiamato a mettere in carreggiata un paese quasi fallito. A chi non ha memoria, ricordo infatti che la dipendenza italiana dal gas russo ha le sue radici nell’ideologismo  e nell’ambientalismo autolesionista dei  grillini con la complicità della Lega e l’inerzia del Pd. Bisogna risalire al 2014 per  fare un confronto tra la produzione nazionale di gas, fino allora pari a 7,3 miliardi di metri cubi, e la produzione attuale di 3,3 miliardi, 4 miliardi in meno, e chiedersi se non fosse stato possibile usufruire dei  92 miliardi di metri cubi di gas che si trovavano e si trovano sui fondali italiani. Non solo si è stupidamente rinunciato ad estrarre quello che ci appartiene, si è addirittura limitata la produzione senza considerare che il fabbisogno del nostro Paese è di circa 75 miliardi di metri cubi di gas annui. Ponendo che si fosse mantenuto il livello di estrazione del 2014, oggi non dovremmo bruciare carbone e olio combustibile e avremmo più gas per fare fronte alla crisi. Una verità che i responsabili  si guardano bene dal confessare agli italiani ignari, preferendo buttare la croce sull’Europa, in questo caso incolpevole.  Il 18 febbraio scorso, 6 giorni prima dell’invasione dell’Ucraina, in conferenza stampa Draghi comunicò la decisione di aumentare la produzione di gas italiano, riattivando le piattaforme esistenti. L’estrazione non è partita a causa dell’ostruzionismo di molti partiti, tra cui M5s e Pd.  Nel 2016, Matteo Renzi aveva tentato di abrogare, via referendum, il decreto che ampliava da 5 a 12 miglia dalla costa il divieto di ricerca e perforazioni in mare. Esplose la protesta dei No Triv e il referendum fu bocciato. L’agenda populista è sempre piena di appuntamenti: oggi la battaglia è contro i rigassificatori, i termovalorizzatori, il nucleare di ultima generazione, a cui Cingolani è favorevole. Cingolani, non uno qualunque. Ma in Italia va così: professionisti del qualunquismo e incompetenti  con arie da esperti sbagliano clamorosamente, fanno finta di niente, lasciano passare il tempo sufficiente perché il popolo dalla memoria corta abbia dimenticato del tutto e tornano all’attacco, sempre uguali, stessi slogan, stesso catastrofismo.  Questo è il Paese dove il ridicolo si trasforma in tragico e dove gli orrori del passato non sembrano insegnare un granché. Mi riferisco anche all’abitudine ad attingere ai soldi pubblici, che si chiamino spese in deficit o scostamento di bilancio poco importa, essenziale è trovare una soluzione immediata sottovalutando le conseguenze che saranno altri a pagare: le generazioni future e il governo che verrà. Per questo Giorgia Meloni ha invitato a non fare promesse impossibili da mantenere.

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8 commenti su “Il coraggio che manca…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Come al solito il bla bla bla…di chi si ferma in superficie..
    I giochi sporchi verranno a galla più in là..
    Il momento politico-globale è particolare, e particolari ed appropriati saranno i provvedimenti strategici..
    Si troverà il modo come “ostacolare” l’avanzare della destra..
    E per sicuro la destra, dopo il 25 settembre, si adeguerà alle richieste extra nazionali..
    Un conto la campagna elettorale, altro è amministrare..

  2. Perché questa preoccupazione? Sarà la Russia a pagare le sanzioni, vero? I pozzi italiani bastano solo per un anno. Parlano di cambiamento climatico, e siamo tornati al carbone. Adesso importiamo gas dall’America estratto con il Freeking, devastante per il pianeta. E da trattare, e a un prezzo superiore. Tra qualche settimana pure l’Algeria alzerà il prezzo. La catastrofe dovrà ancora arrivare……!! Gli Stati Uniti hanno trovato la gallina dalle uova d’oro, con i polli europei. Tutta colpa dei grillini, populisti, e cittadini ignoranti, vero? Invece votando il terzo pollo Calenda/Renzi, si aggiusterà tutto. Gli Stati Uniti sono il cancro del mondo. E la sinistra è il cancro dell’Italia. Anche se gli altri non è che…………!! Ma tanto gli errori li pagheranno come sempre i cittadini, insultati, multati, obbligati, calpestati, solo doveri, e nessun diritto, ecc ecc. Ma anche se dovesse vincere la destra, (meglio di no, visto la catastrofe che ci sarà) faranno alzare lo Spread, e governeranno i sinistroidi.

  3. Finalmente leggo commenti sensati [terrorista], “un conto la campagna elettorale, altro è amministrare”, aggiungo, altro è stare all’opposizione. All’opposizione si vince sempre, si possono dire le cose più assurde ed hai sempre ragione. Lo hanno capito i grillini, per 5 anni in tutti i governi possibili ed hanno fatto acqua da tutte le parti, non sapevano che pesci prendere, non hanno fatto niente delle sciocchezze promesse salvo buttare fiumi di soldi in regalie ai soliti furbi italiani, e ora all’opposizione e cresceranno ogni giorno, la gente non bada a queste cose.
    Altro che poteri forti, queste sono “menti deboli”.
    Il popolo più ignorante del mondo non riesce a vedere queste banali verità e vota con la pancia.
    In un contesto internazionale, facciamo parte di un ingranaggio, non possiamo avere la responsabilità di rompere l’ingranaggio.
    L’Ucraina prenderà il controllo, e si creeranno nuovi equilibri.
    Buona domenica a tutti, anche ai pasticceri che oggi hanno molto lavoro e poco tempo libero.

  4. Un salutone ai filo russi “de no artri”, che non si sentono.
    Già hanno sentito in televisione che le cose ai loro beniamini russi ed a Putin non è che vadano troppo bene. Ma sarà la propaganda dell’occidente sicuramente, saranno solo bugie degli americani.
    Eppure nei biscottini cinesi qualcuno aveva letto che Vladimir, lo zar avrebbe annientato i nemici, e tanti nostri commentatori erano felici, anche se si fidavano poco perchè erano tutti rimasti a casa come conigli.
    Naturamente nessuno si senta offeso, poichè nessuno conosco e nessuno voglio conoscere, la mia è ironia contro gli sfascisti che si possono trovare in paesi come il nostro.
    Buon inizio settimana dal vostro cip

  5. Vincenzo
    Invece da noi va tutto a gonfie vele. Lo vada a dire alle 500 famiglie dell’Acciaeria Sicilia da oggi a casa. Detto questo, tra un po’ a Mosca sulla Piazza Rossa sventolerà la bandiera Ucraina, Renzi e Calenda governeranno la madre Russia in democrazia, lei per aver combattuto da paladino della democrazia tra le file del Battaglione Azov, sarà Ministro della Difesa, la Faletti, Alla Pubblica Istruzione. Agli altri “compari” daremo la Sanità (grazie ai vaccinati come lei siamo fuori dalla negligenza, ops “emergenza” covid), ed il lavoro. Così finalmente sarà felice. Non diventi nervoso per la mia ironia, adesso in sua difesa arriverà il sig Ruzza, io purtroppo ignorante, filorusso, cattivo, analfabeta funzionale, terrapiattista, novax. Impaurito, nascosto, il virus mi farà visita, questi erano gli “aggettivi” Che usava lei da persona educata, democratica, istruita, e soprattutto civile, nei confronti dei suoi concittadini che erano contrari al siero. Per i suoi aggettivi poco ortodossi il sig Ruzza non interveniva. Le auguro una buona settimana, e non lavori troppo (dal divano, e sulla tastiera) non vorrei si sciupasse troppo.

  6. Gino, ma poi, il covid gli ha fatto visita? Così, per sapere come se l’è cavata, siamo ansiosi di sapere gli effetti che ha avuto su di lei? Siamo tutti in ansia per le sue sorti, da come scrive capisco che sia sopravvissuto. Per quanto mi riguarda non conosco nessuno che non abbia contratto il covid, sarà un caso e forse tanti altri non sono stati toccati dal covid.
    Spero non se la prenda anche con me come ha fatto per altri, la mia è una semplicissima curiosità. La saluto, grazie e lunga vita a lei.

  7. Un messaggio per il signor Tonino Spinello:
    “Durante un dibattito sulla televisione russa Ntv , l’ex deputato della Duma Boris Nadezhdin si è unito alla conversazione sostenendo come l’esercito russo stia fallendo la cosiddetta “Operazione Speciale” contro l’Ucraina. «Le persone hanno convinto Putin che l’operazione sarebbe stata efficace e non avremmo fatto vittime civili». Il piano prevedeva che la Guardia Nazionale avrebbe “fatto in fretta” perché gli ucraini si sarebbero arresi per diventare russi. L’ex deputato ha inoltre sottolineato come non sia possibile sconfiggere l’Ucraina con questi metodi coloniali e che bisognerebbe semplicemente aprire dei colloqui di pace per terminare la guerra. ”
    A lei piace tanto il copia e incolla, legga anche questo, grazie.

  8. Pippo, è vero, i filorussisti sono in attesa, non parlano per vedere come va a finire. E’ la stessa storia dei grillini, dei populisti, quando le cose si mettono male non parlano, appena i loro beniamini prendono un punto escono fuori come i vavaluci quando piove.
    Appena Putin farà un punto vedrà che si rifaranno sentire, ma comunque sono sempre brave persone che vivono di tifo, perdoniamoli. Buona serata

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