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Avere come vicina di casa una bomba ecologica pronta ad esplodere in qualsiasi momento. E’ la triste sorte di alcuni residenti di c.da Ciarciolo Pisciotto, le terre “baronali” per intenderci, a cavallo tra i territori di Modica e Scicli ma di competenza esclusiva di quest’ultimo Comune. I residenti della zona ci hanno contattato invitandoci ad un tour sui luoghi di quello che, effettivamente, rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica. Questa zona negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare un progressivo spopolamento che ha lasciato diverse case vuote, abbandonate all’incuria. Tra queste una desta particolarmente preoccupazione. E’ una casa dell’inizio del secolo scorso abbandonata da oltre 20 anni. Il pericolo maggiore non è la struttura precaria, la vegetazione fitta ed incontrollata e la presenza di animali di vario genere (che già di per se rappresenterebbero un problema da affrontare) quanto la presenza di decine di chilogrammi di eternit, materiale ormai vietato in edilizia per la sua accertata pericolosità nel procurare in chi ne inala le polveri, asbestosi, malattia letale. Lo scorso mese di giugno, complici le alte temperature e la vegetazione fitta, è divampato un incendio all’interno del recinto della casa che ha bruciato gran parte dei tetti in eternit presenti, spargendo nell’atmosfera un fumo altamente dannoso. Fumo che i residenti della zona hanno respirato per giorni. Gli stessi, dopo i continui dinieghi da parte dei legittimi proprietari dell’immobile, si sono rivolti al Comune di Scicli per sollecitarne un intervento che possa obbligare loro a bonificare la zona. Tale denuncia, alla data in cui scriviamo, non ha ricevuto nessun riscontro. E i residenti restano allarmati perchè un altro incendio potrebbe ripetersi facilmente e perchè è rimasto dell’eternit squarciato e parzialmente bruciato le cui polveri si sollevano ad ogni folata di vento.