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Pink Flop e altra satira spicciola

Tempo di lettura: 2 minuti

Mi si conceda, di grazia, un po’ di satira, eviterò sproloqui inutili.
Mi trovavo seduto comodamente a pranzo quando mi è giunta la notizia delle notizie: i Pink Floyd a Marina di Modica! Ovviamente da subito non l’ho ritenuto plausibile per una serie di motivi, come per esempio l’assurda ipotesi che il comune, già colmo di debiti, ne facesse di ulteriori per convocare una band storica di tale portata; certo avrebbero potuto metterci mano certi grossi privati, plausibile. Piuttosto, considerato lo scarso preavviso vi immaginate il caos?Gestione impossibile, traffico proveniente da ogni angolo della penisola, disordine, parcheggi…No, era certamente più una barzelletta che una notizia, ma per scrupolo personale ho indagato, constatando con dispiacere i titoli di certi quotidiani locali che ne annunciavano davvero l’ensemble con toni trionfalistici. Analizzando poi a fondo, ecco emergere la verità, come sempre accade quando si ha la pazienza di spendere due minuti in più per spingersi oltre la superficie liscia della disinformazione: non sono i Pink Floyd ma un gruppo tributo composto, tra l’altro, da tre membri che in passato furono turnisti della più famosa band senza però determinarne in alcun modo lo stile nè la musica. Nello specifico sono Scott Page, interprete dello stile introdotto dal sassofonista Dick Parry, nel ‘73; Gary Wallis, che ha affiancato per un breve periodo come turnista Nick Mason, veterano batterista della band. Infine Machan Taylor, corista nel tour A momentary lapse of reason, per la sola stagione ‘87-’88.
Insomma, non sono i Pink Floyd, e neanche loro lontani parenti. La buona (o cattiva) notizia è che comunque Marina di Modica si riempirà di gente per l’occasione e perché no, magari qualcuno avrà la lungimiranza di non portare l’auto ma di usufruire dei molteplici servizi studiati appositamente per il cittadino, come l’ultima trovata concessa all’azienda privata Elerent che consente a chiunque di muoversi in libertà, nel rispetto dei parametri e delle aspettative green che più green non si può, a “soli” 23 cent./min. cioè poco meno di 15 euro l’ora, più lo sblocco di 1 euro, più la pre-autorizzazione di 5 euro, insomma: una stoccata controcorrente e innovativa studiata ad hoc per il benessere del dio ambiente e meno per le tasche dei profani cittadini. Si, penso che giorno 19 Agosto Marina di Modica sarà affollata, come ogni anno, e la cosa mi sta bene, immagino meno per coloro che magari pensavano di sgolarsi con Wish you were here ma che invece, appunto, rimarranno col solo desiderio.
Danilo Maci

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2 commenti su “Pink Flop e altra satira spicciola”

  1. I veneziani Pitura Freska, alla fine degli anni ’80 cantavano quando i veri Pink Floyd si sono esibiti in laguna lasciando dietro di sé un immondezzaio senza precedenti per Venezia:

    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…

    Vip, inbarca’ co li fioi,
    Invita’ al concerto dei Pin Floi
    Navigavo guaivo dentro un dirigibie
    Che coreva a un’ora e mesa de ritardo
    Suplemento lire otomila
    Parche’ “detto: Rapido”, sto bastardo
    Go’ tolto do cafe’, na bira
    Rivo in meso un gran casin dove se el barchin?
    Ecch… se ndai via.
    Bon Dio, e po’ Rintintin.

    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…

    Fin poco tenpo prima viagiando su
    Cuel saterone prevolante in vagone ristorante
    E veder sul ponte sti fioi
    A pie che va veder i Pin Floi
    Ridevimo e disevimo
    Ma dove voi ndar
    Sti cua se propio s’ciopai, oi?

    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…

    Persi par persi, ndemo a consolarse,
    Ndemo al Paradiso a inbriagarse
    E’ l’alba, Venessia e’ piena di gente
    A tochi, coi tochi sui copi
    Tanta ma tanta mona
    Mese roste mese in coma
    A le sincue de la matina co li stechi su li oci
    In meso na calca mai vista
    Go’ fato el giornaista
    E ghe go’ scrito s’ora l’intervista
    Su sto casso de concerto dei Pin Floi.

    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi

    “Siete qui per i Pin Floi?”
    Risposta: “Hi hi, hu hu, ho ho, ha ha, he he”
    “Hi hi, hu hu, ho ho, ha ha, he he”

    “Ritenete giusti
    Concerti di queste dimensioni
    Proprio a Venessia?”
    “No parche’ l’e’ na cita’ tropo picola
    Pero l’e’ a gratis. Vuito du tiri?”
    “Grassie.”

    Vien vanti do cocone, dai che ndemo dee bone
    Due tissie con passo semistrascinato
    Due tissie semibuone, semiscic, semivip,
    Semifrick che gridano:

    “Io Venezia la odio!”
    Domanda: “Perche’ odi Venessia?”
    “Perche’ fa schifo!”
    “Perche’ non te ne sei stata a casa tua?”
    I cincue energumeni assieme alle due tissie
    Mi quardano molto minacciosi e mi
    Fasso la bea! Fasso la bea!
    Ore sei e cincue in diligensa ndando casa
    Vardo el sol e rido par no pianser
    La gente scaturia dise cueo cossa el ga?
    E no ti lo vedi che el se uno de cuei s’ciopai
    Che se ndai a veder i Pin Floi
    El se uno de cuei s’ciopai
    Che se ndai veder i Pin Floi.

    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…
    Oi ndemo veder i Pin Floi
    Oi ndemo veder i Pin Floi…

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