
Letta dichiara che il progetto di un campo largo con i 5s è tramontato. Ci volevano le dimissioni di Draghi per capire quanto balengo fosse quel progetto? Eppure, nella sinistra ci sono ancora i possibilisti che rimpiangono gli “amici” con cui hanno condiviso tanti bei programmi nel periodo giallorosso. Qualcosa mi dice che potrebbero spuntarla. Oggi è uscita la notizia, che Franco Gabrielli definisce priva di fondamento, che nella caduta del governo Draghi ci sia stato lo zampino della Russia e si fanno allusioni a Salvini e alle sue simpatie per Putin, condivise da Berlusconi. Un proiettile contro il Centro- destra che avrebbe lo scopo di dissuadere gli elettori di quel campo dal votare per l’alleanza che ha messo fine al governo apprezzato dai più. Al tempo stesso, potrebbe fare apparire la Lega nel ruolo di artefice principale di quella fine, sollevando Conte da una parte di responsabilità. Letta ha preso la palla al balzo per annunciare che sua intenzione è chiedere spiegazioni riguardo alla cosa. Che si stia preparando per una posizione più morbida nei confronti del già punto di riferimento progressista? In fondo, il Centro- destra crede di avere la vittoria in tasca, ma non è assicurato, e toglierle qualche certezza non sarebbe male. Poi c’è la questione delle alleanze. Calenda sì, ma senza il M5s, gli ex-forzisti Brunetta e Gelmini sì, Leu, e qualche altro partitino. Renzi non è desiderato, non si fidano, potrebbe fare brutti scherzi. Dipende sempre dai punti di vista. Il Matteo fiorentino andrà da solo. In attesa che si passi al proporzionale o che il Centro- sinistra faccia flop? Tutto è possibile, perfino che si chiami Draghi dopo averlo cacciato , essendosi resi conto che far saltare il governo è stato un gesto da Tso. Tornando al punto precedente: le responsabilità. Senza andare tanto per il sottile, esercizio per perditempo e amanti di arzigogoli e dietrologi, metterei sullo stesso piano Conte, Salvini e Berlusconi, ma lasciando a Conte l’onore del primo posto, con un’aggravante che forse a non tutti è nota: alla visita di qualche anno fa a Mosca, ospite d’onore di Russia Unita, il M5s disse al congresso del partito di Putin che in Ucraina c’era stato un colpo di stato dell’Ue e degli Usa, frutto della politica aggressiva della Nato che vuole arrivare ai confini con la Russia. Sono le stesse motivazioni usate da Putin per invadere l’Ucraina e… un importante suggerimento a Bergoglio per il famoso abbaiare della Nato. Vuoi vedere che Francesco è un grillino?