Ancora cinque giorni di campagna elettorale. Poi lo stop del fine settimana che farà calare il silenzio elettorale sabato e domenica in vista del turno di ballottaggio in programma il 26 giugno. Due i nomi dei candidati a sindaco della città di Scicli che gli elettori troveranno scritti nella scheda elettorale, Mario Marino e Caterina Riccotti. Il primo sostenuto da cinque liste civiche, Rinascimento, Obiettivo Comune, Libertà Popolare, Scicli al Centro e SiAmo Scicli e che, al primo turno, ha raggiunto il 38 per cento dei consensi e che presenta come assessori Ignazio Pagano Mariano, Concetta Portelli, Elio Tasca, Concetta Drago e Gianni Falla. La seconda è sostenuta da tre liste Start Scicli, Italia Viva-PSI e Scicli Bene in Comune che si è fermata al 23 per cento e che ha chiamato nella sua squadra assessoriale Marianna Buscema, Ignazio Bruno Mirabella, Rosa Anna Paolino, Emanuele Scala ed Armando Fiorilla. Nessun apparentamento con gli altri quattro candidati rimasti fuori dal turno di ballottaggio, Rita Trovato, Giovanni Venticinque, Carmelo Vanasia e Giorgio Vindigni. Quest’ultimo, alla vigilia del primo turno, era dato favorito in un eventuale turno di ballottaggio non solo per le liste che lo sostenevano, compreso il Partito Democratico, ma per la sua esperienza di amministratore e di imprenditore. Solo 11 voti lo hanno fermato dal correre al secondo turno: tanti sono stati i voti in più che Caterina Riccotti ha ottenuto a conclusione dello spoglio delle schede elettorali lo scorso 13 giugno su Giorgio Vindigni. Sono in molti a chiedersi cosa abbia deciso in questi giorni sia la coalizione che lo stesso Vindigni su un eventuale ricorso. La revisione dei verbali delle sezioni, eseguita nella numero 1 come da prassi per ogni tornata elettorale, ha confermato il distacco di 11 voti, dopo il voto del giorno prima, di Caterina Riccotti. In questi giorni i due candidati a sindaco al turno di ballottaggio hanno ripreso gli incontri con gli elettori in un confronto sereno e costruttivo. E Scicli vuole che questa campagna elettorale continui in uno spirito di ascolto e di confronto interpretando la città “come bene comune in cui possa prosperare un nuovo concetto di comunità che vive in pace secondo i principi di legalità” così come ha detto, in un passaggio della sua omelia in occasione della celebrazione del Corpus Domini di domenica scorsa, l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Attesa, quindi, per il turno di ballottaggio che in Sicilia chiamerà al voto solo tre Comuni, Villafranca Sicura in provincia di Agrigento, Palagonia nel Catanese e Scicli nel Ragusano.
- 10 Dicembre 2024 -