Un Twin Otter della compagnia aerea nepalese Tara Air che stava volando da Pokhara all’aeroporto di Jomsom, nel distretto del Mustang ai margini con il Tibet, è scomparso stamattina con 22 persone a bordo. Le autorità nepalesi hanno inviato squadre di soccorso alla ricerca dell’aereo che in quel momento stava attraversando il gruppo del Dhaulagiri (una delle otto montagne più alte del pianeta con i suoi 8167 metri). Ad annunciarlo le autorità nepalesi che hanno inviato diverse squadre di soccorritori e due elicotteri nel tentativo di individuare i resti dell’aereo. Al momento giunge l’informazione che tra i passeggeri c’erano due tedeschi, quattro persone di nazionalità indiana, 10 nepalesi e 3 persone dell’equipaggio. “Sarà una ricerca molto difficile a causa della scarsa visibilità, ha affermato Phanindra Mani Pokharel, portavoce del ministero dell’Interno”. Attraversare queste montagne il più delle volte coperte dalle nuvole (i piloti viaggiano a vista) è sempre stata un’impresa ardua. Tutti gli alpinisti e i trekker che frequentano le alte montagne, sono consapevoli prima di partire che le spedizioni in Himalaya sono ad alto rischio soprattutto utilizzando questi aerei nell’attraversamento di catene montuose che non scendono mai sotto i 5/6 mila metri di altitudine. E’ un’esperienza diretta vissuta sulla mia pelle per 7 anni consecutivi in Asia Centrale, attraverso le catene montuose del Karakorum, Himalaya, Hidu Kush, piccolo e grande Pamir.
Sono stati recuperati dalle squadre di soccorso 14 dei 21 corpi del Twin Otter canadese precipitato ieri sulle montagne himalayane.