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Honduras. Assassinati tre poliziotti in un’imboscata

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Il neoeletto presidente dell’Honduras, Xiomara Castro, ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord del Paese, dipartimento di Colón, dopo i violenti scontri contro le autorità di polizia, che hanno provocato la morte di tre poliziotti, colpiti mentre stavano pattugliando la zona nei pressi  del villaggio di Agua Maria nel comune di Trujillo. I tre agenti, vittime di un’imboscata, si erano fermati a controllare un pick up rosso fermo sul ciglio della strada con le gomme a terra, colpiti subito dopo alle spalle dai kalashnikov di un gruppo criminale. Conseguenza che ha portato alla drastica limitazione della circolazione nel dipartimento di Colon con posti di blocco estesi anche in tutto il Paese “fino a quando non saranno catturati questi spietati assassini. La nostra solidarietà ai familiari e alla Polizia”, ha detto il presidente Xiomara Castro. Gli agenti di polizia caduti in servizio sono stati identificati come poliziotti di Classe Uno, che rispondono ai nomi di Jairo Marcelino Posadas Ortiz (37 anni), Jonathan Josué Ramos (27) e Juan Carlos Murillo Olivera (37). La polizia nazionale honduregna ha riferito in un comunicato che sono in corso operazioni con agenti delle unità speciali e investigative della polizia nazionale. “Non ci fermeremo finché non avremo catturato coloro che hanno ucciso vigliaccamente i nostri agenti di polizia”, ​​ha affermato il direttore generale della polizia nazionale, il commissario Gustavo Sánchez Velásquez.

Honduras. Omicidi e violenza di genere incarcerate 134 persone

 

E’ stata chiamata Debora VI l’operazione che ha condotto in carcere 134 persone accusate di omicidi e abusi contro donne e ragazze nel paese centroamericano. Una svolta decisa del governo honduregno che mostra i pugni agli aggressori, nell’ambito di un’operazione per prevenire la violenza di genere nella nazione. Il pubblico ministero ha indicato che i detenuti sono stati accusati di aver ucciso nel 2021 ben 318 donne. Altre 279 persone invece dovranno rispondere di violenza sessuale aggravata in ambito familiare, abusi e violenza di genere. Un’operazione da parte delle autorità governative che ha coinvolto tutto il territorio nazionale in coordinamento tra le Forze di sicurezza, il Pubblico Ministero e il Procuratore speciale per la protezione delle donne. L’impegno si è concretizzato in un documento firmato nella capitale Tegucigalpa dal presidente, Xiomara Castro, e dalla coordinatrice delle Nazioni Unite per l’Honduras, Alice Shackelford. “Come donna e come Presidente non posso non battermi per il rispetto e la difesa dei diritti delle donne nel mio Paese” ha sottolineato il presidente honduregno. Xiomara Castro ha altresì affermato che per ridurre le morti violente delle donne nel Paese “non è sufficiente combattere le cause che producono violenza, ma è anche necessario agire in armonia e coordinamento con tutti i settori della società civile e culturale del paese” ha concluso il neo presidente Castro.

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