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A caccia di mostri…..di Danilo Maci

Tempo di lettura: 2 minuti

“Di giorno, Anna sapeva districarsi bene tra gli impegni quotidiani, fiutava l’affare a un miglio di distanza e non permetteva a nessuno di ostacolare i suoi propositi; nel lavoro come nella vita, le era ormai chiaro che l’unica strada per andare avanti esigeva un impegno e una prudenza costanti nel non farsi scavalcare o mettere i piedi in testa da nessuno. Appariva davvero forte, come chi sa il fatto suo…

La sera, Anna rientrava in casa ma non c’erano luci ad attenderla, e dopo una fugace cena scongelata, rifletteva sul tempo rimasto, su come farlo fruttare; ma, decidendo infine di rimandare ad un altro giorno, seguiva le ombre di quel desiderio inappagato e, spenta la lucina sul comò dava una pacca alla sua routine e ad un altro giorno.

La notte, Anna sudava, si rigirava nel letto, accendeva tutto per non sentire il gelo dell’ignoto ma la storia era sempre la stessa: la sua mente correva più veloce di lei e non riusciva proprio a fermarla. Un orribile incubo ad occhi aperti che quasi le toglieva il respiro; niente più forza, niente più coraggio, solo l’intimo timore di non riuscire e di non essere all’altezza. Scenari futuri inquietanti prendevano vita quando pensava a cosa sarebbe stato di lei, di coloro che amava, di cosa avrebbero pensato, come se la sarebbe cavata…”

A chi non capita, come la protagonista Anna, di ritrovarsi a rimuginare vorticosamente su scenari futuri, che poi diventano previsioni apocalittiche generando ansia, senso di inadeguatezza e confusione? Accade solitamente lontano dai riflettori di una vita frenetica, quando si è soli con sé stessi, che la mente inizi a vagare, partorendo mostri che tali sono perché diffondono una visione distorta e distopica del futuro. Si tratta di situazioni potenzialmente reali, di circostanze che riguardano la nostra vita quotidiana ma che vengono, appunto, distorte rivelandoci l’epilogo peggiore. Quando accade, come in una palestra, anche la mente ha bisogno di essere allenata: sarebbe opportuno ricordare anzitutto, durante questi momenti, che non siamo tenuti a pensare qualsiasi cosa ci passi per la testa! La mente infatti ha un grande potere e un’affinata abilità nel produrre menzogne!

La positività (bella parola oggi eh!) è davvero una chiave di lettura fondamentale nel processo di apprendimento e di crescita dei giovani, ed insieme al dialogo e all’apertura è una fonte motrice di buoni propositi, anche per gli adulti.

Ma proprio come in un computer, spesso è necessario fare una cernita e cestinare i dati superflui per fare pulizia. La mente ha talmente tanto potere in effetti che troviamo riscontro di questo nella cosiddetta profezia che si autoavvera: conosciuta in ambito psicologico e sociologico, consiste in un meccanismo mentale per cui un’ idea, un pensiero, possono diventare  reali e concreti, nel tempo, per il solo fatto di essere stati espressi e quindi pensati. Chi cade in questo dannoso tranello rischia di rendersi la vita molto difficile, tra fantasmi e fugaci sensazioni, poiché modifica il proprio atteggiamento, prima, ed il comportamento, dopo, sulle frequenze del pensiero negativo. Occhio a come parliamo a noi stessi e agli altri, perché  in questo universo di atomi e di minuscoli quanto significativi dettagli, i nostri pensieri generano parole e azioni, e hanno il potere di costruire o demolire. Così recita un proverbio del V sec. a.C., giusto per rispolverare un po’ di saggezza antica e sempre attuale: “Morte e vita sono in potere della lingua(del pensiero dunque); chi l’ama ne mangerà i frutti.”

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